Il ritorno del Commodore 64 sorprende tutti: ecco perché tutti lo vogliono nel 2025

Il ritorno del Commodore 64 sorprende tutti: ecco perché tutti lo vogliono nel 2025 -cryptohack.it

Lorenzo Fogli

22 Settembre 2025

Il nuovo Commodore 64 non è una semplice emulazione ma una replica fedele dell’originale, con hardware moderno e compatibilità totale con giochi e periferiche storiche.

Il Commodore 64 Ultimate ha sorpreso ancora una volta. Non è un ricordo del passato, ma un progetto concreto che ha saputo accendere l’entusiasmo di chi, negli anni ’80, passava interi pomeriggi davanti a un monitor a tubo catodico. Il lancio ufficiale è avvenuto nel luglio 2025 e, a distanza di poche settimane, la nuova edizione ha già superato la soglia dei 10.000 ordini, un traguardo che segna un successo inatteso per un’operazione che inizialmente sembrava solo nostalgica.

Una rinascita fedele e tecnologicamente aggiornata

La differenza principale rispetto ad altri tentativi di riportare in vita il Commodore 64 sta nell’approccio tecnico. Non c’è nessuna emulazione, come accaduto in versioni precedenti. A rendere unico questo dispositivo è la scheda madre FPGA AMD Artix-7, in grado di riprodurre in maniera fedele l’hardware originale. Questa scelta ha permesso non solo di rispettare lo spirito del progetto storico, ma anche di garantire una compatibilità reale con la quasi totalità dei giochi dell’epoca.

Tre le versioni messe in commercio: la Starlight Edition a 298 euro, la Founders Edition proposta a 425 euro e la BASIC Beige a 255 euro. Prezzi che confermano la volontà di posizionare il prodotto in una fascia accessibile ma al tempo stesso pensata per chi riconosce il valore di un oggetto cult. Non a caso, la scheda madre porta inciso il nome di Albert Charpentier, creatore del modello originale, quasi a voler sancire un legame diretto con la sua eredità. Le caratteristiche tecniche mostrano un mix tra fedeltà storica e innovazione: 128MB di RAM DDR2, 16MB di memoria flash interna, uscita video fino a 1080p con certificazione HDMI e compatibilità con i classici standard analogici come S-Video e RGB. La tastiera è meccanica, con 66 tasti e LED RGB, mentre i giochi possono essere caricati tramite chiavetta USB, già fornita con oltre 50 titoli preinstallati.

La forza della community e la campagna di rilancio

Il successo del Commodore 64 Ultimate non è stato casuale. A sostenere il progetto ci ha pensato una community di appassionati che non ha mai smesso di mantenere viva la memoria del dispositivo. Retro Recipes, la nuova proprietaria del marchio, ha investito in una campagna pubblicitaria mirata su YouTube: ogni volta che veniva pubblicato un nuovo video sul canale dedicato, i preordini aumentavano sensibilmente. Un segnale chiaro di quanto forte sia ancora il legame tra pubblico e computer.Questa  operazione non ha puntato soltanto sulla nostalgia. I compratori hanno trovato un prodotto che permette di sfruttare cartucce originali, collegare periferiche d’epoca e persino utilizzare vecchi televisori a tubo catodico. Allo stesso tempo, chi non ha vissuto gli anni ’80 può provare l’esperienza retrò con un hardware aggiornato, stabile e certificato per funzionare sulle moderne TV.

Il mercato dei videogiochi retrò, già in forte crescita, trova nel ritorno del Commodore 64 un punto di riferimento. Sono oltre 10.000 i pezzi già prenotati, e i numeri sembrano destinati a salire. Gli appassionati parlano di un ritorno non solo tecnologico ma anche culturale, un modo per riportare in primo piano uno strumento che ha contribuito alla nascita della cultura informatica domestica. L’operazione ha anche un valore simbolico. In un’epoca dominata da smartphone e console all’avanguardia, il Commodore 64 Ultimate rappresenta un ponte tra passato e presente, dimostrando che la tecnologia, quando segna un’epoca, non smette mai davvero di vivere.

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