Chi è Zach Yadegari, il CEO 18enne che guadagna 1 milione al mese con Cal AI

Chi è Zach Yadegari

Il caso di Zach Yadegari che a 18 anni è milionario grazie alla sua startup-cryptohack.it

Franco Vallesi

11 Settembre 2025

C’è chi a 18 anni festeggia la maturità e chi invece guida un’azienda da milioni di dollari. È il caso di Zach Yadegari, giovane imprenditore che in pochissimo tempo è diventato CEO di una startup con 30 dipendenti e un fatturato da oltre 1 milione di euro al mese.

La sua storia non è solo un inno alla determinazione, ma anche un esempio di come la tecnologia e le intuizioni personali possano trasformarsi in business globali.

Le origini: da un campo estivo ai primi esperimenti

La vicenda di Zach inizia molto presto. A soli 7 anni, la madre decide di iscriverlo a un campo estivo di programmazione, trasformando quella che sembrava una semplice passione per i videogiochi in una strada costruttiva. È lì che impara le basi del codice, un seme che germoglierà rapidamente.

Negli anni successivi, Zach si dedica da autodidatta alla programmazione, sfruttando tutorial su YouTube e confrontandosi con altri giovani sviluppatori online. Non tutto fila liscio: i primi progetti non hanno successo, ma la perseveranza lo spinge a continuare.

Zach Yadegari
Fin dai primi anni Zach Yadegari ha iniziato ad intraprendere la sua carriera legata al mondo dell’informatica-cryptohack.it

Durante il liceo crea “Totally Science”, un sito web che permetteva agli studenti di giocare online anche aggirando i blocchi delle reti scolastiche. Un’idea discutibile ma ingegnosa, che gli frutta i primi 100 dollari grazie alla vendita del progetto a una società di giochi nel 2024. Piccolo guadagno, certo, ma un enorme stimolo: da quel momento capisce che può trasformare idee digitali in valore concreto.

L’intuizione vincente: nasce Cal AI

La svolta arriva da una necessità personale. Appassionatosi di palestra e alimentazione, Zach inizia a usare app per monitorare calorie e dieta. Ma nota subito i limiti: inserire manualmente gli alimenti era noioso e poco pratico.

Da qui l’idea: creare un’app che facesse tutto da sola. Insieme all’amico programmatore Henry Langmack e ad altri due collaboratori conosciuti online, Blake Anderson e Jake Castillo, sviluppa Cal AI, un’app che sfrutta l’intelligenza artificiale per riconoscere i cibi dalle foto e compilare in automatico il diario alimentare.

L’intuizione si rivela vincente. Dopo i primi test di mercato, il team intensifica lo sviluppo: Zach dedica oltre 40 ore settimanali al progetto, occupandosi di codice, nuove funzioni e design. In pochi mesi, l’app supera gli 8 milioni di download e inizia a generare numeri da capogiro: 1,4 milioni di dollari di fatturato lordo al mese.

Il successo non è privo di difficoltà. Cal AI ha spese altissime, soprattutto sul fronte marketing: oltre 700.000 dollari al mese vengono investiti in campagne pubblicitarie per consolidare la crescita e superare le diffidenze degli utenti. Dopo costi e stipendi, ai fondatori restano circa 100.000 dollari netti al mese, comunque un risultato straordinario per un ragazzo di appena 18 anni.

Ma ciò che colpisce non è solo il guadagno. Zach gestisce 30 dipendenti e avverte forte la responsabilità nei confronti delle famiglie che vivono grazie alla startup. Nonostante la giovane età, dimostra maturità imprenditoriale: “So che non è solo un’app — racconta — ci sono persone che dipendono da me e questo mi spinge a dare il massimo ogni giorno”.

Sui social mostra una vita agiata, ma dietro le foto di lusso c’è una routine fatta di studio universitario a Miami e ore infinite dedicate alla crescita dell’azienda.

Il futuro: consolidare e vendere

Zach non nasconde le sue ambizioni: vuole far crescere Cal AI ancora per qualche anno, per poi venderla e continuare la sua carriera da imprenditore tech. L’obiettivo non è quindi solo monetario, ma strategico: consolidare il brand, renderlo appetibile a grandi player del settore e trasformare l’esperienza in un trampolino verso nuove avventure.

Il percorso ricorda da vicino quello di altri giovani fondatori della Silicon Valley, capaci di partire da un’idea semplice per creare startup miliardarie. Solo che questa volta la storia non arriva da Palo Alto, ma da un ragazzo che a 18 anni si destreggia tra lezioni universitarie e riunioni aziendali.

La storia di Zach Yadegari è anche il simbolo di un cambiamento generazionale. Mentre i ragazzi di vent’anni fa sognavano carriere lineari e consolidate, oggi molti coetanei di Zach immaginano startup, app e intelligenza artificiale come orizzonti naturali.

Il suo percorso dimostra che curiosità, resilienza e voglia di imparare possono portare lontano, anche senza grandi capitali iniziali. Allo stesso tempo, evidenzia le contraddizioni del successo precoce: spese enormi, ritmi serrati, responsabilità pesanti.

Eppure, Zach sembra pronto ad affrontarle tutte. Con la stessa determinazione che a 7 anni lo spinse a scrivere le prime righe di codice.

A soli 18 anni, Zach Yadegari ha già scritto la prima pagina di una storia imprenditoriale fuori dal comune.

Che Cal AI venga venduta o continui a crescere, il suo nome resta già inciso tra quelli dei giovani che stanno riscrivendo le regole del business digitale. E il suo esempio mostra come talento e tecnologia, se coltivati, possano trasformare sogni adolescenziali in realtà milionarie.

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