Roma, 25 novembre 2025 – La firma digitale e lo SPID sono ormai entrati nella vita di tutti i giorni di cittadini e imprese in Italia. Ma non sempre è chiaro come si possano usare insieme. Da tempo molti si chiedono: si può firmare un documento digitale usando solo la propria identità SPID, senza dover comprare dispositivi o kit aggiuntivi? La risposta, spiegano gli esperti e le linee guida dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), è sì, ma con dei limiti precisi.
SPID e firma digitale: quando si incrociano davvero
SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, serve a entrare nei servizi online della Pubblica Amministrazione e di molte aziende private con un’unica coppia di credenziali. La firma digitale, invece, dà valore legale a un documento elettronico, proprio come una firma a mano su carta. Sono due strumenti diversi, ma entrambi fondamentali per digitalizzare la burocrazia.
Le regole tecniche di AgID spiegano che la firma digitale tradizionale si basa su certificati rilasciati da enti autorizzati e chiavi crittografiche personali. Lo SPID identifica con certezza chi sta accedendo a un servizio, ma non sempre può sostituire la firma digitale con valore legale pieno. “La firma con SPID rientra tra le firme elettroniche avanzate (FEA),” dice un funzionario del Dipartimento per la trasformazione digitale. “Ha valore legale, ma solo se il servizio che emette il documento prevede questa funzione e fa i controlli necessari.”
Come funziona la firma con SPID e dove si può usare
In pratica, si può firmare con SPID solo se la piattaforma lo permette, cioè se c’è l’opzione “Firma con SPID”. Alcuni siti della Pubblica Amministrazione o aziende private hanno già integrato questa funzione. L’utente scrive il documento online, clicca il pulsante giusto, si autentica con SPID (di solito livello 2) e conferma la firma. Il sistema registra tutto e genera un file PDF firmato digitalmente, riconducibile sia all’Identity Provider (come Poste Italiane, Aruba, Sielte) sia al servizio che ha emesso il documento.
Non tutti i documenti si possono firmare così. “Dipende dal tipo di documento e dalla piattaforma,” spiega un tecnico di Infocert. “Per contratti privati o richieste alla PA può andare bene, ma per atti notarili o pratiche più complesse serve quasi sempre una firma digitale qualificata.” In quei casi lo SPID serve solo per l’autenticazione iniziale.
Acquistare un kit di firma digitale con SPID
Molti provider permettono anche di comprare un kit di firma digitale usando lo SPID come identificazione. Così, invece di spedire documenti cartacei o andare di persona, l’utente si autentica online con SPID e completa l’acquisto. Poi riceve le credenziali per firmare qualunque documento con valore legale pieno.
Tra i servizi più noti c’è quello di Poste Italiane, che offre la “Firma Digitale Remota” a partire da 45,75 euro per tre anni. L’attivazione è tutta online: basta un account PosteID abilitato a SPID, seguire le istruzioni sul sito e scegliere come pagare. Dopo la procedura, si riceve via email il PIN per firmare i documenti con il software dedicato.
Anche operatori come Namirial e Infocert offrono pacchetti simili: da poche firme fino a decine, con prezzi che vanno da circa 7 euro per firma singola a 150 euro per pacchetti più ampi. L’attivazione avviene in pochi minuti tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica.
Infocert e la firma digitale con SPID: una novità sul mercato
Un caso concreto arriva da Infocert, società del gruppo Tinexta. Da qualche mese ha lanciato la possibilità di comprare pacchetti di firme digitali che si attivano e si usano con SPID come token di validazione. Il servizio si chiama “Firma con SPID” e funziona con l’app GoSign (disponibile per Windows, macOS e Linux). I prezzi partono da 19,90 euro più IVA per tre firme valide un anno.
Il sistema è semplice: si acquista il pacchetto sul sito Infocert, si scarica GoSign e si collega il proprio account SPID. Per firmare basta trascinare il documento nell’app, scegliere il formato (PAdES, CAdES o XAdES) e autenticarsi con SPID. Così si genera un file firmato digitalmente con pieno valore legale.
“È pensato per chi non vuole usare smart card o token USB,” spiega un responsabile Infocert. “Tutto si fa online, in pochi minuti.”
Cosa tenere a mente prima di scegliere
In breve: SPID può firmare digitalmente solo in certi casi, quando la piattaforma lo permette. Per esigenze più complesse – contratti privati, documenti aziendali – serve un kit di firma digitale qualificata, che si può acquistare facilmente anche grazie a SPID.
Gli esperti consigliano sempre di controllare bene cosa offrono i vari provider e di capire che tipo di firma serve sul documento. In caso di dubbi, i siti ufficiali di Poste Italiane, Infocert e Namirial offrono guide e assistenza.
Per chi lavora con la Pubblica Amministrazione o fa pratiche online, la combinazione tra SPID e firma digitale è ormai uno strumento indispensabile. Non sempre si possono sostituire a vicenda, ma insieme semplificano le procedure e garantiscono la sicurezza legale dei documenti digitali.
