I Migliori Smartwatch 2025: Guida Completa all’Acquisto del Tuo Orologio Cellulare ideale

Giulio Righi

11 Dicembre 2025

Milano, 11 dicembre 2025 – Scegliere uno smartwatch nel 2025, a Milano come altrove, non è mica semplice. L’offerta è esplosa rispetto a solo un paio d’anni fa: non solo tanti modelli, ma anche prezzi che spaziano parecchio, funzioni diverse e materiali sempre più vari. I clienti che ieri giravano tra le vetrine delle grandi catene di elettronica o dei negozi specializzati in via Torino e corso Buenos Aires erano più confusi che mai. “Non capisco più niente, sembrano tutti uguali”, raccontava Fabio, 39 anni, impiegato in una società informatica.

Smartwatch: mercato maturo ma più difficile da districare

Negli ultimi dodici mesi il mercato degli smartwatch in Italia ha continuato a crescere, anche se senza esplosioni. Secondo i dati di GfK Italia, nel primo semestre del 2025 sono stati venduti circa 1,2 milioni di orologi smart, con la maggior parte delle vendite nella fascia tra i 200 e i 350 euro. Ma la scelta è sempre più complicata. Ci sono i modelli classici – rotondi, con quadranti che sembrano orologi tradizionali –, e poi quelli squadrati o rettangolari che più che un orologio sembrano mini-computer.

Oggi chi compra deve decidere tra marchi storici come Apple, Samsung, Garmin e Huawei e nuovi nomi che stanno facendo strada – su tutti la cinese Amazfit, che nel terzo trimestre ha guadagnato terreno grazie a prezzi più accessibili. Le funzioni? Ce n’è per tutti i gusti: dal monitoraggio della salute (battito cardiaco, saturazione ossigeno) alle notifiche dello smartphone, dai pagamenti senza contatto al rilevamento delle cadute. Ma non basta: ora si punta molto anche sul design e sulla possibilità di personalizzare il cinturino o scegliere materiali più eleganti.

Le domande da farsi prima di comprare

La domanda vera è: “Quale smartwatch fa per me?” E non c’è una risposta facile. Per Luca Figini, giornalista esperto di tecnologia, “bisogna prima capire come si vuole usarlo: per fare sport seriamente o solo per gestire chiamate e messaggi?”. È il nodo su cui molti si bloccano. C’è chi cerca uno strumento affidabile per il fitness, magari con GPS integrato e sensori avanzati; e chi invece vuole solo qualcosa che renda la vita quotidiana un po’ più comoda, con una batteria che duri giorni.

Prendiamo ad esempio il Samsung Galaxy Watch6, uscito a luglio scorso e molto apprezzato tra gli utenti Android. Integra la misurazione della pressione sanguigna (ma attenzione: in Italia questa funzione non è ancora attiva per limiti normativi), offre tante app per il benessere e permette i pagamenti NFC con Samsung Pay. L’Apple Watch Series 9, invece, resta il punto di riferimento per chi usa iPhone: display luminoso, ecosistema integrato alla perfezione e monitoraggio dell’ECG con un semplice tocco.

Quanto conta il prezzo

La fascia più economica (tra i 50 e i 150 euro) è dominata da modelli come Amazfit Bip o Xiaomi Redmi Watch 4. Hanno schermi meno definiti e poche funzioni avanzate ma spesso regalano autonomie notevoli: qualcuno supera anche le due settimane senza ricaricare. Chi spende oltre i 300 euro – pensiamo al Garmin Venu 3 o all’Apple Watch Ultra – trova materiali pregiati come titanio o ceramica, display AMOLED molto luminosi e sensori multipli pensati per chi fa sport sul serio o vive all’aria aperta.

Però non sono solo le funzioni a decidere l’acquisto: l’aspetto conta sempre di più. “L’ho scelto soprattutto perché mi piaceva come stava al polso”, confessa Chiara, 27 anni, studentessa milanese con un Apple Watch rosa pastello al polso.

Smartwatch e smartphone: un legame da valutare

Un punto spesso sottovalutato riguarda l’integrazione tra smartwatch e smartphone. Gli orologi Apple funzionano solo con gli iPhone; Garmin e Samsung sono più flessibili con Android (e anche iOS ma con qualche limite). C’è poi la questione della privacy: il Garante ha chiesto ai produttori di essere più chiari su come raccolgono e usano i dati biometrici degli utenti. “Controllo sempre cosa attivo”, racconta Luigi Rinaldi, farmacista milanese di 55 anni.

Solo così ha senso tornare alla domanda iniziale: “Vale davvero la pena comprare uno smartwatch?” La risposta dipende da ciascuno. Chi vuole restare sempre connesso – o divertirsi a scoprire nuove app – oggi ha molta scelta. Però paradossalmente proprio questa abbondanza rischia di confondere chi cerca semplicemente… un orologio da polso capace di fare qualcosa in più del solito segnatempo.

Change privacy settings
×