Malé, 22 novembre 2025 – La Trump Organization, insieme a Dar Global, ha annunciato oggi un progetto destinato a cambiare le regole del gioco nel settore del lusso: il nuovo Trump International Hotel Maldives sarà il primo resort al mondo a essere tokenizzato fin dalla fase di costruzione. Una novità che apre la strada a un modo del tutto nuovo di investire nel mattone, grazie alla tecnologia blockchain. L’annuncio, fatto nella capitale maldiviana, segna un passo avanti importante, perché coinvolge gli investitori già mentre il resort prende forma, non solo quando tutto è finito.
Il progetto pilota che rivoluziona il mercato immobiliare
Il Trump International Hotel Maldives sorgerà entro il 2028 sull’isola di Aarah e offrirà circa 80 ville di lusso, distribuite tra spiaggia e strutture sospese sull’acqua. Ma la vera rivoluzione sta nel modo in cui sarà finanziato: per la prima volta si potranno acquistare quote digitali del progetto tramite una piattaforma blockchain. Questo significa che chiunque potrà partecipare alla raccolta fondi, diventando parte attiva del resort fin dalle prime fasi.
Eric Trump, vicepresidente esecutivo della Trump Organization, ha spiegato così l’idea: “Qui si uniscono lusso e innovazione, aprendo il mercato immobiliare a molte più persone rispetto al passato”. Infatti, grazie alla tokenizzazione, anche piccoli investitori possono entrare in un mondo che prima era riservato solo a grandi fondi e operatori istituzionali.
Dalla finanza tradizionale agli asset digitali veri e propri
Il modello che sta dietro al progetto rientra nel filone dei Real World Asset (RWA), cioè beni reali “digitalizzati” su blockchain. Finora, la tokenizzazione riguardava soprattutto titoli di Stato, azioni o materie prime già esistenti e facili da scambiare. Questa volta, invece, si punta a coinvolgere gli investitori fin dall’inizio della costruzione, dando loro la possibilità di sostenere il progetto passo dopo passo.
Un portavoce di Dar Global, azienda specializzata in immobili di fascia alta, ha commentato: “È un cambio radicale. Non solo si allarga l’accesso agli investimenti immobiliari, ma si crea anche un nuovo modo per avere liquidità nel settore”. La piattaforma scelta per la tokenizzazione non è stata ancora svelata, ma promette di garantire trasparenza e tracciabilità nelle operazioni.
Un segnale forte per il mercato immobiliare mondiale
L’iniziativa arriva in un momento in cui il settore degli asset digitali è in forte crescita e continua a sperimentare nuove strade. Secondo dati di CBRE e altre società di consulenza, nel 2024 gli investimenti immobiliari tokenizzati hanno superato i 2 miliardi di dollari nel mondo, con una crescita del 40% rispetto all’anno precedente. Ma nessun progetto prima d’ora aveva coinvolto un resort di questa dimensione ancora in costruzione.
Per gli esperti, questa mossa potrebbe segnare l’inizio di una nuova tendenza. “Se funziona – ha detto un consulente di Deloitte esperto in real estate digitale – potremmo vedere un’apertura del mercato immobiliare internazionale anche ai piccoli investitori, con ripercussioni importanti sulla liquidità e sulla velocità con cui si raccolgono i fondi”.
I rischi da non sottovalutare
Non mancano però i dubbi. La tokenizzazione immobiliare porta con sé rischi legati alla volatilità dei mercati digitali e a regole che cambiano da Paese a Paese. Le autorità maldiviane hanno assicurato che il progetto rispetterà le leggi locali sugli investimenti esteri e le norme antiriciclaggio. Restano però da chiarire diversi aspetti fiscali e normativi.
Gli operatori del settore guardano con attenzione ma anche con prudenza. “È un esperimento che seguiremo da vicino”, ha detto un rappresentante della Camera di Commercio delle Maldive. Intanto, la Trump Organization punta a esportare questo modello anche in altre località turistiche, se l’esperienza maldiviana darà risultati positivi.
Solo allora si potrà capire se questa “fusione tra lusso e innovazione”, come l’ha definita Eric Trump, sarà davvero una svolta o resterà un episodio isolato. Nel frattempo, il cantiere va avanti, tra le palme dell’atollo e le promesse della blockchain.
