Milano, 23 novembre 2025 – Settimana turbolenta per il mercato delle criptovalute: Bitcoin e le principali altcoin hanno subito forti vendite, con i prezzi che si sono avvicinati a livelli di supporto considerati cruciali dagli esperti. La pressione al ribasso è aumentata tra giovedì e venerdì, quando il Bitcoin è sceso fino a 80.000 dollari su Binance. A pesare è stata anche la correzione dei mercati azionari americani e le nuove incertezze sulle mosse della Federal Reserve.
Bitcoin sotto tiro: il supporto a 73.777 dollari è decisivo
Negli ultimi giorni, Bitcoin ha perso diversi livelli di supporto a breve termine, segnalando una forte spinta dei venditori. Il prossimo nodo da sciogliere è a 73.777 dollari, dicono gli analisti. “Gli acquirenti cercheranno di difendere con forza questa soglia”, ha scritto André Dragosch, capo della ricerca europea di Bitwise, su X. Se questa barriera dovesse cedere, si aprirebbe la strada a un calo fino a 53.500 dollari, uno scenario che preoccupa molti investitori.
Ma non tutti vedono questa fase come una nota negativa. Il trader Peter Brandt ha definito questa correzione “la cosa migliore che potesse capitare a Bitcoin”, confermando la sua visione rialzista sul lungo periodo. Secondo Brandt, il prezzo potrebbe toccare i 200.000 dollari entro il terzo trimestre del 2029.
Altcoin in affanno: Ether e XRP in bilico
La debolezza non riguarda solo Bitcoin. Ether (ETH) è sceso sotto i 3.000 dollari giovedì, aprendo la strada a un possibile test dei 2.500 dollari. L’indicatore RSI è in zona ipervenduto, segnale che potrebbe arrivare una reazione tecnica nelle prossime sedute. Ma se il rimbalzo sarà debole, il rischio è una discesa fino a 2.111 dollari.
Situazione simile per XRP, che venerdì ha rotto il supporto del canale discendente. Se il prezzo resta sotto questa soglia, il prossimo obiettivo sarà quota 1,61 dollari. Gli operatori si aspettano una difesa dura di questo livello: una rottura potrebbe scatenare un nuovo calo verso 1,27 e poi 1 dollaro.
BNB e Solana, vendite insistenti e tentativi di recupero
Anche BNB resta sotto pressione: i venditori cercano di tenere il prezzo sotto gli 860 dollari. Se chiude sotto, le quotazioni potrebbero scendere fino a 818 e poi 730 dollari. L’RSI è ormai in zona ipervenduto, quindi un rimbalzo tecnico è possibile, ma ogni recupero incontrerà resistenze intorno a 860 e poi sulla media mobile a 20 giorni, a 946 dollari.
Per Solana (SOL), i compratori hanno provato a reagire giovedì, ma la lunga ombra superiore sul grafico indica che i ribassisti sono ancora attivi ai livelli più alti. Se il prezzo scende sotto i 126 dollari, la pressione potrebbe spingere il cambio SOL/USDT verso 110 e poi 95 dollari.
Dogecoin e Cardano: i livelli chiave da tenere d’occhio
Nel mondo delle meme coin, Dogecoin (DOGE) ha toccato il fondo del suo range, tra 0,14 e 0,29 dollari. Gli acquirenti dovranno far salire il prezzo sopra la media mobile a 20 giorni, a 0,16 dollari, per mostrare forza. Altrimenti, una rottura sotto 0,14 potrebbe spingere il prezzo verso i minimi di ottobre, intorno a 0,10 dollari.
Anche Cardano (ADA) continua a scendere: il primo supporto importante è a 0,40 dollari. Un eventuale rimbalzo dovrà però fare i conti con la resistenza a 0,50 dollari. Se i venditori riusciranno a mantenere questa soglia come nuova barriera, il rischio è una discesa fino a 0,27 dollari.
Gli altri: Hyperliquid, Zcash e Bitcoin Cash in movimento
Tra le altre criptovalute, male Hyperliquid (HYPE): dopo un tentativo di recupero sopra la media mobile a 20 giorni, a 39,04 dollari, il prezzo è sceso sotto il supporto a 35,50 dollari. Se chiude sotto questa soglia, il cambio HYPE/USDT potrebbe scendere verso 28 e poi 24 dollari.
Per Zcash (ZEC), dopo un rimbalzo sulla media mobile a 20 giorni, a 559 dollari, le vendite sono riprese vicino ai 750 dollari. Gli analisti notano una divergenza negativa sull’RSI: se i venditori spingeranno il prezzo sotto la media mobile, il prossimo obiettivo è a 424 dollari.
Infine, uno sguardo a Bitcoin Cash (BCH): dopo un recupero dal supporto a 443 dollari, il prezzo si trova ora vicino alla resistenza del wedge discendente. Un superamento netto potrebbe aprire la strada verso i 580 e poi i 615 dollari, mentre una nuova discesa sotto i supporti riaccenderebbe la pressione al ribasso.
Gli operatori restano cauti. “Ogni investimento comporta rischi”, ricordano gli esperti. In questo clima incerto, molti preferiscono aspettare segnali più chiari prima di rimettere mano alle loro posizioni sulle criptovalute più importanti.
