Crescita dei casinò di criptovalute online: risparmi a rischio col gioco d’azzardo

Crescita dei casinò criptovalute online: rischio gioco d’azzardo in incognito e risparmi a rischio

Crescita dei casinò criptovalute online: rischio gioco d’azzardo in incognito e risparmi a rischio

Redazione

16 Novembre 2025

Roma, 16 novembre 2025 – L’industria del gioco d’azzardo in Italia continua a evolversi rapidamente, spinta dalla crescente diffusione delle piattaforme online e dall’adozione delle criptovalute come metodo di pagamento. Secondo gli ultimi dati Eurispes aggiornati al 2024, il volume totale delle giocate ha superato i 157 miliardi di euro, registrando un aumento del 6,5% rispetto all’anno precedente. Di questi, oltre 92 miliardi sono stati giocati attraverso canali digitali, che oggi rappresentano il 58,5% del mercato complessivo. È significativo il dato demografico: oltre la metà degli account attivi sul gioco online appartiene a persone tra i 18 e i 34 anni, una fascia particolarmente attratta dai casinò in criptovalute.

Il fenomeno dei casinò di criptovalute e le criticità legali

Il ricorso alle piattaforme di gioco d’azzardo non autorizzate sta crescendo, grazie all’appeal dell’anonimato garantito da questi siti, alla mancanza di obbligo di verifica dell’identità e a promozioni con bonus molto aggressivi. Un consulente informatico forense ha spiegato che molti di questi casinò operano con domini esteri (.com, .net, .io) e sono facilmente accessibili tramite VPN, strumenti che mascherano l’indirizzo IP reale degli utenti. Il meccanismo di gioco si basa su wallet digitali temporanei: i fondi in valuta reale vengono convertiti in criptovalute e accreditati su portafogli interni, che possono essere distrutti dopo l’uso per evitare tracce. Questa pratica, pur innovativa, è spesso sfruttata per attività illecite, complicando la tracciabilità delle transazioni.

Un’inchiesta recente ha evidenziato come alcuni siti senza licenza, come Casinowinbig e altri affiliati al gruppo Delasport, noto per operare tramite società fittizie con sede a Curaçao e Malta, utilizzino strategie di fidelizzazione aggressive anche con giocatori vulnerabili. Delasport, di proprietà dell’imprenditore israeliano Avi Shemesh e con sede a Sofia, Bulgaria, è tra i principali attori del settore, insieme a Stake, piattaforma pioniera nell’adozione delle criptovalute nel gioco.

Stake e l’ingresso nel mercato legale italiano

Nel 2025, Stake ha ufficialmente avviato la sua attività nel mercato regolamentato italiano attraverso l’acquisizione di Baldo Line S.r.l., titolare della concessione per operare con legalità sul territorio nazionale tramite il sito Idealbet.it. La strategia pubblicitaria di Stake si basa fortemente sulla presenza nei social media e sulle sponsorizzazioni di eventi e streamer. Dopo la restrizione imposta da Twitch nel 2022 sui link a siti di gioco non autorizzati, molti influencer sono migrati verso la piattaforma Kick, controllata dalla società Easygo Entertainment, dove Stake detiene una quota di maggioranza tramite i suoi fondatori, Bijan Tehrani ed Ed Craven.

Il quadro normativo italiano, invece, vieta la pubblicità del gioco d’azzardo secondo il Decreto Dignità del 2018, ma il proliferare delle piattaforme online e la loro presenza sui social media rappresentano una sfida continua per le autorità di controllo.

Cripto-attività e rischio di riciclaggio nel gioco d’azzardo

Il più recente rapporto UIF (Unità di Informazione Finanziaria) di luglio 2025 sottolinea la complessità del settore delle cripto-attività, evidenziando come l’eterogeneità tecnologica e normativa renda difficile la prevenzione di fenomeni di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. La diffusione dei wallet digitali temporanei e la mancanza di tracciabilità delle transazioni online amplificano i rischi e richiedono un potenziamento della cooperazione europea e di strumenti di controllo adeguati.

Il mercato italiano del gioco d’azzardo, in particolare quello online e in criptovalute, si trova dunque a un bivio tra regolamentazione, tutela dei consumatori e contrasto a fenomeni illegali, con un’attenzione crescente verso i più giovani, esposti a messaggi promozionali sempre più sofisticati e invadenti.

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