Comprare un PC nuovo può diventare un errore: il dettaglio che tutti trascurano e che rovina le prestazioni

Comprare un PC nuovo può diventare un errore: il dettaglio che tutti trascurano e che rovina le prestazioni - cryptohack.it

Lorenzo Fogli

21 Settembre 2025

Molti utenti si pentono già al primo avvio del loro computer appena acquistato: la scelta della RAM è il punto critico che può determinare la durata e la velocità del dispositivo.

Settembre è da sempre uno dei mesi in cui cresce il numero di acquisti di PC nuovi, complici il ritorno al lavoro e l’inizio delle scuole e delle università. Molti decidono di sostituire il vecchio computer con un modello più recente, sperando che l’investimento li accompagni per diversi anni. Eppure, proprio al momento dell’acquisto, è facile commettere un errore che sembra conveniente sul momento, ma che nel tempo si trasforma in una trappola.

La memoria RAM, il vero punto debole che molti sottovalutano

Il compromesso più frequente riguarda la memoria RAM, componente cruciale per le prestazioni del computer. Spesso i modelli in offerta, soprattutto nella fascia media, vengono proposti con 8 GB di RAM: un quantitativo che può sembrare sufficiente, ma che già oggi risulta limitante per molte attività.

La RAM ha un ruolo fondamentale: gestisce in tempo reale ciò che appare sullo schermo e determina la rapidità con cui i programmi si aprono e funzionano. Quando la memoria disponibile non basta, il sistema operativo cerca di compensare appoggiandosi agli SSD, che però non sono progettati per garantire la stessa velocità. Questo si traduce in rallentamenti, caricamenti più lunghi e in generale un’esperienza d’uso meno fluida. Per evitare di trovarsi con un PC già “vecchio” dopo pochi mesi, è consigliabile puntare a modelli con almeno 16 GB di RAM. In alternativa, è importante verificare che il computer acquistato permetta l’upgrade della memoria, cioè la possibilità di sostituire o aggiungere moduli RAM in futuro. Un dettaglio spesso trascurato, ma che può fare la differenza tra un dispositivo che resta performante per anni e uno che costringe a un nuovo acquisto in breve tempo.

Quale taglio di RAM scegliere in base all’uso del PC

Non tutti hanno le stesse esigenze. In alcuni casi, 8 GB di RAM possono bastare: per chi utilizza il computer come uno smartphone potenziato, quindi per navigare, guardare contenuti in streaming o gestire documenti leggeri, non ci saranno particolari problemi. La situazione cambia radicalmente se il PC viene usato per giocare, lavorare con software di grafica, montaggio video o programmi complessi. In questi scenari, 8 GB diventano presto insufficienti e portano a rallentamenti frustranti. Con 16 GB di RAM si ottiene invece un equilibrio che consente di affrontare attività più impegnative, garantendo una fluidità generale che prolunga la vita utile del computer. Chi vuole fare un acquisto davvero lungimirante deve quindi valutare non solo il prezzo, ma anche la possibilità di espansione futura. Alcuni modelli saldano i chip di memoria direttamente sulla scheda madre, impedendo qualsiasi aggiornamento. In questi casi, scegliere un taglio basso di RAM significa accettare fin da subito prestazioni limitate e una vita più breve del dispositivo. La regola è chiara: non risparmiare sulla RAM. Spendere qualcosa in più all’inizio può evitare di dover sostituire il PC prematuramente, trasformando l’acquisto in un investimento sicuro.

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