Cina 2026: Yuan Digitale con Interessi sui Depositi, Rivoluzione Finanziaria in Arrivo

Cristina Manetti

30 Dicembre 2025

Pechino, 30 dicembre 2025 – Dal 2026, chiunque in Cina possieda yuan digitali in un wallet elettronico potrà finalmente vedere riconosciuti degli interessi, proprio come accade con un deposito bancario tradizionale. La notizia, ufficializzata ieri pomeriggio dalla Banca Popolare Cinese, segna un passo importante e molto atteso nel processo di digitalizzazione della valuta nazionale e nella strategia per rafforzare il peso dello yuan a livello globale.

Yuan digitale che frutta interessi: la svolta della banca centrale

Il governatore Pan Gongsheng ha spiegato che la misura entrerà in vigore con l’inizio del nuovo anno fiscale. «Dal primo gennaio 2026 – ha detto Pan durante una conferenza stampa a Pechino – chi detiene e-CNY nei propri wallet digitali riceverà un interesse calcolato su base mensile. L’idea è spingere l’uso dello yuan digitale nella vita di tutti i giorni e aumentare la fiducia anche tra chi risparmia». Un dettaglio da non sottovalutare: finora i possessori di yuan digitali non vedevano alcun rendimento, mentre il conto corrente bancario, seppure con tassi bassi, riconosceva qualche interesse.

La banca centrale ha precisato che il tasso d’interesse sarà “simile a quello applicato sui conti correnti normali” – oggi intorno allo 0,25% annuo – ma potrà cambiare “a seconda delle condizioni del mercato”. Insomma, un primo passo verso l’equiparazione tra denaro digitale, contante e depositi tradizionali.

Un cambio decisivo per il progetto e-CNY

Questa novità segna un’altra tappa importante per il progetto e-CNY, il digitale dello yuan nato come esperimento nel 2020 e oggi già usato in molte città come Shenzhen, Suzhou, Chengdu e Pechino. Il wallet digitale, scaricabile via app su smartphone, permette già pagamenti in negozio, online e tra privati. Ma la possibilità di maturare interessi potrebbe rivoluzionare il modo in cui famiglie e aziende cinesi gestiscono i loro soldi.

Come ha spiegato Li Bo, vicedirettore della Banca centrale: “Vogliamo offrire agli utenti uno strumento più flessibile e interessante anche per proteggere i risparmi”. Il wallet non sarà più solo un mezzo per pagamenti rapidi o trasferimenti tra persone. Potrà diventare anche una sorta di deposito alternativo.

La novità ha attirato l’attenzione degli osservatori internazionali. Fonti riportate dal “China Daily” raccontano che alcune banche cinesi stanno già pensando a come adeguare le loro offerte digitali per restare al passo con questo nuovo strumento pubblico.

Tra cittadini e banche: reazioni contrastanti

Ieri sera a Shanghai, alcuni utenti hanno raccontato alle tv locali le loro prime impressioni. «Uso lo yuan digitale per la spesa settimanale – spiega Zhang Wei, impiegato di 32 anni – ma sapere che posso guadagnare qualcosa sui soldi lasciati nel wallet mi fa venire voglia di tenerne di più lì». Li Fen, pensionata, commenta: «Per me è più importante la sicurezza che gli interessi. Però sono sicura che molti inizieranno a considerare anche questo».

Le banche commerciali guardano al cambiamento con una certa cautela. Secondo un’analisi del portale Caixin, temono uno “spostamento” dei risparmi più liquidi dai conti tradizionali verso i wallet pubblici digitali. Una fonte del settore confida: “C’è curiosità ma anche preoccupazione: rischiamo di perdere una parte dei depositi più facili da muovere”. La sfida resta trovare un equilibrio tra innovazione finanziaria e stabilità delle banche.

Il possibile impatto globale e le prospettive

Sullo sfondo c’è la sfida della competizione valutaria internazionale. Introdurre interessi sugli yuan digitali potrebbe accelerarne l’uso fuori dai confini cinesi — soprattutto nelle aree dove il renminbi è già usato negli scambi commerciali. Chen Long, analista del think tank Plenum, ipotizza: “Se va bene in Cina, altri Paesi potrebbero seguire questa strada nei prossimi anni”.

Secondo dati ufficiali della stessa People’s Bank of China, a settembre 2025 erano attivi oltre 420 milioni di wallet digitali nel Paese: un numero destinato a salire grazie al nuovo sistema remunerativo. Insomma, la Cina sembra intenzionata a far entrare lo yuan digitale sempre più nelle tasche dei cittadini — dagli acquisti nei negozi ai trasferimenti veloci tra amici fino ai risparmi veri.

Solo quando saranno accreditati i primi interessi nei wallet si potrà capire davvero l’effetto sul sistema finanziario cinese. Ma ormai è chiaro: dal 2026 lo yuan digitale non sarà solo moneta elettronica, ma anche fonte di rendimenti.

Change privacy settings
×