New York, 15 dicembre 2025 – La Cboe Global Markets ha dato il via libera ai primi fondi basati su XRP, segnando un passo importante nel mondo degli investimenti in criptovalute negli Stati Uniti. La decisione, arrivata ieri sera, segue settimane di grande interesse: quattro Exchange Traded Funds (ETF) legati a XRP hanno raccolto quasi 950 milioni di dollari in afflussi. Un segnale chiaro della crescente attenzione da parte degli investitori istituzionali verso questa asset class, ancora giovane ma in forte crescita.
Cboe apre la porta agli ETF su XRP: cosa cambia
L’attesa è finita. A confermare la novità, poco prima delle 18 ora locale, è stata una nota ufficiale della Cboe, uno dei maggiori operatori di borsa al mondo. La società ha annunciato che “le verifiche normative sono state concluse” e che i fondi saranno quotati da domani sul listino principale. Un passaggio che molti esperti considerano “decisivo” per dare più peso al comparto cripto nel panorama degli investitori tradizionali.
Il percorso non è stato semplice. I documenti erano fermi alla Securities and Exchange Commission (SEC) dallo scorso mese. Solo dopo diversi incontri tecnici e l’esame dei protocolli anti-riciclaggio è arrivato il via libera definitivo. “Abbiamo lavorato fianco a fianco con le autorità federali per assicurare trasparenza e protezione agli investitori”, ha raccontato al telefono Michael Goldstein, portavoce della Cboe.
Quasi un miliardo investito nei fondi XRP
Nel frattempo, sul mercato si sono visti flussi significativi verso i nuovi prodotti. Dati di Bloomberg, confermati da CoinShares, mostrano come negli ultimi 30 giorni i quattro fondi basati su XRP abbiano attirato circa 950 milioni di dollari in sottoscrizioni. Un boom inatteso: “Non avevamo mai visto un interesse così forte in così poco tempo per strumenti legati a XRP”, ha ammesso ieri sera un trader dalla Fifth Avenue specializzato in valute digitali.
Questo fenomeno si inserisce in una più ampia apertura dei mercati americani verso i prodotti cripto. Solo a gennaio scorso la SEC aveva autorizzato i primi ETF su Bitcoin spot. Ora, con l’ingresso degli ETF su XRP nel listino Cboe, il settore guadagna terreno nonostante restino questioni aperte sul fronte regolatorio e possibili oscillazioni normative.
I mercati rispondono: il prezzo di XRP vola
La notizia ha scosso subito i mercati. All’apertura, il prezzo di XRP è schizzato del 7%, toccando quota 0,89 dollari secondo CoinMarketCap. Anche i volumi sulle piattaforme di trading sono raddoppiati rispetto alla media degli ultimi tre mesi. I vertici di Ripple Labs – la società dietro la criptovaluta – si dicono “molto soddisfatti”. Monica Long, presidente del gruppo, commenta: “Questo risultato dimostra la fiducia crescente degli investitori istituzionali”.
Sul fronte regolatorio però l’atteggiamento resta prudente. La SEC fa sapere che “segue con attenzione l’evoluzione di questi strumenti e valuta i rischi per il mercato”. Nessun allarme per ora, ma nessuna distrazione: “Gli standard sugli ETF cripto non sono ancora definitivi”, spiegano fonti vicine alla commissione federale.
Tra opportunità e avvertimenti
L’avvio degli ETF su XRP sarà anche un banco di prova per gli investitori al dettaglio. Molti consulenti però lanciano un messaggio chiaro: “Si tratta comunque di prodotti molto volatili e con dinamiche complesse”, avverte Janet Cho, responsabile investimenti in una grande banca newyorkese. Insomma, conviene muoversi con cautela soprattutto se non si ha esperienza con le valute digitali.
Restano poi alcuni nodi sul futuro delle regole americane riguardo alle criptovalute diverse da Bitcoin ed Ethereum. Ma intanto gli operatori sembrano guardare avanti. I numeri premiano la scelta della Cboe e confermano l’interesse verso gli asset digitali: ora tutti attendono le prossime mosse delle autorità e come reagiranno gli investitori nei mesi a venire.