Ci sono cose che facciamo senza sapere di sbagliare. E che non vanno fatte se vogliamo sperare che i nostri dispositivi vivano a lungo
Quando usiamo degli smartphone o dei computer (compresi i pc portatili) ci sono degli errori da evitare. Errori, va a detto, comunissimi e che tutti noi facciamo. Con la tecnologia bisogna sapere cosa fare proprio perché basta una svista, pensando di fare una cosa giusta, per rovinare i costosi dispositivi che abbiamo a disposizione. Ecco, quindi un elenco di cose da non fare se vogliamo farli durare il più a lungo possibile.
Questo è l’errore più comune di tutti. Quando si va a letto, capita alla maggior parte di noi, di attaccare il telefono alla presa e lasciarlo lì per tutta la notte a sorbire energia. Così facendo, roviniamo la batteria. Come riporta il sito del Corriere della Sera, i dispositivi più recenti hanno inserito una gestione intelligente che evita di caricare subito al massimo il telefono o il tablet lasciandoli in stasi per poi completare la carica al mattino, quando il sistema prevede che ci alzeremo. Per quanto riguarda Android, Google afferma che “non è necessario far scaricare completamente la batteria o ricaricarla completamente. Ti consigliamo di far scaricare di tanto in tanto la batteria fino a meno del 10% e poi ricaricarla completamente durante la notte”.
Ed ecco un altro errore comune: far scaricare il portatile al massimo (c’è anche chi lo tiene sempre attaccato). Come fare? Il segreto è mantenere sempre la batteria almeno al 40% di carica, senza farla scendere oltre. E, una volta carica, staccare il computer dalla corrente.
Il sole, è risaputo, è nemico dei nostri dispositivi. Capita di essere in auto durante un viaggio e lasciare lo smartphone agganciato al cruscotto e ben esposto al sole. Tutto questo causa danni molto gravi alla batteria (che potrebbe anche scoppiare): i dati potrebbero andare persi, gli altri componenti potrebbero danneggiarsi. Meglio, quindi, tenerli lontani dal sole.
Pulire i nostri dispositivi è importante, ma meglio non esagerare. Infatti, come ricorda sempre il Corriere della Sera, capita molte volte di vedere qualcuno usare uno stuzzicadenti o uno strumento simile per pulire polvere e sporco annidati soprattutto intorno allo schermo. Così facendo, però, rischiamo di distruggere il nostro telefono (o il tablet). Punte acuminate rovinano infatti le guarnizioni dei dispositivi permettendo a sporco, liquidi e polvere di penetrare all’interno.
Quando è estate la maggior parte delle persone ha la cattiva abitudine di usare smartphone o tablet vicino all’acqua. Alcuni, ed è peggio, utilizza il proprio cellulare mentre si sta facendo il bagno al mare o in piscina. Errore da non fare assolutamente. È vero che molti dispositivi sono “water resistant” (resistenti all’acqua), ma è ancora più vero che non sono “waterproof”, completamente impermeabili. Tra l’altro, questa “resistenza” a gocce e schizzi infatti è vera solo in parte e non vale per sempre, anzi diminuisce con il tempo. I test che vengono effettuati per ottenere le certificazioni poi si riferiscono all’acqua pura: Samsung avverte di non esporre “il dispositivo ad acqua impura o altri liquidi come acqua salata e acqua della piscina”.
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