Milano, 24 dicembre 2025 – Il Motorola RAZR V3, quel cellulare che ha fatto storia negli anni Duemila, torna a far parlare di sé. A cercarlo sono soprattutto i collezionisti, con un occhio di riguardo alla preziosa versione Dolce & Gabbana. Da qualche tempo, sul mercato dell’usato e nelle aste online, i prezzi stanno salendo. E non stiamo parlando di spiccioli: cifre che fino a poco fa sembravano esagerate per un telefono a conchiglia. E invece oggi il RAZR segna il suo ritorno, confermandosi un pezzo di storia che ha lasciato il segno.
Il fascino retrò di un’icona
Il RAZR V3 è difficile da dimenticare. Sottile, con le sue linee metalliche e quel display interno ancora a colori, una vera novità al tempo. È arrivato in Italia nel 2004, venduto ovunque: dai grandi centri commerciali alle piccole botteghe di elettronica. In pochi mesi è diventato più di un telefono: uno status symbol. Specialmente a Milano, come ricorda Marco Pini, collezionista: “Chi lavorava in banca o nella moda lo portava sempre con sé. Era quasi una questione di stile.” E non è un caso se la partnership con Domenico Dolce e Stefano Gabbana – nel 2005 – ha fatto breccia in nuovi clienti. “Quello dorato firmato D&G sembrava più un accessorio da passerella che un semplice cellulare”, aggiunge Pini.
Prezzi e mercato dei collezionisti
Nel 2025, stando ai dati del sito specializzato CollezionismoMobile.it, si sono contate almeno quaranta vendite del solo modello Dolce & Gabbana. Quanto costa? In media tra i 400 e i 600 euro per pezzi in buone condizioni. Ma se ci sono scatola originale e certificati si può superare anche il migliaio. Chi lo compra? Non sono solo nostalgici o appassionati della prima ora: molti operatori notano l’interesse anche tra ventenni e trentenni attratti dalla moda del “vintage hi-tech”.
Il design che ha fatto scuola
Uno dei punti forti del RAZR V3 era la leggerezza: appena 95 grammi. Ma a fare davvero colpo era la forma a conchiglia (flip), elegante e pratica insieme. “Oggi tutto è touchscreen, ma allora scattare una foto col RAZR davanti al Duomo era quasi un rito,” racconta Serena Cattaneo, designer che all’epoca studiava alla Bocconi. Tra gli appassionati spiccano anche dettagli come la tastiera piatta in metallo inciso al laser e quel particolare colore dorato del modello firmato dai due stilisti italiani.
Dalla passerella alle aste online
Secondo quello che emerge sui social, alcuni modelli sono stati regalati proprio durante eventi esclusivi firmati Dolce & Gabbana. “Li si vedeva spesso nelle mani dei PR o dei modelli appena finite le sfilate,” racconta Chiara Puglisi, organizzatrice di eventi. Oggi tanti di questi pezzi finiscono su piattaforme come eBay o nei gruppi Telegram dedicati al collezionismo telefonico. Solo la scorsa settimana è comparso un annuncio per un RAZR D&G mai usato – pellicole ancora intatte – a 1.250 euro: “Una follia per molti, ma chi cerca questi pezzi non bada troppo al prezzo,” si legge nei commenti.
Ritorno della moda flip
Dietro a questo interesse c’è anche la voglia di “minimalismo digitale”. Persone che scelgono telefoni semplici, senza notifiche social o email continue, per ritrovare un rapporto più tranquillo con la tecnologia. E così le aziende non restano ferme: Motorola ha rilanciato il marchio RAZR nel 2020 con uno smartphone pieghevole, ma – dicono i dati – i veri fan preferiscono ancora gli originali degli anni Duemila.
Quanto vale davvero?
Non esiste una lista ufficiale dei prezzi per il RAZR V3 Dolce & Gabbana, dicono gli esperti del settore. Il valore cambia molto in base allo stato del telefono, agli accessori originali e – come spesso succede – alla storia dietro ogni pezzo unico. “Se trovi il talloncino D&G sigillato il prezzo può salire anche del 30%,” spiega Alessandro Messina, venditore esperto di Torino. Qualcuno compra questi telefoni solo per tenerli in mostra o per nostalgia: “Sono oggetti che raccontano un’epoca passata,” dice Messina.
Un oggetto generazionale
Il Motorola RAZR V3 Dolce & Gabbana non è più solo un cellulare: oggi è simbolo di quegli anni tra moda e tecnologia, tra ricordi e nuove tendenze. Mentre il mercato degli smartphone guarda avanti con novità sempre più sofisticate e pieghevoli futuristici, chi ha avuto quel telefono conserva ancora quel piccolo gesto semplice: aprire e chiudere la conchiglia. Un’abitudine che non passa mai di moda.
