Milano, 8 dicembre 2025 – Bybit ha ufficializzato oggi una nuova partnership con Circle, con l’obiettivo di aumentare la liquidità e l’uso della stablecoin USDC sulla sua piattaforma. L’accordo arriva in un momento decisivo: da inizio anno, stando ai dati di CoinMarketCap raccolti alle 9:00, il valore di mercato di USDC è quasi raddoppiato, mentre altre criptovalute simili hanno registrato crescite più contenute.
USDC verso nuovi record: i numeri di un’espansione
Gli ultimi dati mostrano che la capitalizzazione di USDC ha superato i 90 miliardi di dollari a fine novembre, rispetto ai circa 48 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. Una crescita che ha catturato l’attenzione soprattutto degli investitori istituzionali, specie dopo le nuove norme più rigide sulle stablecoin negli Stati Uniti e in Europa. “Gli utenti chiedono sempre più strumenti regolamentati e trasparenti”, ha commentato Ben Zhou, CEO di Bybit, nel comunicato diramato alle 8:30 dalla sede centrale di Singapore.
Circle, la società emittente USDC, punta da tempo sulla conformità alle direttive delle autorità finanziarie americane. Jeremy Allaire, CEO di Circle, ha sottolineato: “Vogliamo costruire fiducia nel settore. La collaborazione con Bybit è un passo concreto in questa direzione”.
Cosa prevede l’accordo tra Bybit e Circle
Il progetto prevede che Bybit integri in modo più approfondito USDC nelle sue offerte, facendo della stablecoin la principale valuta per molte coppie di trading. Non solo: verranno lanciate nuove funzioni legate a USDC, come opzioni per il risparmio digitale e strumenti per gestire la liquidità degli investitori istituzionali. Secondo i tecnici della piattaforma, la prima fase sarà pronta entro il 15 gennaio 2026.
L’intesa comprende anche iniziative educative rivolte sia agli utenti sia ai professionisti del settore. Sono previsti webinar mensili e materiali in diverse lingue per spiegare le differenze tra stablecoin regolamentate – come USDC – e altre meno trasparenti. Lo staff di Bybit ha confermato che verranno rafforzati anche i controlli contro il riciclaggio.
Perché USDC corre più delle rivali nel 2025
Il balzo di USDC nel 2025 si inserisce in un quadro che sta cambiando rapidamente. Dopo un biennio difficile per il mondo crypto – tra chiusure bancarie e stretti controlli – gli operatori cercano ora strumenti più sicuri. Uno studio pubblicato da CryptoCompare a ottobre mostra come la quota di mercato di USDC sia salita del 7% tra luglio e settembre, a discapito soprattutto di Tether (USDT) e Binance USD (BUSD).
A fare la differenza sono state soprattutto le nuove regole più severe varate dagli Stati Uniti da aprile scorso. Un analista di Bernstein Research ha spiegato ieri: “Oggi USDC è vista come una delle poche stablecoin completamente allineate alle regole internazionali sulla trasparenza dei fondi”.
Le ricadute per Bybit e il mercato europeo
Per Bybit, attiva in oltre 160 Paesi con un volume giornaliero superiore ai 12 miliardi di dollari (dato interno comunicato il 7 dicembre), questa mossa è una strategia per rafforzare la sua presenza in Europa e Asia. Spingere su USDC va nella direzione di un avvicinamento ai mercati regolamentati, soprattutto dopo le prime autorizzazioni ottenute dalla Banca centrale olandese a fine ottobre.
Qualche osservatore sottolinea che questa partnership potrebbe influenzare anche gli operatori europei più piccoli, chiamati ad adeguarsi agli standard richiesti dalle autorità per operare con stablecoin regolamentate. In pratica, si apre una nuova fase dove chi non si allinea rischia l’esclusione dalle piattaforme principali.
Le prospettive per il settore nel 2026
Gli esperti sentiti da Reuters nelle ultime settimane parlano di una vera “svolta” per le stablecoin regolamentate come USDC. Se questa tendenza continuerà così veloce, spiegano dal centro studi Chainalysis, entro metà 2026 USDC potrebbe toccare o superare i 150 miliardi di dollari in capitalizzazione globale.
Al centro resta sempre la trasparenza. Eppure, come confida un trader attivo su Bybit nel cuore di Milano, “oggi gli investitori guardano prima alle garanzie legali e poi ai rendimenti”. La collaborazione tra Bybit e Circle sembra andare proprio in quella direzione: più sicurezza per chi scambia e investe, meno spazio a chi improvvisa fuori dalle regole dei regolatori.
