Dall’IA ai droni: la guerra tra Flock e Axon per il controllo della polizia del futuro

AI e polizia

Negli USA l'intelligenza artificiale in aiuto della Polizia-cryptohack.it

Franco Vallesi

11 Settembre 2025

Atlanta, 2025. In una sala senza finestre del dipartimento di polizia di Dunwoody, un tenente preme un pulsante: un drone silenzioso decolla dal tetto e vola verso un centro commerciale. Inizia così il futuro della sorveglianza urbana, già realtà per migliaia di città americane.

Alla guida di questa trasformazione c’è Flock Safety, startup valutata 7,5 miliardi di dollari, con oltre 80.000 telecamere installate su strade, parcheggi e palazzi in tutti gli Stati Uniti. Fondata ad Atlanta nel 2017, Flock si è posta un obiettivo ambizioso: eliminare il crimine grazie a una rete capillare di dispositivi di sorveglianza potenziati dall’intelligenza artificiale.

Secondo il ceo Garrett Langley, “in meno di dieci anni, crimini e reati minori diventeranno l’eccezione, non la norma”. Una visione ambiziosa, forse utopistica, che però sta già prendendo forma.

Telecamere, IA e droni: la sorveglianza del futuro è già iniziata

Ogni dispositivo Flock legge targhe, marca e danni visibili delle auto, monitora spostamenti, e consente ricerche incrociate su scala nazionale. Secondo l’azienda, queste tecnologie hanno già aiutato a risolvere oltre un milione di crimini.

Ad agosto 2025 inizieranno i test su una nuova linea di droni autonomi “made in America”, prodotti a nord di Atlanta in uno stabilimento da 10 milioni di dollari. Sono pensati per sostituire i droni cinesi DJI, sempre più limitati da normative statali come quella recentemente approvata in Florida, che ne vieta l’uso alle forze dell’ordine.

Controllati da browser come se fossero un videogioco—grazie a ex sviluppatori della serie Overwatch—i droni di Flock possono sorvegliare a distanza interi quartieri, riconoscere persone tramite dettagli fisici e tracciare veicoli sospetti in tempo reale.

Basta crimine
Dai droni alle telecamere con rilevamento facciale. Come la tecnologia rende più sicure le strade americane-cryptohack.it

Il dipartimento di polizia di Dunwoody, per esempio, utilizza 105 telecamere, lettori di targhe, rilevatori di spari e droni, gestiti da un’unica piattaforma centrale. Il costo? Circa 500.000 dollari l’anno.

Il successo economico è innegabile: con 300 milioni di dollari di vendite stimate nel 2024 e una crescita annua del 70%, Flock è entrata nella Forbes Cloud 100 e punta a diventare un’azienda da 100 miliardi di dollari. Tra i clienti non ci sono solo 5.000 forze dell’ordine in 49 stati, ma anche aziende come FedEx, Lowe’s, grandi centri commerciali, scuole e comunità religiose.

Ma la visione di Langley—una società dove tutti si sentono al sicuro sotto “l’occhio benevolo” della tecnologia—non piace a tutti. Il gruppo DeFlock, guidato da Will Freeman, accusa l’azienda di costruire “una rete di sorveglianza che viola il Quarto Emendamento”. Il movimento ha già mappato 29.000 telecamere sul territorio, due terzi delle quali appartenenti a Flock.

Alcuni cittadini hanno persino vandalizzato dispositivi o minacciato gli installatori. Per questo, Flock ha rimosso loghi dagli edifici e dai veicoli aziendali. Langley definisce questi atti “terrorismo” e promette di non fermarsi: “Quando costruisci qualcosa che cambia il mondo, è normale che qualcuno si arrabbi”.

La guerra con Axon e il futuro dei dati pubblici

Oltre agli attivisti, Flock ora ha anche un potente avversario: Axon, colosso della tecnologia per la polizia e produttore del Taser. Dopo una partnership iniziale, il ceo Rick Smith ha rotto i rapporti, accusando Flock di prezzi gonfiati e politiche aggressive. Axon ha quindi lanciato le sue telecamere concorrenti, iniziando proprio con Atlanta, città simbolo di Flock.

Langley non ha dubbi: “Li elimineremo. Abbiamo un prodotto migliore a un prezzo migliore”.

Nel frattempo, Flock deve affrontare anche indagini legali. In Illinois, lo stato indaga sull’uso dei feed da parte della polizia per temi legati ad aborto e immigrazione, violando le normative locali. In Texas, Austin ha rifiutato di rinnovare il contratto. In Missouri, un commissario ha smontato una telecamera ritenuta illegale, ed è stato incriminato.

Langley ammette errori, ma resta convinto che “aspettare 12 mesi per un permesso mentre si rischia di non fermare un crimine è assurdo”.

Nova, il progetto più ambizioso: unire tutti i dati pubblici in un solo motore di ricerca

Il prossimo passo è ancora più controverso. Nova, nato dall’acquisizione della startup Lucidus, sarà una piattaforma in grado di combinare registri delle forze dell’ordine, dati immobiliari, creditizi, occupazionali e perfino numeri di previdenza sociale in un unico sistema.

Secondo Flock, questo strumento renderà l’identificazione dei sospetti più veloce ed efficace. Ma per Jay Stanley, dell’ACLU, “è un modo per aggirare le leggi sulla privacy”. Langley ribatte che sarà “uno strumento trasparente, indispensabile per la sicurezza pubblica”.

Nel futuro secondo Flock, ogni città americana sarà tracciata in tempo reale. Ogni veicolo, ogni volto, ogni abbonamento. Per Langley, questo significherà “vivere più sicuri, più sereni, più liberi”. Per altri, sarà l’inizio di un sistema di controllo senza precedenti. Ma una cosa è certa: la sorveglianza del futuro è già tra noi. E sta decollando—letteralmente.

Change privacy settings
×