Milano, 10 dicembre 2025 – Aggiornare il proprio computer con un SSD è ormai una scelta sempre più comune, spesso consigliata da amici o colleghi più esperti. In molti, negli ultimi mesi, si sono convinti a farlo per dare una spinta decisiva alla velocità di avvio e alla reattività del dispositivo. Ma come si fa davvero a montare un SSD? E cosa serve sapere prima di metterci mano?
Installare un SSD: cosa aspettarsi e come muoversi
L’SSD – Solid State Drive – è molto più veloce rispetto al tradizionale hard disk meccanico. I tempi per accedere ai dati sono molto più brevi e anche operazioni quotidiane, come aprire file o programmi pesanti, diventano più scorrevoli. Però, l’installazione richiede un minimo di attenzione. Spesso si compra online o in negozio dopo aver chiacchierato con qualche amico appassionato o letto qualche consiglio su forum specializzati.
A casa, con la scatola in mano – che è solitamente piccola e riporta la capacità in gigabyte e sigle come SATA o NVMe – si deve spegnere il pc, staccare la corrente e aprire il case. «Non serve essere esperti, basta fare attenzione e avere il cacciavite giusto», racconta Marco, 34 anni, consulente IT di Cinisello Balsamo. I passaggi sono semplici ma vanno fatti con calma: individuare il vano giusto (che non è sempre facile soprattutto nei modelli più vecchi) e inserire la scheda nello slot dedicato. Molti si affidano ai tutorial online: «All’inizio ero spaesata tra tutti quei cavi, ma in dieci minuti il disco era montato», sorride Francesca, studentessa universitaria milanese.
Cosa cambia davvero con un SSD
Chi ha già fatto questo passo racconta di una differenza notevole. Il sistema operativo – che sia Windows, Linux o macOS – parte in pochi secondi; le applicazioni si aprono praticamente subito. Per fare un confronto: un pc con hard disk tradizionale impiega tra 45 e 60 secondi solo per avviarsi; con un SSD si scende spesso sotto i 15 secondi. Numeri confermati dai test delle riviste specializzate come “PC Magazine” o “Tom’s Hardware”, fonti preziose per chi deve decidere cosa comprare.
Ma non è solo una questione di velocità. Secondo i dati di Esprinet, uno dei principali distributori italiani, nel primo semestre del 2025 sono stati venduti oltre due milioni di SSD. Un segnale chiaro che l’aggiornamento hardware sta diventando alla portata di tutti, anche di chi non è esperto di tecnologia.
Backup dei dati: un passaggio che non si può saltare
Prima di mettere mano al computer, però, conviene fare attenzione ai dati già presenti. Cambiare il disco senza aver fatto una copia può significare perdere documenti importanti senza ritorno. C’è chi sceglie di clonare tutto usando software gratuiti o a pagamento; altri preferiscono reinstallare il sistema operativo da zero. Dipende dai tempi a disposizione e dalle abitudini personali.
«Consiglio sempre almeno una chiavetta esterna da 128 GB per salvare foto e documenti importanti», spiega Cristina Olivieri, responsabile del centro assistenza Lenovo in via Torino a Milano. In negozio spesso arriva gente che chiede se è difficile o se vale la pena: «Di solito rispondo sì senza esitazioni perché la differenza si sente subito».
Quanto costa un SSD oggi? Le scelte degli utenti
Nel 2025 i prezzi sono scesi parecchio rispetto a qualche anno fa. Un SSD da 500 GB oggi costa tra i 40 e i 70 euro; quelli da 1 TB oscillano tra i 60 e i 120 euro circa, a seconda della velocità e della marca. Per gli utenti comuni va bene un modello SATA standard; chi invece gioca molto o lavora con video spesso preferisce gli NVMe, più veloci ma compatibili solo con pc recenti.
Resta poi la questione durata: secondo le statistiche pubblicate da Kingston Technology, un SSD moderno dura almeno cinque anni in uso domestico normale. Gli esperti però ricordano che bisogna evitare cicli continui di scrittura pesante o sbalzi improvvisi di corrente.
Dopo l’upgrade: le impressioni degli utenti
Chi ha già cambiato il disco parla di un computer che “sembra nuovo”, più silenzioso e rapido nel caricamento dei programmi. «Mi chiedo ancora perché non l’ho fatto prima», confessa Paolo, insegnante in pensione. Qualcuno ha avuto problemi iniziali con le licenze dei software, ma tutti concordano: ne vale la pena.
Oggi l’SSD viene consigliato anche dai tecnici delle grandi catene informatiche come Mediaworld e Unieuro: «Soprattutto sui portatili datati è l’intervento che dà i risultati migliori», spiegano dall’assistenza di via XX Settembre a Genova.
Insomma, montare un SSD cambia davvero il modo di usare il computer ogni giorno. Più veloce, più reattivo. E una volta provato… tornare indietro diventa difficile.
