Come Masterizzare DVD Oltre i 4.7 GB: Guida Facile e Veloce per Espandere lo Spazio

Giulio Righi

21 Dicembre 2025

Milano, 21 dicembre 2025 – Nel tardo pomeriggio, proprio mentre la città si accendeva con le luci natalizie, un amico di lunga data ha suonato alla porta. Senza troppi giri di parole, ha chiesto un favore semplice ma raro al giorno d’oggi: preparare un DVD carico di dati, con ogni tipo di file e ricordi digitali.

Il DVD torna in scena nell’era del cloud

Siamo nel 2025, quando tutto sembra ormai migrato tra le nuvole del cloud o custodito su dischi SSD ultraveloci. Eppure, c’è chi – forse per nostalgia o per un bisogno concreto – preferisce ancora avere qualcosa di fisico. Marco Rossi (nome di fantasia per tutelare la privacy) lo ha detto quasi ridendo: “Lo so che suona strano, ma mi serve davvero”. Era una serata come tante in zona Città Studi.

La spiegazione è semplice: i dati da copiare sono tanti e diversi. Alcune foto di famiglia, un paio di video delle ultime vacanze al mare, vari documenti personali. “Non mi fido a lasciarli solo sul computer,” ha ammesso Marco, “voglio avere una copia da mettere via nel cassetto”.

Masterizzare un DVD: vecchie abitudini che tornano

Una richiesta del genere non capita più spesso. Sono rimaste poche case con un masterizzatore DVD funzionante. Nel salotto, davanti al portatile – uno dei pochi ancora con l’unità ottica – la preparazione richiede cura. “Non è mica come prima, quando ci si metteva i film,” ha scherzato Marco osservando il lavoro.

Si segue il solito schema: inserire il disco vergine, scegliere i file (tra PDF, immagini JPEG, video MP4), premere ‘masterizza’. E intanto le ventole del laptop si fanno sentire come in una piccola sala server. A quel punto si capisce quanto siano cambiate le nostre abitudini digitali. Eppure tutto fila liscio. In circa venti minuti il disco è pronto.

Perché tenere vivo il DVD? Tra sicurezza e praticità

Secondo dati dell’Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico (AICA), la vendita di supporti ottici in Italia è calata del 90% rispetto al 2015. “Ma ci sono situazioni dove il DVD resta una scelta pratica,” spiega Massimo Baldini, esperto di sicurezza digitale.

Un disco fisico non può essere attaccato dagli hacker da lontano – almeno non così facilmente come i dispositivi collegati a internet. Inoltre, se il computer si rompe all’improvviso o viene rubato lo smartphone, i dati salvati su DVD restano accessibili.

Marco ha sottolineato questo aspetto: “Non voglio rischiare di perdere tutto per un aggiornamento andato male o una svista”. Ha raccontato l’episodio capitato a suo cugino, a cui era sparita una cartella dal cloud per errore. “Con il DVD sto più tranquillo,” ha concluso.

Il peso dei ricordi digitali

C’è anche un lato più personale: mettere le foto di famiglia o i video delle vacanze in un oggetto tangibile, qualcosa da tenere e custodire davvero. Forse è una risposta alla vita sempre più smaterializzata o solo un modo per essere prudenti.

La richiesta del DVD diventa così un piccolo gesto concreto contro l’obsolescenza programmata e la volatilità dei servizi online. Un disco resta nel cassetto anni senza bisogno di aggiornamenti o abbonamenti.

Limiti tecnici e la nostalgia della semplicità

Ci sono però dei limiti da considerare. La capacità ridotta dei DVD standard (4,7 GB) costringe spesso a scegliere quali file salvare davvero. E poi c’è il rischio che fra qualche anno trovare un lettore funzionante sarà quasi impossibile. “So che tra dieci anni magari sarà difficile leggerlo,” ammette Marco, “ma intanto i miei dati sono al sicuro”.

La scena finisce con la consegna del disco: niente cerimonie speciali, solo una stretta di mano e qualche battuta sul fatto che un tempo era tutto più semplice. In un mondo dove tutto corre veloce, preparare un DVD sembra quasi fuori moda. Eppure – questa storia tra amici e piccoli gesti quotidiani lo dimostra – certe vecchie abitudini sanno ancora tornare utili.

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