La blockchain di Ethereum resta il fulcro dell’ecosistema stablecoin, nonostante le sfide di costi e scalabilità. La sua sicurezza e decentralizzazione convincono utenti e istituzioni.
Nel panorama crypto globale, c’è un settore che continua a crescere a ritmi sorprendenti: quello delle stablecoin, monete digitali ancorate al valore del dollaro o di altre valute fiat. A inizio agosto 2025, la capitalizzazione complessiva si attestava sui 255 miliardi di dollari, ma in appena un mese ha superato i 272 miliardi, segnando uno dei balzi più significativi degli ultimi trimestri.
Il boom delle stablecoin riflette la domanda globale di dollaro digitale
La crescita delle stablecoin non è casuale: rappresentano uno strumento fondamentale per miliardi di persone che cercano rifugio dall’inflazione o che vogliono accedere ai mercati finanziari globali. Oltre 4 miliardi di individui, secondo stime di settore, utilizzano o desiderano utilizzare dollari digitali per affrontare l’iperinflazione locale, per inviare rimesse o per partecipare alla finanza decentralizzata.
L’88% delle transazioni valutarie globali coinvolge ancora oggi il dollaro statunitense e l’impennata delle stablecoin ha finito per rafforzarne la posizione. Da Tether (USDT) a USDC, passando per nuovi player emergenti come FDUSD o PYUSD, l’offerta di stablecoin è esplosa, con il numero di wallet attivi che ha superato i 100 milioni solo nella prima metà del 2025.

Ma non è solo una questione economica: in molti Paesi dell’Africa, dell’America Latina e del Sud-est asiatico, le stablecoin rappresentano l’unico strumento finanziario efficiente e accessibile. Le infrastrutture bancarie locali non riescono a stare al passo, lasciando campo libero a wallet digitali e stablecoin come mezzi alternativi per risparmiare e pagare.
Ethereum si conferma la blockchain leader per emissione e scambio di stablecoin
Nonostante i costi elevati e la scarsa scalabilità, Ethereum resta la piattaforma di riferimento per la gestione delle stablecoin. Attualmente, oltre 155 miliardi di dollari in stablecoin sono attivi su Ethereum, e il volume di transazioni nell’ultimo mese ha sfiorato i 2 trilioni di dollari.
A sorprendere è la tenacia con cui Ethereum mantiene la leadership rispetto a blockchain più veloci ed economiche, come Solana, Avalanche o BNB Chain. Solo Tron, con la sua architettura orientata alle transazioni OTC, compete per capitalizzazione, ma senza minacciare realmente la centralità di Ethereum nell’ecosistema DeFi.
La spiegazione va ricercata in tre fattori chiave:
Accessibilità globale senza permessi: Ethereum funziona ovunque nel mondo e garantisce parità di accesso a chiunque, senza bisogno di autorizzazioni centrali o di intermediari.
Sicurezza della rete: è la piattaforma più sicura per smart contract, con una base di utenti solida, validatori decentralizzati e un’infrastruttura che ispira fiducia anche alle istituzioni.
Resistenza alla censura: le stablecoin su Ethereum non possono essere bloccate o controllate da un singolo governo, offrendo un grado di libertà che altre chain più centralizzate non possono garantire.
La crescita delle stablecoin alimenta la domanda di ETH: un ciclo che si autoalimenta
Un aspetto spesso trascurato dagli analisti è che la crescente adozione delle stablecoin su Ethereum comporta un aumento parallelo della domanda di ETH. Per utilizzare la rete, infatti, servono ether come gas fee. Ma non solo: ETH viene impiegato anche come collaterale per protocolli di lending, staking e yield farming.
In pratica, più stablecoin circolano su Ethereum, più cresce la richiesta di ETH per operazioni collaterali, generando un ciclo virtuoso. Questo rafforza il valore dell’ecosistema e attira ulteriori capitali, inclusi quelli di istituzioni finanziarie tradizionali che nel 2025 hanno iniziato a costruire soluzioni on-chain basate su infrastrutture decentralizzate.
Secondo le ultime proiezioni, il valore aggregato dei servizi finanziari on-chain alimentati da stablecoin potrebbe superare i 3.500 miliardi di dollari entro la fine del 2026, con Ethereum che si conferma piattaforma principale per l’esecuzione di questi strumenti.
Comprare ETH oggi significa, di fatto, investire nell’espansione globale delle stablecoin, in modo diversificato e senza esporsi direttamente a rischi regolatori legati ai singoli emittenti.