Crollo in Borsa per la miniera di criptovalute del figlio di Trump: -50% in 26 minuti

Eric Trump: why volatility in Bitcoin and crypto doesn't faze me

Eric Trump: why volatility in Bitcoin and crypto doesn't faze me

Marco Viscomi

4 Dicembre 2025

Il crollo di American Bitcoin e la volatilità delle criptovalute mettono sotto pressione gli investimenti della famiglia Trump, tra incertezze di mercato e strategie politiche

 

Roma, 4 dicembre 2025 – Il mercato delle criptovalute continua a vivere una fase di estrema volatilità, accentuata dalle vicende legate agli investimenti della famiglia Trump nel settore. In particolare, la società American Bitcoin, fondata da Eric Trump, terzogenito dell’attuale presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha subito un tracollo significativo a Wall Street, evidenziando le difficoltà che ormai caratterizzano i progetti legati alle valute digitali nel contesto economico attuale.

Il crollo di American Bitcoin e il ruolo di Eric Trump

Nella giornata di lunedì, American Bitcoin ha perso oltre il 50% del suo valore nel corso di appena 26 minuti, un tonfo che ha lasciato molti investitori senza risposte certe sulle cause. Il figlio del presidente ha attribuito questo improvviso crollo alla scadenza degli accordi di lock-up, quei patti che obbligano gli azionisti di rilievo a non vendere le proprie azioni per un determinato periodo. Eric Trump ha prontamente rassicurato il mercato dichiarando: «Non vendo, resto impegnato al 100% a guidare l’industria delle criptovalute». Tuttavia, queste parole non sono bastate a invertire la rotta: il titolo ha chiuso la seduta con un calo del 39%, aggravando un declino complessivo che ha toccato il 76% dal picco registrato a settembre.

Il settore delle criptovalute, noto per la sua natura altamente speculativa e i repentini cambiamenti di valore, ha visto un’accelerazione delle oscillazioni da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca, nel gennaio 2025, dopo un primo mandato dal 2017 al 2021. Pur avendo annunciato in campagna elettorale l’intenzione di fare degli Stati Uniti il centro globale del mercato crypto, la realtà degli ultimi mesi è stata segnata da un crescente scetticismo degli investitori.

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Le iniziative di Donald Trump e le conseguenze sul mercato crypto

Durante il suo ritorno alla presidenza, Donald Trump ha promosso diverse misure a sostegno delle criptovalute, come l’istituzione di una riserva strategica di valute digitali e la nomina di un «crypto czar» per coordinare le politiche di settore. Queste iniziative avevano alimentato speranze e investimenti, anche da parte della famiglia Trump, che aveva avviato numerosi progetti legati al mondo crypto.

Tuttavia, a partire dall’autunno 2025, l’umore degli investitori è mutato drasticamente. La crescente cautela, accompagnata dalla decisione di realizzare i profitti dopo dodici mesi di crescita, ha portato a un’ondata di vendite massicce di Bitcoin e altre criptovalute. Tra le aziende colpite, spiccano quelle strettamente legate ai Trump: il token World Liberty Financial (Wlfi) ha perso il 30% del valore, mentre la società Alt5 Sigma, creata per accumulare Wlfi, ha subito un crollo dell’80%.

Pessima sorte è toccata anche alle cosiddette meme-coin emesse da Donald e Melania Trump poco prima del primo mandato presidenziale. Le criptovalute denominate $Trump e $Melania hanno bruciato rispettivamente il 90% e il 99% del loro valore, causando perdite miliardarie agli investitori attratti dalle valute “presidenziali”.

Nonostante il cosiddetto “cripto-inverno” abbia ridotto drasticamente i guadagni della famiglia Trump, i conti restano comunque sostanziosi: secondo le stime di Reuters, nei primi sei mesi del 2025 i Trump hanno incassato oltre 800 milioni di dollari dalla vendita dei token Wlfi, $Trump e $Melania.

Il contesto politico e finanziario di Donald e Eric Trump

Donald Trump, rieletto presidente nel 2024 e in carica dal 20 gennaio 2025 con il vicepresidente J.D. Vance, continua a essere una figura centrale nella politica e nell’economia americana. Dopo un primo mandato controverso, segnato da politiche protezionistiche e isolazioniste e da due impeachment, il magnate di origini tedesche e scozzesi ha riconquistato la Casa Bianca sconfiggendo la democratica Kamala Harris, diventando il secondo presidente nella storia USA a ottenere due mandati non consecutivi.

Il figlio Eric Trump, classe 1984, è vicepresidente esecutivo della Trump Organization, l’azienda di famiglia che gestisce insieme al fratello Donald Trump Jr. Con una formazione in finanza e management presso la Georgetown University, Eric è stato protagonista di iniziative imprenditoriali e mediatiche, ma anche di controversie, come il suo impegno nel tentativo di ribaltare l’esito delle elezioni del 2020 seguendo la linea paterna.

La recente crisi di American Bitcoin rappresenta un ulteriore tassello nelle sfide che la famiglia Trump deve affrontare nel legare la propria immagine e i propri affari al volatile mondo delle criptovalute, in un momento storico in cui l’intero settore sta attraversando una fase di forte revisione e incertezza.

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