Coinbase ritorna in India: registrazione FIU ottenuta e integrazione della rupia prevista per il 2026

Corrado Pedemonti

8 Dicembre 2025

Mumbai, 8 dicembre 2025 – Dopo quasi due anni di stop forzato, Coinbase torna finalmente in India. La più grande piattaforma statunitense per lo scambio di criptovalute ha annunciato oggi la riapertura del servizio nel subcontinente asiatico. La società, fondata da Brian Armstrong, ha confermato di essersi registrata presso la Financial Intelligence Unit (FIU), l’ente che controlla le operazioni finanziarie per prevenire il riciclaggio. E ha anticipato un’altra novità: dal 2026 sarà possibile usare la rupia indiana direttamente nei suoi sistemi di pagamento. Una scelta che arriva in un momento delicato, con il settore ancora stretto tra norme fiscali rigide e diffidenza da parte delle istituzioni.

Coinbase ottiene il via libera dalla FIU

L’annuncio è arrivato stamattina, ora locale. “Abbiamo ottenuto la registrazione presso la FIU-IND e riapriamo i nostri servizi per gli utenti indiani”, ha scritto Devraj Varadhan, responsabile Asia-Pacifico di Coinbase, sul blog aziendale. Il via libera della Financial Intelligence Unit permette ora alla piattaforma di operare legalmente in India dopo la sospensione dell’aprile 2023. In quel periodo, diverse società straniere erano state costrette a chiudere o sospendere l’attività per una direttiva governativa che imponeva una registrazione obbligatoria contro il riciclaggio.

Secondo fonti vicine alla vicenda, negli ultimi mesi sono stati intensificati i colloqui tra il team legale di Coinbase e le autorità indiane. Un percorso non semplice, rallentato dal quadro normativo – giudicato “ancora troppo severo” dagli operatori – e dalla crescente pressione fiscale.

Un mercato che vale molto

L’India è uno dei paesi dove le criptovalute crescono più rapidamente. Secondo Chainalysis, gli utenti attivi su piattaforme crypto superano i 25 milioni, con un volume di scambi annuo vicino ai 120 miliardi di dollari. Ma nonostante questi numeri importanti, l’ambiente resta complicato. Dal 2022 infatti è in vigore una tassa del 30% sui profitti e dell’1% su ogni transazione (“TDS”, tax deducted at source). Molti operatori hanno segnalato un calo netto delle attività. Alcuni sono usciti dal mercato; altri hanno ridotto la loro presenza.

Una fonte interna alla Reserve Bank of India ha spiegato ad alanews.it: “Il quadro fiscale non è cambiato e continua a essere un freno”. Gli esperti concordano: senza una revisione delle regole sarà difficile dare nuova spinta al settore.

La rupia arriva nel 2026

La vera novità è l’integrazione della rupia indiana tra le valute fiat supportate da Coinbase. L’azienda punta a permettere l’acquisto diretto di criptovalute tramite conti bancari locali e UPI (Unified Payments Interface) entro metà 2026. Finora gli utenti erano costretti a passare da circuiti esteri o metodi indiretti.

“Stiamo collaborando con partner locali per mettere a punto un’infrastruttura solida”, ha detto Varadhan. Non c’è ancora una data precisa per il lancio ufficiale in rupie, ma i test partiranno già nei prossimi mesi.

Le regole fiscali restano un problema

Nonostante segnali positivi, restano molte incognite sul fronte fiscale. Diverse associazioni del settore lamentano la mancanza di chiarezza nelle linee guida e temono che gli investitori possano finire sotto controlli retroattivi o interpretazioni rigide delle norme. “Gli utenti indiani meritano trasparenza – ha detto Nischal Shetty, fondatore di WazirX – ma senza regole più chiare sarà dura crescere”.

Il governo Modi non blocca formalmente le piattaforme crypto registrate alla FIU, ma continua a sottolineare i rischi legati alla volatilità dei prezzi e al riciclaggio. La richiesta di un quadro stabile resta quindi sullo sfondo.

Coinbase torna in India: il futuro resta incerto

Il ritorno di Coinbase in India potrebbe ridare slancio agli investitori locali sulle criptovalute dopo mesi complicati per tutto il settore. Però tra ostacoli fiscali e pressioni normative la strada si preannuncia irta di sfide.

Per ora Coinbase punta su una ripresa graduale e sulla fiducia dei consumatori: “Vogliamo essere partner della crescita tecnologica indiana”, ha spiegato Varadhan. Nei prossimi mesi capiremo se questa scommessa potrà davvero rilanciare un mercato che molti giudicano ancora in “fase di attesa”.

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