Google sta sviluppando un assistente IA per gestire autonomamente le email. Demis Hassabis di DeepMind ha affermato che l’obiettivo è creare una posta elettronica avanzata, capace di rispondere personalizzando lo stile dell’utente. Il manager ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra Stati Uniti e Cina per gestire l’intelligenza artificiale nel bene comune
Google sta attivamente lavorando su un innovativo assistente di intelligenza artificiale (IA), progettato per gestire in modo autonomo le email degli utenti. Questa iniziativa è stata annunciata da Demis Hassabis, CEO di DeepMind, durante il festival South by Southwest (SXSW) a Londra. L’obiettivo principale di questo progetto ambizioso è semplificare la gestione delle comunicazioni quotidiane, una necessità sempre più avvertita dai professionisti nel loro lavoro.
Hassabis ha espresso il desiderio di disporre di un assistente IA capace di apprendere dallo stile di scrittura dell’utente, per rispondere in modo appropriato alle email più comuni. “Pagherei migliaia di dollari al mese per liberarmi del peso delle email”, ha dichiarato, evidenziando quanto possa essere gravoso il carico di lavoro legato alla corrispondenza elettronica. Questa IA non si limiterà a riconoscere e categorizzare le email, ma sarà anche in grado di prendere decisioni su come rispondere, rendendo il processo di comunicazione più fluido e meno stressante.
L’idea di una posta elettronica di nuova generazione non riguarda solo la comodità, ma potrebbe anche segnare un cambiamento significativo nel nostro modo di interagire con la tecnologia. Hassabis ha paragonato il potenziale trasformativo dell’IA a una vera e propria “rivoluzione industriale“. Questo implica che, nonostante le difficoltà attuali e le sfide etiche associate all’adozione della tecnologia, il futuro dell’IA potrebbe portare a innovazioni inaspettate e straordinarie.
Inoltre, Hassabis ha sottolineato l’importanza di una maggiore collaborazione tra Stati Uniti e Cina nel campo della ricerca sull’IA, suggerendo che un approccio unitario potrebbe giovare a tutti, specialmente considerando l’impatto globale di queste tecnologie. Con l’aumento delle preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza, la questione della regolamentazione dell’IA diventa sempre più urgente. Un dialogo internazionale potrebbe rappresentare un passo significativo nella giusta direzione.
Il lavoro di Google in questo ambito non è isolato: altre aziende stanno esplorando soluzioni simili, ma la combinazione di DeepMind con le enormi risorse di dati e infrastrutture di Google potrebbe dare vita a uno strumento senza precedenti. L’assistente IA di Google, se realizzato con successo, potrebbe non solo migliorare la produttività individuale, ma anche ridefinire il nostro approccio alla comunicazione digitale.
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