Eric Trump: why volatility in Bitcoin and crypto doesn’t faze me

Eric Trump: why volatility in Bitcoin and crypto doesn't faze me

Eric Trump: why volatility in Bitcoin and crypto doesn't faze me

Corrado Pedemonti

16 Novembre 2025

New York, 16 novembre 2025 – Eric Trump, figlio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e co-fondatore di American Bitcoin, resta impassibile davanti alla recente caduta dei mercati delle criptovalute. In un’intervista al Wall Street Journal, ha spiegato che la volatilità è semplicemente “il prezzo da pagare per ottenere rendimenti fuori dal comune”. Nel frattempo, il valore di Bitcoin è scivolato brevemente sotto i 95.000 dollari, segnando un calo di circa il 25% dai massimi di inizio ottobre.

Criptovalute in discesa, ma per Trump la volatilità è un’occasione

La recente ondata negativa ha colpito soprattutto gli altcoin, con le principali monete alternative che hanno perso tra il 5% e l’11%. Tutto è partito dal tonfo del 10 ottobre, che ha fatto saltare posizioni a leva per circa 19 miliardi di dollari, secondo i dati di CoinGlass. Nel complesso, la capitalizzazione totale delle criptovalute ha perso più di 1.000 miliardi di dollari rispetto ai picchi dei mesi scorsi.

Ma per Eric Trump queste oscillazioni sono parte del gioco. “Chi non sopporta la volatilità dovrebbe restare alla larga dalle criptovalute”, ha detto senza mezzi termini. “Per noi, invece, è una grande opportunità per comprare”. Un approccio che, a guardare i numeri, sembra dare i suoi frutti nelle strategie della sua azienda.

American Bitcoin rafforza le riserve: oltre 4.000 BTC in cassa

La società mineraria American Bitcoin, guidata da Trump, ha aumentato la sua presenza sul mercato. Nel terzo trimestre del 2025, ha aggiunto più di 3.000 Bitcoin alle sue riserve, portando il totale oltre i 4.000 BTC. Un salto importante, arrivato dopo la quotazione in Borsa tramite la fusione inversa con Gryphon Digital Mining, conclusa all’inizio dell’anno.

Trump ha ribadito più volte l’importanza di accumulare Bitcoin, sottolineando indicatori come il rapporto Bitcoin-per-azione. “Alla fine”, ha spiegato ai giornalisti, “questo farà crescere il valore per gli azionisti”. Un obiettivo che sembra guidare le scelte dell’azienda anche in questa fase complicata del mercato.

L’amministrazione Trump spinge sulle criptovalute

Le mosse di American Bitcoin arrivano in un momento di clima politico favorevole. L’amministrazione guidata da Donald Trump ha lanciato diverse iniziative per spingere l’adozione delle criptovalute negli Stati Uniti. A gennaio è stato firmato un ordine esecutivo sugli asset digitali, seguito dalla creazione di un gruppo di lavoro federale sui mercati crypto e dall’approvazione di una legge chiave sulle stablecoin.

Nonostante questo sostegno, il prezzo di Bitcoin resta vicino ai livelli di inizio anno. Gli analisti spiegano che la pressione ribassista globale e le prese di profitto dopo i massimi autunnali hanno frenato la corsa della criptovaluta più famosa.

Espansione globale e nuove acquisizioni nel mirino

Nel frattempo, American Bitcoin guarda oltre gli Stati Uniti. Secondo Bloomberg, la società sta valutando acquisizioni strategiche in Asia per aumentare ancora le sue riserve di BTC. Una mossa che conferma la volontà di crescere a livello internazionale e di diversificare le fonti di approvvigionamento.

Il titolo American Bitcoin è quotato al Nasdaq con il ticker ABTC. Dopo la fusione con Gryphon Digital Mining, l’azienda ha intensificato gli investimenti in infrastrutture e capacità di estrazione. “Stiamo costruendo una base solida per il futuro”, ha confidato Trump ai suoi collaboratori durante una riunione a Manhattan, venerdì scorso.

Mercati in bilico: investitori tra prudenza e speranza

L’atmosfera tra gli investitori resta tesa. C’è chi teme nuove correzioni, ma anche chi vede nella volatilità attuale un’occasione per rafforzare le proprie posizioni. “La volatilità è parte del gioco”, ha ribadito Eric Trump. “Solo chi sa gestirla può davvero approfittarne”.

Per ora, il mercato delle criptovalute oscilla tra vendite e tentativi di ripresa. Tutti gli occhi sono puntati sulle prossime mosse delle grandi aziende del settore e sulle decisioni politiche che potrebbero cambiare le regole del gioco, negli Stati Uniti e oltre.

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