Giappone in trasformazione: nuove regole per le crypto e riduzione delle tasse al 20%

Giappone in trasformazione: nuove regole per le crypto e riduzione delle tasse al 20%

Giappone in trasformazione: nuove regole per le crypto e riduzione delle tasse al 20%

Salvatore Broggi

22 Novembre 2025

Tokyo, 22 novembre 2025 – Il Giappone sta per dare una svolta decisiva alle regole sulle criptovalute. Dal 2026, secondo quanto riportato dal quotidiano Asahi, il governo potrebbe tagliare la tassazione sulle plusvalenze da crypto, che oggi arriva fino al 55%, portandola al 20%. Così, le criptovalute verrebbero trattate come i normali strumenti finanziari. Se il Parlamento approverà questa riforma, milioni di investitori si troveranno davanti a un nuovo scenario fiscale e regolamentare.

Criptovalute: da ora si fa sul serio

La Financial Services Agency giapponese ha pronto un piano per cambiare la classificazione di 105 criptovalute, riconoscendole come asset finanziari secondo il Financial Instruments and Exchange Act. Questo significa che le piattaforme dovranno rispettare standard di trasparenza simili a quelli delle borse tradizionali. In pratica, dovranno fornire informazioni precise sui token: dalla volatilità al modo in cui vengono emessi, fino a chi li ha creati.

Non è solo una questione di etichetta. “È un segnale che il settore sta maturando”, ha detto un funzionario della FSA. “Il governo vuole attirare investitori, ma senza rinunciare alla sicurezza”. La proposta dovrebbe arrivare in Parlamento nel 2026, ma già si discute animatamente tra addetti ai lavori e analisti.

Tasse più leggere per rilanciare il mercato

Il nodo più caldo resta la tassazione. Oggi in Giappone le plusvalenze sulle criptovalute possono essere tassate fino al 55%. Una soglia che molti investitori trovano troppo alta, tanto da spingere parecchi a spostare i loro capitali all’estero. Con la nuova legge, l’aliquota scenderebbe al 20%, la stessa che si applica ai guadagni azionari. Un taglio netto che, secondo gli esperti, potrebbe dare nuova linfa al settore e riportare soldi nel Paese.

“Per far crescere l’ecosistema crypto serve un carico fiscale più leggero”, spiega Kenji Sato, analista finanziario a Tokyo. “Negli ultimi anni abbiamo perso talenti e risorse a favore di mercati più competitivi. Questa riforma potrebbe cambiare le cose”. A conferma, i dati della Japan Crypto Asset Business Association mostrano che nel 2024 il volume degli scambi interni è calato del 18% rispetto all’anno prima.

Più trasparenza e stop agli abusi

Non si parla solo di tasse. Il nuovo pacchetto di regole prevede anche maggiore trasparenza e norme più severe contro l’uso di informazioni privilegiate. Le piattaforme dovranno aggiornare costantemente i dati sui token in lista, spiegando i rischi legati alla volatilità e come vengono emessi. Un passo pensato per proteggere soprattutto gli investitori privati e prevenire truffe.

In più, arriverà un sistema anti-insider trading: chi ha ruoli chiave o emette i token non potrà più usare informazioni riservate per farsi un favore. “È un salto di qualità per la credibilità del mercato”, dice un operatore di BitFlyer, una delle principali piattaforme giapponesi. “Solo così potremo attirare investitori istituzionali”.

Giappone e Europa: due strade a confronto

Questa mossa arriva mentre molti Paesi stanno rivedendo le regole sulle criptovalute. In Europa, per esempio, la discussione sulle tasse è ancora aperta: in Italia l’aliquota è al 26%, ma si parla di possibili aumenti. “Il Giappone manda un messaggio chiaro: il settore crypto non è più una nicchia”, osserva Yuki Tanaka, docente di diritto finanziario all’Università di Kyoto.

Le prime stime dicono che la riforma potrebbe attirare nuovi investimenti dall’estero e rafforzare Tokyo come centro asiatico per l’innovazione finanziaria. Toccherà al Parlamento dare il via libera nel 2026. Nel frattempo, operatori e investitori aspettano segnali concreti. “Serve chiarezza – conclude Sato – e questa riforma potrebbe essere il punto di partenza”.

Il dibattito è aperto. Ma una cosa è chiara: il Giappone si prepara a cambiare davvero passo nel mondo delle criptovalute.

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