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GPT-4 è arrivato, l’intelligenza artificiale di OpenAI fa un grosso passo avanti

OpenAI ha reso disponibile GPT-4, una nuova versione della sua tecnologia d’intelligenza artificiale generativa, capace di produrre dei testi partendo dagli input degli utenti. Al momento può essere usata solo dagli utenti di ChatGPT Plus, che ogni mese pagano 20 dollari proprio per benefici come l’accesso anticipato alle innovazioni come questa. Gli sviluppatori, invece, devono unirsi a una lista d’attesa compilando un apposito form sul sito ufficiale di OpenAI.

Alcuni utenti hanno già avuto un assaggio di GPT-4 nelle scorse settimane, perché, come confermato dalla stessa Microsoft, Bing Chat si basa proprio sulla nuova tecnologia. Altri software che hanno scelto di farne uso sono Stripe, Duolingo, Morgan Stanley e Khan Academy.

Foto | Pixabay @Kohji Asakawa

Le capacità di GPT-4

OpenAI ha spiegato che GPT-4 può generare del testo partendo sia da un input testuale sia da un’immagine ed è quindi più versatile rispetto a GPT-3.5, che non aveva modo di lavorare basandosi su una foto o un disegno. Inoltre, la nuova versione della tecnologia d’intelligenza artificiale generativa si è dimostrata in grado di svolgere alcuni compiti accademici e professionali a “livello umano”, come superare con successo l’esame per l’abilitazione alla professione forense.

OpenAI ha dedicato sei mesi all’addestramento di GPT-4 ed è riuscita nell’impresa di renderlo più affidabile e meno propenso a “partire per la tangente” rispetto ai suoi predecessori. Anche questa volta l’apprendimento dell’intelligenza artificiale è stato basato sull’utilizzo di dati disponibili pubblicamente, come quelli presenti sui siti web. Inoltre, OpenAI ha collaborato con Microsoft per sviluppare da zero un “supercomputer” su Azure, la piattaforma cloud del gigante di Redmond, e usarlo per mettere ulteriormente alla prova le abilità di GPT-4.

In un post pubblicato sul suo blog ufficiale, OpenAI ha spiegato che la differenza tra GPT-3.5 e GPT-4 può sembrare sottile, però diventa evidente quando la complessità del compito assegnato all’intelligenza artificiale supera una certa soglia. “GPT-4 è più affidabile, creativo e in grado di gestire le istruzioni in modi maggiormente preciso rispetto a GPT-3.5”.

Il riconoscimento delle immagini

La differenza più grande tra GPT-3.5 e GPT-4 è la capacità di quest’ultima di riconoscere e interpretare le immagini fornite dagli utenti. Questo “talento” rende possibili delle analisi con un certo grado di complessità. Per esempio, di fronte all’immagine di un iPhone collegato alla presa elettrica si è dimostrato in grado di riconoscere non solo il telefono, ma anche il cavo Lightning usato per alimentarlo. Al momento però questa funzione non è ancora disponibile per gli utenti, perché OpenAI sta finendo di testarla assieme all’azienda partner Be My Eyes. Quest’ultima ha da poco aperto la lista d’attesa per provare il suo nuovo assistente visivo Virtual Volunteer, che sfrutta le capacità di GPT-4 per rispondere alle domande degli utenti sulle immagini che riceve in modo intelligente. Per esempio, di fronte alla fotografia di un frigorifero aperto non si limita a riconoscere gli ingredienti presenti al suo interno, ma fornisce anche dei suggerimenti sui piatti che possono essere preparati utilizzandoli.

Foto | Pixabay @Gerd Altmann

La precisione di GPT-4

Rispetto alle versioni precedenti, GPT-4 gode anche di una maggiore precisione ed è stato addestrato per utilizzare il tono giusto in ogni contesto ed evitare di “uscire dai ranghi”. Tuttavia può comunque commettere degli errori di ragionamento e la sua conoscenza è limitata ai fatti avvenuti prima di settembre 2021. Non impara tramite l’esperienza e a volte può essere fin troppo credulone e prendere per buone le affermazioni dell’utente, anche quando sono palesemente false. Può commettere anche degli errori molto “umani”, come inserire per sbaglio delle vulnerabilità in un codice che ha generato.

GPT-4 è però migliorato dal punto di vista dei contenuti sensibili. Ora è molto meno probabile che risponda a domande riguardanti consigli medici, l’autolesionismo o la creazione di composti chimici pericolosi.

La strada da fare è ancora tanta, ma GPT-4 rappresenta senz’altro un passo nella giusta direzione per OpenAI e potrebbe rivelarsi una risorsa preziosa per varie categorie di utenti.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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