Mercato delle criptovalute in crisi: altcoin e bitcoin in caduta libera

Mercato delle criptovalute in crisi: altcoin e bitcoin in caduta libera

Mercato delle criptovalute in crisi: altcoin e bitcoin in caduta libera

Corrado Pedemonti

18 Novembre 2025

Milano, 18 novembre 2025 – Le criptovalute arrancano dopo un fine settimana difficile: oggi, lunedì, il mercato ha aperto in rosso su quasi tutta la linea. Bitcoin e le principali altcoin hanno perso terreno in modo deciso, in un clima di forte incertezza e alta volatilità. Secondo i dati di CoinGecko, la capitalizzazione complessiva del settore è scesa del 6% nelle ultime 24 ore, arrivando a quota 3.430 miliardi di dollari. Un segnale chiaro della tensione che si respira tra investitori e operatori.

Altcoin in caduta libera, Bitcoin arrancante

Nelle ultime ore, le altcoin hanno subito cali pesanti. Ether, seconda per capitalizzazione, ha lasciato sul campo il 9,5%. Poco distante, Solana è scesa del 9%. Anche Cardano e XRP hanno perso l’8,5%, mentre BNB ha contenuto le perdite intorno al 5%. Nel complesso, la maggior parte delle monete digitali nella top 100 chiude in rosso, con poche eccezioni come Zcash (+4,5%) e LEO (+2,2%).

Le memecoin soffrono meno, ma la tendenza resta negativa. “Il sentiment è peggiorato in fretta – spiega un analista di una società di trading milanese – e la pressione sulle vendite si è fatta sentire ovunque”. In particolare, altcoin come SUI, LINK e HBAR hanno perso tra l’8 e il 10%, secondo i dati delle prime ore della mattina.

Liquidazioni record, mercati in fibrillazione

La giornata si distingue anche per un’ondata di liquidazioni forzate sulle posizioni in leva. Secondo le principali piattaforme di derivati, nelle ultime 24 ore sono stati chiusi contratti per oltre un miliardo di dollari. Tra questi spicca una posizione long su Bitcoin da 44 milioni di dollari, chiusa automaticamente dopo il brusco calo del prezzo.

“Quando il mercato si muove così velocemente – racconta un trader attivo su Binance – le margin call arrivano a raffica. In pochi minuti puoi passare da un guadagno a una perdita pesante”. Le liquidazioni alimentano così la volatilità e spingono altre vendite automatiche.

Fed, Cina e borse: cosa pesa sul mercato cripto

Dietro il calo delle criptovalute ci sono diversi fattori macro. Le aspettative su un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a dicembre si sono raffreddate negli ultimi giorni. “Il mercato puntava su una Fed più morbida – spiega una fonte vicina a un fondo americano – ma i dati sull’inflazione hanno cambiato le carte in tavola”. A questo si sommano i segnali negativi dai mercati azionari: il Nasdaq ha chiuso in calo, mentre le borse europee hanno aperto tutte in rosso (STOXX 600 -0,9%, FTSE MIB -0,95%, DAX -0,65%, FTSE Londra -1,06%).

Non è tutto. In Asia, i dati macro pubblicati questa mattina mostrano una crescita più debole del previsto in Cina. “L’attività industriale cinese è rallentata – raccontano fonti della stampa finanziaria di Hong Kong – e questo ha pesato su tutti gli asset rischiosi”. Anche le piazze asiatiche hanno aperto in calo, trascinando con sé il comparto cripto.

Bitcoin sotto i 100.000 dollari: il livello psicologico sfumato

Il dato più seguito resta quello di Bitcoin. Ieri sera la criptovaluta più famosa ha perso la soglia psicologica dei 100.000 dollari. Intorno alle 23:30 italiane, secondo CoinMarketCap, BTC era risalito a circa 99.500 dollari, ma il rimbalzo è durato poco. Stamattina Bitcoin si scambia intorno ai 96.700 euro (circa 104.500 dollari), in calo del 2,7% rispetto a ieri.

Se la giornata chiuderà ancora in rosso, sarà il quarto ribasso di fila per BTC. Gli occhi sono puntati sui livelli tecnici: il supporto tra i 94 e i 95 mila dollari potrebbe reggere o cedere. “La domanda resta debole – ammette un gestore romano – senza nuovi acquisti sarà dura vedere un’inversione”.

Tensione alta, occhi puntati sulle prossime ore

Il mercato delle criptovalute resta agitato e incerto. Gli investitori aspettano segnali chiari dalle banche centrali e dai mercati azionari per capire se la fase negativa continua o se ci sarà un rimbalzo. Per ora, la parola d’ordine è prudenza. “Stiamo seguendo tutto con attenzione – conclude un analista – perché in questo settore basta poco per cambiare direzione”.

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