Nel mondo digitale di oggi, il denaro non fa più “cling” nel salvadanaio. Scorre tra wallet elettronici, giochi online e app che sembrano innocue ma possono nascondere trappole. Per i bambini, l’economia è virtuale fin dai primi anni. E per i genitori, la sfida è educare senza spaventare.
È quanto emerge dalla guida “Digital Schoolbag: A Parent’s Guide for the School Year” di Kaspersky, che nel 2025 ribadisce un concetto chiave: non si può più parlare di educazione finanziaria senza parlare di sicurezza digitale. Le due cose oggi camminano insieme.
Perché il denaro digitale è un rischio reale per i più giovani
I bambini fanno le prime esperienze economiche molto prima di aprire un conto in banca. Scaricano app, acquistano skin nei videogiochi, si iscrivono a servizi streaming per cartoni e musica. Tutte attività che prevedono transazioni — a volte minime, ma sempre reali.
Secondo l’analisi Kaspersky, l’alfabetizzazione finanziaria classica non basta più. Le truffe online sono sempre più camuffate: email con regali falsi, phishing travestito da offerte nei giochi, prove gratuite che diventano abbonamenti a pagamento, furti d’identità su account condivisi.

E tutto questo avviene su dispositivi che i bambini gestiscono in autonomia, spesso senza alcuna protezione attiva.
La guida elaborata da Kaspersky identifica quattro pilastri per aiutare i genitori a insegnare responsabilità economica e sicurezza informatica in un’unica strategia:
1. Stabilire limiti di spesa e introdurre il concetto di budget digitale
Non basta dire “non spendere troppo”. Serve insegnare a pianificare. Kaspersky consiglia di usare metodi visivi e percentuali semplici: ad esempio, 60% per la scuola, 20% per risparmi, 20% per svago.
L’obiettivo è far capire ai bambini cosa significa “gestire un budget” anche nell’universo digitale, dove spesso le microtransazioni sembrano innocue ma si sommano velocemente.
2. Scegliere metodi di pagamento sicuri e monitorabili
Le carte prepagate o i portafogli elettronici con parental control sono strumenti ideali: permettono di impostare limiti di spesa, ricevere notifiche in tempo reale, bloccare categorie a rischio (come gaming o e-commerce). Meglio ancora se associati a strumenti educativi che aiutino il bambino a vedere come spende.
3. Proteggere i dispositivi e gli account con strumenti adeguati
Oggi i bambini possiedono smartphone, tablet, console di gioco. Serve insegnare loro a:
usare password robuste e diverse per ogni account
attivare l’autenticazione a due fattori (2FA)
usare un password manager (con supporto dei genitori)
non condividere credenziali o codici via chat o social
Questi elementi non sono più opzionali, ma il nuovo “abecedario” della protezione digitale.
4. Insegnare a leggere le clausole degli abbonamenti digitali
Le offerte “gratis per 7 giorni” sono tra le trappole più diffuse. Kaspersky suggerisce di insegnare ai bambini cosa significa un addebito ricorrente, come si riconosce un abbonamento attivo e come si gestisce dal proprio account.
Il controllo consapevole degli abbonamenti è fondamentale per evitare sorprese e sviluppare un approccio criticoall’economia digitale.
Secondo Andrey Sidenko, Lead Web Content Analyst di Kaspersky, «la protezione digitale deve diventare parte integrante dell’educazione finanziaria, perché l’ambiente in cui i bambini imparano a gestire il denaro è ormai profondamente online».
Nel 2025, l’educazione al denaro non può più essere separata dalla sicurezza. Le nuove generazioni crescono tra portafogli digitali, giochi online e rischi invisibili. Per i genitori, la sfida è trasformare ogni microspesa in un’occasione di apprendimento, un passo verso la consapevolezza. Perché se il denaro cambia forma, anche l’educazione deve evolversi.