Nonostante il mercato più competitivo, ci sono ancora opportunità reali per chi vuole guadagnare attraverso i migliori protocolli in attesa di lanciare il proprio token.
I vecchi tempi dell’airdrop facile sono finiti, ma nel 2025 esistono ancora progetti promettenti che ricompensano davvero gli utenti attivi.
Negli ultimi anni l’universo crypto ha vissuto una vera e propria rivoluzione nel modo in cui progetti e protocolli premiano la community. Se un tempo bastava un clic o un’interazione per ricevere un airdrop da migliaia di dollari, oggi la situazione è molto diversa. Il modello è diventato selettivo, strategico, quasi professionale.
L’airdrop farming non è morto, ma è profondamente cambiato. Serve capitale, metodo e soprattutto attenzione a non sprecare risorse su progetti poco trasparenti. In un contesto dove ormai anche le chain L2 di Ethereum premiano con “noccioline”, come accaduto con il recente airdrop di Linea ($LINEA), la parola d’ordine è selezione.
Nel 2025 ci sono ancora protocolli senza token che, con ogni probabilità, ne lanceranno uno nei prossimi mesi. Chi si posiziona ora, può accedere a premi interessanti, magari sfruttando piattaforme come Pendle Finance per potenziare il farming.
Vediamo tre ecosistemi da tenere d’occhio per chi vuole restare un passo avanti nel mondo DeFi.
Cap Money: stablecoin ad alto rendimento e airdrop già avviato
Uno dei protocolli più interessanti del momento è Cap Money, costruito su Ethereum e fondato su una logica completamente nuova. L’emissione della cUSD, una “stablecoin di tipo 3”, si basa su un sistema in cui operatori esterni gestiscono la liquidità per generare un rendimento. Se le strategie superano un rendimento target, gli operatori tengono una parte del guadagno e il resto va agli utenti.
Il rendimento stimato attuale è del 10,8% annuo semplicemente detenendo cUSD nel wallet. Ma l’aspetto più interessante è che il protocollo premia gli utenti con “punti Caps”, utilizzabili per ottenere token nel futuro airdrop.

Per chi vuole aumentare l’esposizione, è possibile depositare cUSD nel pool su Pendle, con scadenza 29 gennaio 2026, ottenendo punti Caps moltiplicati per 20X. In questo caso si rinuncia allo yield, ma si accumulano più punti, aumentando le chance di ottenere una fetta più consistente dell’airdrop.
Cap Money ha già ricevuto $11 milioni in fondi da investitori istituzionali come Franklin Templeton, ed è in fase di forte espansione. Chi entra ora si trova in una fase early con competizione ancora limitata.
USD.AI: la stablecoin nativa per l’intelligenza artificiale
Altro progetto da osservare con attenzione è USDai, una stablecoin sintetica lanciata da un protocollo che punta a unire DeFi e intelligenza artificiale. A differenza di altre monete stabili, USDai è garantita da asset reali del settore AI, come GPU e nodi computazionali, tokenizzati attraverso il framework CALIBER.
Gli utenti possono mintare USDai da altre stablecoin come USDC, con la possibilità di fare staking e ricevere sUSDai, una versione più “passiva” che però rende l’11,6% annuo.
Come per Cap Money, anche USDai premia gli early user con punti airdrop chiamati “Allo”, guadagnabili con:
holding diretto di USDai,
staking di sUSDai (30 giorni di lock),
o depositi in pool su Pendle Finance.
Attenzione: il protocollo ha raggiunto la cap massima per i depositi. Per partecipare bisogna monitorare il profilo ufficiale su X (ex Twitter) per l’apertura di nuove finestre.
Una volta accumulati i punti Allo, sarà possibile riscattarli in un airdrop o acquistare token in fase ICO, in base alle quote maturate.
Nel frattempo, depositando sUSDai nei pool Pendle, si continuano ad accumulare punti in modo passivo. È una strategia consigliata per non perdere momentum, in attesa che venga riaperto il minting.
Hyperliquid e l’ecosistema HyperEVM: il ritorno del token $HYPE
Ultima, ma non meno importante, è Hyperliquid, che ha già lanciato un primo airdrop di successo con il token $HYPE. Nel 2025 è atteso un secondo round, rivolto probabilmente agli utenti attivi sull’HyperEVM, la chain smart contract dell’ecosistema.
Chi vuole ottimizzare le chance deve:
interagire con i protocolli nativi HyperEVM,
utilizzare piattaforme ancora senza token come Felix, Kinetiq, Hyperlend, Liminal, Hybra,
effettuare bridge nativi con Unit, passando fondi da Ethereum, Bitcoin o Solana verso Hyperliquid.
Unit è uno dei protocolli fondamentali da presidiare: ogni operazione di bridge potrebbe essere tracciata come “user engagement” valido per futuri snapshot. Il bridge si effettua inviando fondi all’indirizzo generato in fase di selezione, rispettando i requisiti minimi (es. 0,05 ETH).
Chi si muove ora su HyperEVM ha la possibilità concreta di ottenere ricompense multiple, sia dai protocolli singoli che dal potenziale secondo round di $HYPE.
Nel 2025 il mondo degli airdrop non è morto, si è solo evoluto. Serve più capitale, pazienza e una strategia mirata. Ma per chi saprà leggere il mercato e posizionarsi per tempo, le ricompense potrebbero ancora essere molto interessanti. L’airdrop farming non è più per tutti, ma chi resta sul pezzo potrebbe trasformarlo ancora in un canale redditizio e sostenibile.