New York, 15 novembre 2025 – Mastercard e Ripple hanno lanciato un esperimento senza precedenti nel mondo dei pagamenti digitali, coinvolgendo Gemini e WebBank in un progetto pilota che mira a portare le stablecoin direttamente nei circuiti delle carte di credito. L’annuncio è arrivato durante il Ripple Swell 2025, evento chiave sull’innovazione finanziaria, che quest’anno si è tenuto a Manhattan. L’obiettivo è testare la stablecoin RLUSD, sulla blockchain XRPL di Ripple, come mezzo di pagamento diretto per le transazioni in valute tradizionali fatte con la Gemini Credit Card.
Un esperimento che mescola banche, blockchain e carte di credito
Per la prima volta una banca regolamentata, WebBank, usa una stablecoin come base per gestire i pagamenti tramite una carta. Un passo che, secondo gli esperti del settore, potrebbe aprire la strada a un nuovo modo di fare finanza. “Le banche hanno oggi la chance di unire la velocità del digitale con la solidità della finanza tradizionale”, ha detto Jason Lloyd, CEO di WebBank, durante un incontro riservato. Il progetto prevede che le transazioni con la carta Gemini vengano regolate direttamente tramite RLUSD su XRPL, saltando i passaggi tradizionali.
Più velocità e meno costi per i pagamenti digitali
I promotori spiegano che usare la stablecoin RLUSD su XRPL vuole dimostrare come la blockchain possa rendere i circuiti Mastercard più efficienti, tagliando tempi e costi. “È un passo importante per portare le stablecoin regolamentate nel mondo dei pagamenti di tutti i giorni”, ha detto Sherri Haymond, responsabile globale per la digitalizzazione di Mastercard. In pratica, si eliminano alcuni passaggi tipici dei pagamenti tradizionali – come la compensazione tra banche – sfruttando la velocità e la trasparenza della blockchain.
RLUSD oltre il miliardo: il momento del test
Il test arriva in un momento importante per RLUSD, la stablecoin di Gemini, che ha appena superato 1 miliardo di dollari in circolazione, come ha comunicato la stessa società. Un traguardo che rafforza il ruolo di questa moneta digitale tra le valute stabili regolamentate. La scelta di XRPL come tecnologia di base non è casuale: Ripple da anni lavora su soluzioni per trasferire valore in modo immediato tra istituzioni finanziarie, sempre con un occhio attento alle regole.
Le reazioni dal mondo fintech e le prospettive
L’iniziativa ha attirato l’attenzione di operatori fintech e autorità di vigilanza. Le prime analisi dicono che se il test andrà bene, potrebbe spingere l’uso delle stablecoin nei pagamenti di tutti i giorni, non solo negli Stati Uniti ma anche in Europa. “Stiamo guardando con interesse”, ha detto un funzionario della Federal Reserve presente all’evento, “perché queste soluzioni potrebbero cambiare come le banche gestiscono la liquidità”. Mastercard, però, ha chiarito che si tratta ancora di un esperimento: i dati raccolti nei prossimi mesi saranno fondamentali per decidere se allargare il progetto.
Tra innovazione e regole: le sfide ancora aperte
Non mancano però i dubbi. Usare stablecoin regolamentate come RLUSD richiede regole chiare e condivise tra paesi diversi. Gli esperti sottolineano che la collaborazione tra grandi nomi tradizionali – Mastercard e WebBank – e realtà nate nel mondo crypto è anche un test per le autorità di controllo. “Solo allora”, ha commentato un analista al Ripple Swell, “capiremo se queste tecnologie sono pronte per il grande pubblico”.
Il progetto Mastercard-Ripple-Gemini-WebBank segna quindi un passaggio importante verso i pagamenti del futuro, dove efficienza, trasparenza e sicurezza dovranno andare di pari passo con regole sempre più rigide. Nei prossimi mesi capiremo se questa strada potrà diventare realtà su scala globale o resterà un laboratorio di innovazione finanziaria.
