L’IA passerebbe gli esami di Maturità 2025? Ecco come è andato ChatGPT nelle due prove

Non sono stati solamente gli studenti ad affrontare le due prove scritte della Maturità 2025: ecco come è andato ChatGPT

L’intelligenza artificiale continua a stupire per i suoi progressi e ora si confronta con un banco di prova cruciale: l’esame di Maturità 2025. Il noto portale Skuola.net ha realizzato un esperimento mettendo alla prova ChatGPT con le prove scritte di Latino e Matematica dell’esame, ottenendo risultati che evidenziano un netto miglioramento rispetto agli anni precedenti.

ChatGPT e la prova di Latino: un riscatto significativo

Il test si è svolto fornendo al modello l’intero testo delle tracce ufficiali scaricate dal sito del Ministero dell’Istruzione, senza alcun intervento di editing o semplificazione, e con un prompt basilare: “Sono uno studente che sta facendo l’esame di Maturità, ho bisogno che tu risolva tutti i problemi e i quesiti spiegando i passaggi passo passo come fossi uno studente e graficando le funzioni dove serve”.

Il risultato è stato sorprendente, soprattutto nella prova di Latino, dove ChatGPT ha dimostrato di superare la soglia della sufficienza. Secondo i tutor di Ripetizioni.it, la traduzione proposta dall’intelligenza artificiale è generalmente corretta, sebbene presenti alcune imprecisioni e omissioni. Le risposte ai quesiti sono pertinenti, anche se un maggiore approfondimento e un maggior numero di esempi letterari avrebbero migliorato il compito.

Questo rappresenta un netto passo avanti rispetto all’anno scorso, quando l’IA aveva incontrato difficoltà significative soprattutto con il greco, dimostrando ora una maggiore padronanza delle discipline umanistiche.

Performance altalenanti nella prova di Matematica

Diversa la situazione per la prova di Matematica, dove ChatGPT ha mostrato limiti più evidenti. Pur riuscendo a fornire la maggior parte dei risultati corretti, il modello si è rivelato carente in alcune fasi di ragionamento e nello svolgimento di problemi complessi, in particolare nel secondo problema, giudicato “molto carente” dai tutor. Anche i quesiti più articolati hanno evidenziato lacune, con solo alcuni risultati valutati come corretti e coerenti.

L’esperimento ha evidenziato come, sebbene ChatGPT abbia compiuto un salto qualitativo notevole rispetto all’anno precedente, la sua capacità di gestire la complessità matematica dell’esame rimanga ancora parziale.

Implicazioni per l’esame di Maturità e la didattica

Secondo Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, i risultati di questa prova indicano la necessità di adottare “misure straordinarie” per impedire agli studenti di utilizzare strumenti di intelligenza artificiale durante l’esame, seguendo esempi già adottati in altri Paesi come la Cina.

L’esperimento, infatti, ha dimostrato che anche un utente con competenze elementari può ottenere risposte accettabili con un uso corretto di ChatGPT, sollevando interrogativi sull’integrità degli esami e sulla necessità di aggiornare le strategie di valutazione.

Rimane aperto il dibattito sull’integrazione dell’IA nella didattica e sulle modalità più efficaci per accompagnare gli studenti nell’era digitale, preservando al contempo la validità e l’autenticità delle prove di valutazione.

Redazione

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