Il chatbot europeo, ChatEurope, sta già riscontrando diversi problemi: ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo
Avvio in salita per ChatEurope, il chatbot finanziato dall’Unione Europea e progettato per offrire informazioni affidabili sulle tematiche europee. Nonostante l’obiettivo dichiarato di combattere la disinformazione fornendo contenuti giornalistici accurati, i primi test hanno evidenziato criticità significative in termini di precisione, aggiornamento e pertinenza delle risposte.
Sviluppato dall’azienda romena DRUID AI su un modello linguistico di Mistral (Francia) e integrato con strumenti di trascrizione di Deutsche Welle, ChatEurope è stato lanciato grazie alla collaborazione di quindici testate europee con il supporto diretto dell’UE. Il sistema dovrebbe attingere esclusivamente a fonti giornalistiche ufficiali dei partner coinvolti, tra cui dpa e AFP, ma le prime prove hanno restituito risultati deludenti: risposte fuori contesto od obsolete, lontane dalle attese dei promotori.
In Germania, ad esempio, interrogato sulla gestione dei lupi, il chatbot ha fornito analisi non pertinenti, ignorando i temi più attuali e urgenti. Sul conflitto russo-ucraino, invece, le risposte si sono rivelate datate, ferme a problematiche energetiche di fine 2024 come il transito del gas, senza offrire un quadro aggiornato sulla situazione bellica.
Un disallineamento evidente tra ambizioni e risultati reali. Nonostante le rassicurazioni sulla trasparenza, ChatEurope rischia al momento di alimentare confusione informativa piuttosto che contrastare la disinformazione, obiettivo alla base dell’intero progetto. Le criticità emerse richiederanno ora una revisione tecnica e redazionale approfondita, per poter rappresentare un’alternativa credibile agli strumenti di intelligenza artificiale generativa già presenti sul mercato.
Il progetto si inserisce in un contesto europeo segnato dalla crisi ucraina, che dal 2014 – e in particolare dall’invasione russa del 2022 – ha avuto ripercussioni economiche e sociali su tutto il continente. La Commissione Europea, in risposta, ha promosso misure di sostegno come il Quadro temporaneo di crisi, prorogato fino al 2025, per aiutare gli Stati membri a fronteggiare le conseguenze del conflitto.
Strumenti come ChatEurope, se funzionanti e aggiornati, restano cruciali per garantire una cittadinanza informata e consapevole in un contesto globale sempre più complesso.
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