Milano, 28 novembre 2025 – Quante volte avete sentito dire che il **microonde** cucina il cibo “dall’interno verso l’esterno”? È una storia che circola da anni, ma gli esperti di **fisica applicata** spiegano che le cose non stanno proprio così. Il forno a microonde non è affatto un mistero o una macchina magica, ma segue regole precise che la scienza conosce da tempo. A chiarirlo è la **Società Italiana di Fisica** con una nota recente che cerca di mettere ordine su come funziona davvero questo elettrodomestico usato ogni giorno in milioni di case italiane.
## Come funziona davvero il microonde
Contrariamente a quello che si pensa, le **microonde** del forno non “colpiscono” solo l’acqua nel cibo. Ce lo spiega Carlo Fumagalli, fisico dell’Università di Pavia: “Le microonde fanno muovere le molecole polari: quindi soprattutto l’acqua, ma anche grassi e zuccheri rispondono – anche se meno – a questo stimolo”. In sostanza, le microonde fanno vibrare velocemente queste molecole. A 2,45 gigahertz – la frequenza standard – le molecole polarizzate oscillano rapidamente e questo crea piccoli attriti interni che producono calore.
Non c’è nessun effetto “magico” o un meccanismo ‘cavitazionale’ che cuoce la pasta dal centro, come si sente spesso dire in chiacchiere o sui tutorial online. “L’energia viene assorbita principalmente dagli strati esterni e poi penetra piano piano all’interno”, spiega Fumagalli. Questa è la vera ragione per cui sembra a volte che il calore parta dal cuore del cibo: in realtà è solo un’impressione.
## Perché il calore non parte dall’interno
I fisici sottolineano che in pezzi grandi o densi (come un petto di pollo spesso, una lasagna o il pane congelato) le microonde non riescono a penetrare in profondità. “La penetrazione arriva al massimo a qualche millimetro o pochi centimetri – dice Fumagalli – poi il calore si diffonde verso l’interno grazie alla conduzione termica”. È per questo motivo che spesso si trova il bordo bollente mentre l’interno resta ancora freddo.
Quindi le microonde **non cuociono dall’interno**, ma riscaldano gli strati esterni del cibo. Solo dopo entra in gioco il solito trasferimento di calore, quello classico, da fuori verso dentro come succede con un forno tradizionale o una padella. Il fisico scherza: “Niente trucchi – solo molecole che si muovono secondo leggi note”.
## L’acqua non è tutto: ecco cosa succede davvero
Molti pensano che sia solo l’acqua a far riscaldare rapidamente il cibo nel microonde. In realtà tutte le molecole con **polarità elettrica** (cioè con cariche positive e negative su lati opposti) reagiscono alle onde elettromagnetiche. Grassi e zuccheri lo fanno in misura minore, ma comunque partecipano al processo. Per questo alimenti ricchi d’acqua come verdure fresche, zuppe o pasta si scaldano più velocemente rispetto a quelli secchi o molto grassi.
Al contrario, piatti e contenitori in vetro o ceramica restano freddi perché le loro molecole non hanno polarità e quindi non assorbono le microonde. Metallo e alluminio invece riflettono completamente le onde creando rischi per l’apparecchio.
## Consigli pratici per un uso sicuro ed efficace
Dalla fisica arrivano anche utili dritte per riscaldare meglio: quando si prepara qualcosa di voluminoso o compatto è meglio mescolare a metà cottura oppure lasciar riposare il piatto qualche minuto dopo aver spento il forno. In questo modo il calore continua a distribuirsi evitando i fastidiosi punti troppo caldi o troppo freddi.
Per quanto riguarda la sicurezza, gli esperti rassicurano: “Un forno a microonde domestico usato correttamente e senza danni allo sportello non espone a radiazioni pericolose”. Le onde rimangono chiuse nella camera metallica e si fermano appena apriamo lo sportello.
## La scienza contro i miti della cucina quotidiana
In casa circolano ancora molte idee sbagliate sul microonde. Eppure basta poco – una spiegazione chiara come quella della Società Italiana di Fisica – per fare chiarezza. “Il **microonde** è uno strumento affidabile: basta conoscere qualche regola semplice”, ribadisce Fumagalli. Alla fine la fisica resta sempre quella: molecole che si muovono, calore che si diffonde. E niente trucchi nascosti nella nostra cucina di tutti i giorni.