New York, 21 novembre 2025 – Il mercato delle criptovalute è in subbuglio. Secondo i dati della piattaforma Santiment, l’attività delle “whale” di Bitcoin – ovvero i grandi investitori che muovono cifre ingenti – sta raggiungendo il livello più alto dell’anno proprio in questi giorni. Tutto nasce dal fatto che Bitcoin è sceso sotto la soglia degli 90.000 dollari, toccando il minimo degli ultimi sette mesi e scatenando reazioni a catena tra i principali protagonisti del settore.
Bitcoin cade sotto i 90.000 dollari: le whale scendono in campo
La settimana è iniziata con una sorpresa per molti: Bitcoin ha perso terreno, scendendo sotto i 90.000 dollari per la prima volta da marzo. Questo calo ha coinciso con un boom nelle transazioni di grandi dimensioni. Negli ultimi giorni, Santiment ha contato più di 102.000 operazioni sopra i 100.000 dollari e quasi 29.000 transazioni con importi superiori al milione.
“Questa potrebbe essere la settimana più intensa del 2025 per le whale”, hanno scritto mercoledì su X (ex Twitter) gli analisti di Santiment. Il quadro sta cambiando: se fino a poco fa i grandi investitori sembravano più propensi a vendere, ora si vedono segnali di un ritorno all’acquisto.
Acquistano o vendono? Il mercato si spacca
Il dibattito è acceso. Per alcuni, il calo recente è frutto delle vendite delle whale, che avrebbero sfruttato la volatilità per ridurre le loro posizioni. Ma i dati di Glassnode raccontano un’altra storia: da un mese a questa parte, i portafogli con più di 1.000 Bitcoin sono cresciuti, con un picco evidente dall’ultimo venerdì.
Pav Hundal, responsabile delle analisi di Swyftx, piattaforma australiana di trading crypto, ha spiegato a Cointelegraph che “le notizie e le tensioni geopolitiche negli Stati Uniti spesso scatenano questi movimenti improvvisi”. Hundal ha aggiunto che “dopo i risultati record di Nvidia, sia le whale sia i piccoli investitori sono tornati a comprare”. Nei primi giorni della settimana, su Swyftx il rapporto tra acquisti e vendite ha raggiunto livelli mai visti: dieci ordini di acquisto per ogni vendita, contro una media storica di tre a uno.
Mercato nervoso, i piccoli investitori lasciano campo
Secondo Hundal, “il mercato sembra fuori controllo in questo momento”. Negli ultimi quindici giorni si è assistito a una vera e propria “pulizia” tra i detentori a breve termine: molti piccoli investitori hanno ceduto alla pressione e venduto in perdita, facendo spazio ai grandi operatori. “Sembra un reset necessario”, ha confidato l’analista.
Anche Bradley Duke, managing director di Bitwise Asset Management Europe, ha notato la stessa dinamica: “Mentre molti investitori sono presi da paura e panico, il numero crescente di whale dimostra che i grandi stanno comprando a prezzi scontati, approfittando dei venditori in preda al panico”, ha scritto mercoledì mattina su X.
C’è un grande venditore forzato?
Non tutti però vedono solo accumulo. Tushar Jain, co-fondatore di Multicoin Capital, ha avanzato l’ipotesi di un “grande venditore forzato” dietro ai movimenti di questi giorni. In un post di mercoledì, Jain ha parlato di “vendite sistematiche in orari precisi”, probabilmente legate a liquidazioni automatiche di posizioni troppo rischiose. “Difficile pensare che questa pressione possa andare avanti ancora a lungo”, ha scritto.
Cosa aspettarsi nelle prossime settimane
Sul futuro di Bitcoin le opinioni sono divise. Tom Lee (BitMine) e Matt Hougan (Bitwise Asset Management) hanno previsto lunedì che il prezzo potrebbe toccare il fondo già entro questa settimana. Ma nessuno si spinge a pronosticare una ripresa immediata: la volatilità resta alta e le whale – come spesso succede – si muovono nell’ombra, tra acquisti mirati e vendite calcolate.
Per ora, una cosa è chiara: questa settimana potrebbe segnare una svolta per il mercato delle criptovalute, con le transazioni delle whale ai massimi e una nuova fase di accumulo che potrebbe ribaltare ancora una volta gli equilibri del settore.
