La piattaforma più amata dai minori sotto accusa: cosa sta succedendo su Roblox

Gaming

La piattaforma più amata dai minori sotto accusa: cosa sta succedendo su Roblox - cryptohack.it

Lorenzo Fogli

1 Settembre 2025

La piattaforma, tra le più popolari tra i minori, è accusata di non aver fatto abbastanza per proteggerli da contenuti e utenti pericolosi.

Il caso parte dagli Stati Uniti ma fa il giro del mondo. Roblox, una delle piattaforme di gaming più frequentate dai bambini, è finita al centro di una causa legale presentata dalla procuratrice generale della Louisiana, Lizz Murrill, e da una petizione pubblica che ha già superato le 225.000 firme. Sotto accusa c’è David Baszucki, CEO della società Roblox Corporation, con sede in California. L’accusa è pesante: non aver garantito la sicurezza dei minori che popolano quotidianamente gli spazi virtuali del gioco.

A maggio 2025, una sola mappa di Roblox ha raggiunto 16,3 milioni di utenti attivi contemporaneamente. Il dato impressiona, soprattutto se si considera che, secondo i numeri ufficiali della piattaforma, il 36% degli utenti ha meno di 13 anni. La questione, già discussa da tempo, ha ora preso una piega più seria, entrando in aula e nei palazzi della politica.

La causa in Louisiana e il ruolo di Lizz Murrill

La decisione della procuratrice generale Murrill risale al 15 agosto ed è legata a una serie di casi che hanno alimentato forti preoccupazioni. Gli episodi segnalati negli ultimi mesi non si limitano più a casi isolati ma evidenziano un fallimento sistemico nei controlli. In particolare, si punta il dito contro il sistema di verifica dell’età della piattaforma, giudicato inadeguato e facilmente aggirabile. Secondo la procura, su Roblox sarebbe semplice per un adulto creare un account fingendosi minorenne, aggirando così le restrizioni pensate per i più piccoli. Ma anche i bambini, spesso, si fingerebbero più grandi per accedere a contenuti e funzioni non adatte alla loro fascia d’età. Questo doppio fenomeno avrebbe reso Roblox un ambiente “perfetto per i pedofili”, citando testualmente la dichiarazione dell’accusa.

Gaming
La piattaforma più amata dai minori sotto accusa: cosa sta succedendo su Roblox – cryptohack.it

Lo scenario delineato dalla Murrill trova riscontro anche nel lavoro di Revealing Reality, un centro di ricerca britannico che già ad aprile aveva documentato numerosi contenuti pericolosi e forme di interazione non sorvegliate sulla piattaforma. Il rapporto includeva anche esperienze raccolte da minori e genitori, molti dei quali ignari delle dinamiche che si svolgono nei mondi virtuali di Roblox. Nel mirino c’è anche l’assenza di meccanismi di controllo efficaci in tempo reale, specie nelle chat tra utenti. E sebbene Roblox affermi di applicare un sistema di moderazione automatizzata, i fatti dimostrerebbero falle significative, con contenuti non filtrati e comportamenti inappropriati rimasti online per giorni.

La risposta ufficiale dell’azienda

La replica da parte della Roblox Corporation non si è fatta attendere. In un comunicato diffuso pochi giorni dopo l’apertura della causa, la società ha ribadito il proprio impegno per la sicurezza dei minori, ricordando i filtri attivi, i moderatori e le linee guida imposte ai creatori di contenuti. Ma la stessa azienda ha ammesso che solo il 64% dei giocatori ha più di 13 anni, lasciando un terzo dell’utenza composta da bambini piccoli.Un dato che pesa, soprattutto in un sistema che si basa sulla libertà creativa degli utenti: chiunque, con pochi clic, può costruire mondi virtuali, generare minigiochi, e interagire liberamente con altri giocatori. Questo rende la piattaforma un territorio difficile da regolamentare, e, al tempo stesso, attraente per chi vuole approfittarsi di quell’anonimato.

Nonostante la situazione attuale, Roblox resta uno dei videogame più diffusi tra i giovani, anche in Italia. Secondo stime recenti, l’app è installata su milioni di dispositivi, con una crescita costante durante gli anni del post-pandemia. Il problema non è tanto l’esistenza della piattaforma, quanto la mancanza di strumenti certi per controllare chi vi accede, e con quali intenzioni. La causa legale e la petizione su Change.org, pur senza valore giuridico diretto, segnano un punto di svolta: mai prima d’ora Roblox era stato messo così esplicitamente sotto accusa sul piano legale ed etico. Nei prossimi mesi si capirà se la giustizia americana deciderà di procedere con un’inchiesta più ampia, e se la pressione pubblica porterà l’azienda a modificare concretamente le sue politiche interne.

Change privacy settings
×