Cellule e orientamento: svelato il meccanismo che decide il loro ruolo nel corpo umano

Salvatore Broggi

9 Dicembre 2025

Roma, 9 dicembre 2025 – Il corpo umano, dalla prima cellula fino all’organismo adulto, si costruisce seguendo un intreccio di segnali chimici e comunicazioni tra cellule che solo di recente la ricerca ha iniziato a mettere a fuoco. Oggi, grazie agli studi del gruppo del Centro di Biologia Molecolare Avanzata dell’Università La Sapienza, guidato da Paola Santini, emergono nuovi dettagli su come migliaia di miliardi di cellule riescano a “parlarsi” e a formare insieme ossa, muscoli e organi. Un meccanismo complesso che si sviluppa durante tutto il periodo embrionale e resta attivo, seppur in modo diverso, anche nell’adulto.

Il segreto sono i gradienti chimici

Alla base del processo di sviluppo ci sono i cosiddetti “gradienti chimici”: variazioni nella concentrazione di alcune molecole che guidano il destino delle cellule. «Immaginate una stanza dove un profumo è più intenso in un angolo e più debole nell’altro», spiega la professoressa Santini. «Le cellule percepiscono queste differenze e decidono cosa diventare: muscolari, nervose o della pelle». Così si costruisce la mappa del corpo, partendo da pochi segnali che via via si moltiplicano e si intrecciano.

Fondamentali sono i morfogeni, sostanze capaci di accendere o spegnere gruppi di geni a seconda della loro concentrazione. La presenza o meno di questi morfogeni stabilisce la formazione dei tre strati principali del corpo – endoderma, mesoderma ed ectoderma – da cui nasceranno tutti gli organi. Questi processi sono noti da tempo, ma solo ora le nuove tecniche di imaging e sequenziamento permettono di vedere in diretta cosa succede cellula per cellula.

Cellule in dialogo: messaggi che cambiano la sorte

Non basta avere le sostanze chimiche giuste. Serve un continuo scambio di informazioni tra cellule. Questo avviene attraverso proteine chiamate recettori sulla superficie cellulare, che ricevono messaggi — spesso piccole molecole o frammenti proteici — dalle cellule vicine. Un flusso costante. «Se una cellula sbaglia strada, riceve il segnale per correggersi o addirittura per spegnersi», chiarisce Santini.

Questi dialoghi non sono casuali. Le cellule staminali che danno origine ai tessuti rimangono attente ai segnali intorno a loro e possono scegliere se differenziarsi (cioè assumere una funzione precisa) oppure restare ferme. È l’equilibrio tra stimoli positivi e negativi che permette all’organismo di crescere armoniosamente. Quando questo equilibrio si rompe, si rischiano malformazioni congenite o problemi come lo sviluppo anomalo dei tessuti nei tumori.

Quando tutto va storto: l’importanza dei piccoli dettagli

Nel laboratorio della Sapienza hanno studiato colture di cellule prese da embrioni murini nei primi giorni di vita. «Abbiamo visto come piccole variazioni nei livelli di alcuni morfogeni cambino completamente il risultato finale: basta un piccolo errore perché il cuore non si formi o il cervello cresca male», spiega Marco Rizzo, ricercatore del team. Ricerche simili sono in corso su campioni umani, con particolare attenzione alle prime fasi della gastrulazione.

La medicina rigenerativa guarda con grande interesse a questi meccanismi. Capire i codici della comunicazione cellulare potrebbe permettere un giorno di riparare tessuti danneggiati o prevenire malattie congenite intervenendo “a monte”. Nel frattempo, nuove terapie cellulari nascono proprio da questa conoscenza più profonda dei segnali biochimici che guidano crescita e mantenimento dei tessuti.

Sguardo al futuro: dalla ricerca alla cura

Non è ancora chiaro come tutte le informazioni vengano raccolte e interpretate dalle cellule in tempo reale. Santini ammette che serviranno ancora anni – forse decenni – per capire fino in fondo questo linguaggio biochimico che regola lo sviluppo umano. «È come ascoltare una conversazione a cui mancano metà delle parole», ha confidato durante l’ultima conferenza della Società Italiana di Biologia Cellulare.

Nonostante ciò, i risultati degli ultimi anni hanno già cambiato diversi settori clinici: dalla diagnosi prenatale alle nuove strategie contro i tumori basate sulla modulazione dei segnali cellulari. Il prossimo passo sarà portare queste scoperte in ospedale, con trattamenti capaci di correggere “in tempo reale” eventuali errori nei messaggi chimici.

Il corpo umano non è un semplice manuale d’istruzioni ma una vera rete telefonica fatta di codici, segnali e risposte continue. Capire questo dialogo significa non solo sapere come nasciamo ma anche aprire la strada a cure migliori per tutti noi.

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