Milano, 20 novembre 2025 – Il mercato delle criptovalute continua a muoversi su binari contrastanti. Mentre alcune altcoin, come Zcash e Uniswap, segnano rialzi nelle ultime settimane, altre – a cominciare da Ethena (ENA) – stanno attraversando un momento difficile. In questi giorni, il token ENA si attesta intorno a 0,261 USDT, con un calo del 33,40% solo a novembre, confermando il terzo mese consecutivo in rosso.
Ethena, tra le peggiori della Top 50 nel 2025
Da inizio anno, la performance di ENA è tra le peggiori tra le principali criptovalute. I dati di CoinMarketCap parlano chiaro: il token ha perso circa il 70,60% del suo valore. Una caduta che lo tiene ben saldo nella parte bassa della classifica delle prime cinquanta monete digitali per capitalizzazione. “Gli investitori sono molto cauti”, ha spiegato a alanews.it un analista che segue da vicino le altcoin.
Il crollo della stablecoin USDe e la fuga dei capitali
La debolezza di Ethena è strettamente legata ai problemi della sua stablecoin, USDe. Dopo il “flash crash” del 10 ottobre, il protocollo ha visto uscire quasi 7 miliardi di dollari dai suoi asset. In quel momento critico, il valore di USDe – pensata per restare agganciata al dollaro tramite un sistema di collateralizzazione e coperture – è sceso fino a 0,65 dollari, molto sotto il valore previsto. Oggi la capitalizzazione di USDe è intorno a 7,945 miliardi di dollari, lontana dal picco di quasi 15 miliardi toccato a settembre.
Secondo le prime ricostruzioni degli addetti ai lavori, la perdita del peg è stata causata da una serie di liquidazioni forzate e da una crescente sfiducia nel modello usato dal protocollo. “Abbiamo visto una fuga di capitali che ha colpito sia la stablecoin sia il token ENA”, ha ammesso un trader attivo su Binance.
Prezzi in picchiata: sei mesi di rosso
Lanciato nella primavera 2024, ENA è ancora un token giovane, ma ha già vissuto forti oscillazioni. Dopo aver raggiunto un massimo a dicembre 2024 – con un prezzo di 1,33 USDT – è iniziata una lunga fase ribassista, durata sei mesi e arrivata a giugno a un minimo di circa 0,2225 USDT. A quel punto, la perdita rispetto ai massimi sfiorava l’83%.
Tra giugno e agosto si è visto un tentativo di ripresa: il prezzo è risalito fino a sfiorare la resistenza degli 0,7750 USDT, con un rimbalzo del 250%. Ma la spinta si è fermata proprio lì. Da settembre in poi, la pressione al ribasso è tornata forte, aggravata dal crollo di ottobre che ha portato ENA a un minimo storico di 0,1327 USDT.
Supporti sotto pressione e RSI in affanno
Negli ultimi giorni, gli occhi degli operatori sono puntati sull’area di supporto intorno a 0,2750 USDT. Da quattro sedute il prezzo resta in questa zona senza riuscire a invertire la rotta. Sul grafico giornaliero, l’indicatore RSI (Relative Strength Index) rimane in zona di ipervenduto. Un segnale chiaro che la pressione al ribasso non è ancora passata.
“Il rischio è di vedere il prezzo scendere ancora, verso quota 0,2180 USDT”, ha spiegato a alanews.it un analista tecnico. La debolezza dell’RSI e i bassi volumi di acquisto confermano un quadro prudente per chi segue il token da vicino.
Prospettive incerte per Ethena
Oggi la capitalizzazione di ENA si aggira intorno ai 2,8 miliardi di dollari, occupando il 45° posto nella classifica globale delle criptovalute. Gli investitori aspettano segnali più netti dal protocollo Ethena e dalla sua stablecoin USDe. “Serve chiarezza sulle strategie future e sulle misure per evitare nuovi depeg”, ha detto un piccolo investitore italiano che segue il progetto fin dal lancio.
Il mercato delle altcoin resta spaccato: tra picchi improvvisi e crolli verticali, l’unica cosa certa è la volatilità. Per Ethena e i suoi sostenitori, le prossime settimane saranno decisive per capire se il progetto riuscirà a riguadagnare fiducia o se dovrà affrontare altre turbolenze.
