Miami conference highlights the green side of blockchain technology

Miami conference highlights the green side of blockchain technology

Miami conference highlights the green side of blockchain technology

Salvatore Broggi

14 Novembre 2025

Miami, 14 novembre 2025 – Oltre 6.500 operatori del settore si sono ritrovati il 5 e 6 novembre a Miami per la Blockchain Futurist Conference, un evento che ha messo insieme esperti e aziende per parlare di DeFi, Web3, NFT e sostenibilità. Al centro del confronto, la sfida ambientale: in che modo la blockchain può aiutare a creare modelli di finanziamento chiari e a basso impatto per le organizzazioni non profit? La domanda ha trovato risposte concrete nel panel “How Non-Profits and Brands Embrace Digital Assets”, con interventi di rappresentanti di Electroneum, One Ocean Foundation, Rarible e l’artista Andrea Crespi.

NFT e sostenibilità: la nuova frontiera della filantropia digitale

Nel corso del panel è stata annunciata una collaborazione tra Electroneum, One Ocean Foundation e Rarible per sostenere il progetto Blue Forest nel Mediterraneo. L’iniziativa prevede la creazione di una collezione NFT firmata da Andrea Crespi. I proventi – assicurano gli organizzatori – andranno interamente alla riforestazione delle praterie di posidonia, essenziali per la salute degli ecosistemi marini. Tutto questo usando la blockchain a basso consumo di Electroneum, che garantisce trasparenza e riduce l’impatto sull’ambiente.

Daniele Acciaro, responsabile sviluppo di One Ocean Foundation, ha spiegato che “arte, blockchain e sostenibilità si uniscono per un solo scopo: proteggere l’oceano”. Il progetto ha già conquistato un riconoscimento importante: il terzo posto al Premio Areté, dedicato alle innovazioni che combinano arte, tecnologia digitale e sostenibilità.

Una blockchain su misura per le ONG

La scelta di Electroneum non è casuale. La sua rete è controllata da un gruppo ristretto di ONG e fondazioni, che lavorano per mantenere basso il consumo energetico. Richard Ells, CEO di Electroneum, ha sottolineato come la sostenibilità non sia più solo una questione di immagine, ma una vera e propria “necessità strutturale”. L’obiettivo è offrire una piattaforma solida per progetti responsabili e duraturi.

Ells ha aggiunto: “Siamo felici di vedere come brand, aziende attente al clima e fondazioni possano usare la blockchain Electroneum per iniziative che finora sulle reti tradizionali erano impensabili”. Secondo il CEO, nel 2026 diversi progetti potrebbero puntare su questa piattaforma proprio per i suoi vantaggi ambientali.

NFT per tutti: arte digitale a portata di mano

Un punto forte dell’iniziativa è l’accessibilità. Chiunque può comprare un NFT di Andrea Crespi con una donazione di 50 euro sul sito di One Ocean Foundation, senza bisogno di conoscere il mondo crypto. Chi invece ha più esperienza può rivolgersi a Rarible, uno dei principali marketplace NFT, che ha di recente integrato la blockchain Electroneum.

Durante il panel, il co-fondatore di Rarible, Alexander Salnikov, ha definito gli NFT “un modo semplice per i neofiti di entrare nel mondo digitale”, sottolineando come procedure più snelle permettano a più persone di partecipare. “Web3 deve essere divertente e significativo. Apri un wallet, compra il tuo primo NFT, entra in una community”, ha detto Salnikov dal palco.

Andrea Crespi ha presentato una versione digitale de “Le Tre Grazie”, divisa in 2.000 pezzi NFT indipendenti. Solo unendo tutte le parti si ricompone l’opera completa. “Ogni frammento è una goccia simbolica che contribuisce all’oceano più grande”, ha spiegato l’artista, definendo l’arte “uno strumento per il cambiamento”.

Sostenibilità al centro del dibattito internazionale

Oltre al panel, Electroneum ha incontrato exchange, team tecnici e provider di analytics interessati a soluzioni blockchain più sostenibili. Si è parlato di integrazione tecnica, design dei validatori e aspetti regolatori. Diversi partecipanti hanno osservato come il modello di validatori guidato dalle ONG possa diventare un punto di riferimento per reti a basso impatto.

La conferenza di Miami – solitamente incentrata su velocità e liquidità – quest’anno ha dato spazio anche alla responsabilità ambientale delle nuove tecnologie. Le discussioni su tokenizzazione e protocolli con intelligenza artificiale hanno spesso ruotato intorno a una domanda: quante risorse consumiamo davvero?

La presenza di Electroneum è stata citata da più addetti ai lavori come un esempio concreto di come sia possibile mettere la sostenibilità al centro della progettazione delle infrastrutture digitali, senza rinunciare a facilità d’uso o prestazioni. Un segnale chiaro che, anche nel mondo blockchain – tra Miami Beach e il Mediterraneo – la tutela dell’ambiente sta diventando parte integrante della strategia.

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