Nel luglio 2025 il Giappone ha registrato il mese più caldo da oltre un secolo: tra tecnologia e ingegno popolare, i cittadini rispondono con soluzioni brillanti.
Nel cuore dell’estate 2025, il Giappone ha toccato livelli di calore mai sperimentati prima: il 5 agosto, la città di Isesaki, nella prefettura di Gunma, ha raggiunto i 41,8 gradi, mentre luglio 2025 è stato ufficialmente il mese più caldo dal 1898, con una temperatura media superiore di 2,89° rispetto ai valori storici. In un paese noto per la sua tecnologia, l’ondata di calore ha stimolato una risposta creativa fatta di dispositivi ingegnosi, soluzioni pratiche e vere e proprie rivoluzioni nel modo di vestire e affrontare la strada.
Giacche con ventilatori, collari ghiacciati e condizionatori portatili: la lotta high-tech contro il caldo
Tutto è iniziato nel 2004, quando Hiroshi Ichigaya, ex ingegnere Sony, ha lanciato sul mercato le prime giacche refrigeranti con ventilatori integrati, dando vita alla startup Kuchofuku, che in giapponese significa “abiti con aria condizionata”. L’idea, nata da un viaggio nel Sud-Est asiatico, si basa su un principio semplice: far circolare aria all’interno della giacca per raffreddare rapidamente il sudore e abbassare la temperatura percepita. I modelli più recenti hanno una batteria da 11 ore, e oggi sono indossati quotidianamente da migliaia di operai e lavoratori outdoor.

A completare l’equipaggiamento “anti-fuoco” ci sono i Reon Pocket, piccoli condizionatori portatili sempre firmati Sony, che si agganciano al collo e trasmettono freddo attraverso una placca metallica posta sulla parte alta della schiena. Questo punto è strategico per la termoregolazione corporea, e il contatto diretto con una superficie fredda permette di modificare la temperatura percepita dell’intero corpo. Il modello più recente, Reon Pocket Pro, è ancora più compatto ed efficace, pensato per chi si muove in città e vuole restare fresco sotto i vestiti.
Poi ci sono i diffusissimi collari ghiacciati, ricaricabili in freezer, pieni di un liquido refrigerante che non gocciola e mantiene la zona del collo e della nuca fresca per oltre mezz’ora. In Giappone sono ormai onnipresenti: li vendono nei supermercati, nei negozi di souvenir e persino nelle farmacie.
Gelatine energetiche, spray al mentolo e mini-ventilatori: così il caldo diventa sopportabile
Le soluzioni giapponesi contro il caldo non si fermano all’elettronica. Il cibo funzionale, pensato per resistere alle temperature estreme, è parte integrante del quotidiano. Le gelatine ricche di sali minerali, facili da ingerire e rinfrescanti, sono sempre più diffuse tra gli studenti e i pendolari. Accanto a queste, ci sono bevande isotoniche in decine di gusti, pensate per idratare velocemente e reintegrare i sali persi con il sudore.
Una vera mania dell’estate 2025 sono gli spray effetto ghiaccio e le salviettine rinfrescanti: nebulizzano mentolo sul corpo e sui vestiti, producendo una sensazione immediata di freschezza. Il sollievo è temporaneo ma efficace, specie quando si cammina sotto il sole cocente tra Tokyo e Osaka. Chi cerca qualcosa di più duraturo, invece, opta per le creme al mentolo: si assorbono lentamente e regalano un senso di refrigerio per tutta la giornata.
Ma l’oggetto diventato ormai un vero e proprio accessorio fashion sono i mini ventilatori portatili. Piccoli, colorati e sempre più leggeri, si portano al collo, si agganciano alla borsa o si tengono in mano durante i tragitti a piedi. In Giappone, uscire senza il proprio ventilatore personale è quasi impensabile: ce ne sono per tutti i gusti, ricaricabili via USB o a batterie, con modalità silenziosa, oscillazione automatica e persino luce LED integrata.
In un’estate in cui l’indice di disagio termico ha toccato livelli da allerta rossa per giorni consecutivi, le strategie giapponesi non sono solo geniali, ma anche un esempio concreto di come la tecnologia possa essere al servizio della vita quotidiana, migliorandola senza eccessi e con grande senso pratico. Mentre il mondo cerca soluzioni per adattarsi a un clima sempre più estremo, il Giappone mostra che anche il caldo si può affrontare con ingegno, design e cultura del dettaglio.