Milano, 22 novembre 2025 – I mercati delle criptovalute continuano a navigare in acque turbolente, segnando la quarta settimana consecutiva di ribassi. Il rialzo che aveva caratterizzato il settore negli ultimi mesi sembra ora messo a dura prova. Giovedì, l’attenzione degli investitori si è concentrata su un report di 10X Research che ha rivelato una notizia pesante: BitMine Immersion Technologies, il più grande detentore aziendale di Ether (ETH) al mondo, si trova con una perdita non realizzata di 3,7 miliardi di dollari sulle sue riserve.
BitMine e la crisi delle riserve crypto aziendali
Markus Thielen, fondatore di 10X Research, spiega che la maggior parte delle digital asset treasuries (DAT) ha visto calare il valore netto delle proprie riserve, rendendo sempre più complicato raccogliere nuovi fondi o attirare investitori privati. “Quando il premio si azzera, come sta succedendo ora, gli azionisti restano intrappolati senza via d’uscita senza subire perdite pesanti: è una vera e propria trappola da ‘Hotel California’”, ha scritto Thielen su LinkedIn.
Il problema non riguarda solo BitMine. Diverse aziende del settore sono sotto pressione anche a causa dell’indice azionario MSCI, che sta valutando di escludere dal proprio paniere le società con oltre il 50% degli asset in criptovalute. La consultazione pubblica è aperta fino al 31 dicembre, con risultati attesi per il 15 gennaio 2026. Le eventuali modifiche partiranno da febbraio.
Secondo Bitminetracker, BitMine presenta un rapporto mNAV (valore aziendale rispetto agli asset crypto) di 0,77 nella versione base e 0,92 in quella diluita. Valori sotto l’1 rendono molto difficile raccogliere capitali emettendo nuove azioni. Intanto, la concorrenza si fa sentire: BlackRock sta per lanciare un fondo su Ether “in staking”, che secondo diversi analisti potrebbe togliere ulteriore interesse alle DAT tradizionali.
Bitcoin scende ai minimi da sei mesi, cresce l’incertezza
Venerdì, secondo TradingView, Bitcoin (BTC) è sceso fino a quota 82.000 dollari, un livello che non si vedeva da aprile, quando i mercati assorbivano ancora gli effetti dei dazi imposti dall’amministrazione Trump durante il cosiddetto “Liberation Day”. L’atmosfera resta tesa: molti investitori temono che la fase rialzista sia ormai alle spalle.
Intanto, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha fissato per il 15 dicembre una tavola rotonda dedicata a privacy e sorveglianza finanziaria nel mondo crypto. L’evento segue alcuni casi giudiziari che hanno rilanciato il dibattito sulla tutela della riservatezza nelle transazioni digitali. Naomi Brockwell, fondatrice del Ludlow Institute, ha commentato: “Quando chi governa diventa ostile alla privacy, è un campanello d’allarme”.
Coinbase offre prestiti garantiti da Ether
Sul fronte servizi, Coinbase ha lanciato una nuova offerta di prestiti garantiti da Ether per i clienti negli Stati Uniti, escluso lo Stato di New York. Il prodotto permette di ottenere fino a 1 milione di dollari in USDC senza vendere ETH, con tassi variabili e rischio di liquidazione legato alle oscillazioni di mercato. L’iniziativa nasce dalla collaborazione con Morpho, protocollo DeFi integrato nell’app Coinbase da settembre.
Secondo Dune Analytics, il mercato dei prestiti onchain di Coinbase ha superato quota 1,25 miliardi di dollari in erogazioni, con oltre 13.500 wallet attivi e circa 810 milioni di dollari ancora in prestito. L’exchange punta a estendere il servizio anche ad altri asset digitali nei prossimi mesi.
DeFi contro la povertà: la proposta degli attivisti
Dal fronte sociale, il DeFi Education Fund, che promuove la finanza decentralizzata, ha avanzato una proposta per usare la tecnologia a vantaggio di chi non ha accesso ai servizi finanziari. Secondo il gruppo, la DeFi potrebbe far risparmiare fino a 30 miliardi di dollari all’anno agli utenti non bancarizzati o con accesso limitato, riducendo le commissioni sulle rimesse fino all’80%.
“La povertà persiste perché il sistema finanziario attuale è costoso e inefficiente”, si legge in un post pubblicato mercoledì. “Tagliando gli intermediari e usando software aperto possiamo abbattere i costi e restituire il controllo agli utenti”.
Mastercard rivoluziona gli indirizzi crypto
Sul fronte pratico, Mastercard ha annunciato che il suo programma Crypto Credential sarà esteso ai wallet self-custody. Gli utenti potranno così inviare e ricevere criptovalute usando alias verificati, al posto dei tradizionali indirizzi lunghi e alfanumerici. La prima blockchain coinvolta sarà Polygon, mentre la verifica dell’identità sarà affidata a Mercuryo.
“Snellendo gli indirizzi e introducendo verifiche solide, costruiamo fiducia nelle transazioni digitali”, ha spiegato Raj Dhamodharan, vicepresidente esecutivo blockchain di Mastercard.
DeFi, settimana difficile per i token
Secondo Cointelegraph Markets Pro e TradingView, quasi tutte le prime 100 criptovalute per capitalizzazione hanno chiuso la settimana in calo. Il token della privacy-centric Canton network (CC) ha perso il 32%, seguito da Story (IP) con un -29%. Un segno delle incertezze che attraversano investitori e operatori del settore.
La prossima settimana sarà decisiva: tra consultazioni regolatorie e nuove offerte sul mercato, il mondo crypto dovrà dimostrare se saprà reagire o se la discesa continuerà a pesare su prezzi e fiducia.
