Bitcoin in calo nel 2024: 5 motivi e cosa aspettarsi nel 2026 con Bitcoin Hyper e DeFi

Corrado Pedemonti

19 Dicembre 2025

Milano, 19 dicembre 2025 – Il prezzo del Bitcoin è sceso di nuovo nelle ultime settimane, sorprendendo investitori e addetti ai lavori tra il pomeriggio di lunedì e le prime ore di oggi. In Borsa, la principale criptovaluta è scesa sotto i 39mila dollari, dopo un novembre trascorso stabilmente sopra quota 43mila. E ora tutti si chiedono: cosa sta succedendo davvero? Quale strada si aprirà nel 2026?

Cinque motivi dietro il calo di Bitcoin

I dati di CoinMarketCap delle 9 di questa mattina mostrano che Bitcoin ha perso quasi il 12% rispetto ai picchi di inizio dicembre. Dietro questa discesa ci sono almeno cinque fattori che stanno agendo insieme. Primo fra tutti, le banche centrali stringono i cordoni della politica monetaria. La Federal Reserve ha rallentato i flussi di liquidità verso gli investimenti più rischiosi. Situazione simile in Europa: “La cautela sui tassi pesa su tutte le asset class”, spiega un analista di Mediobanca Securities.

Poi c’è la pressione crescente delle autorità regolatorie. Negli Stati Uniti, la SEC ha riaperto il dossier sulle piattaforme di scambio, chiedendo più trasparenza. Questo ha creato incertezza tra operatori e piccoli investitori. “Finché non ci sarà chiarezza normativa, ci aspettiamo volatilità”, dice un portavoce di Coinbase.

Non solo. Alcuni grandi fondi speculativi hanno ridotto le loro posizioni su Bitcoin tra ottobre e novembre, temendo una correzione importante. Nei forum online si sono fatti sentire nuovamente i sospetti di vendite coordinate da parte degli investitori istituzionali.

Un altro elemento è la concorrenza sempre più agguerrita tra criptovalute. Progetti come Ethereum, Solana e nuovi token legati all’intelligenza artificiale o alla finanza decentralizzata attirano capitali e attenzione. “Stiamo vedendo una ridefinizione delle priorità”, nota uno strategist di JP Morgan a Londra.

Infine, c’è il clima generale di sfiducia nei mercati digitali dopo alcuni scandali legati alla sicurezza: furti, truffe e problemi nei wallet digitali hanno spinto molti investitori più prudenti a cercare rifugio in asset tradizionali.

Cosa aspettarsi nel 2026: tra dubbi e nuove strade

Il futuro del Bitcoin resta appeso alle mosse delle autorità finanziarie e all’evoluzione tecnologica della blockchain. Gli analisti non sono d’accordo: alcuni prevedono un ritorno sopra i 50mila dollari già nella seconda metà del 2026; altri vedono un andamento laterale con forti oscillazioni ma senza nuovi record.

Uno studio appena uscito dalla società londinese CryptoCompare sottolinea come “la crescita degli asset digitali emergenti potrebbe erodere la quota di mercato di Bitcoin nei prossimi 12-18 mesi”. Eppure, secondo fonti interne a Binance, molti grandi investitori continuano a puntare su Bitcoin come “bene rifugio digitale”.

Nei prossimi due anni capiremo se Bitcoin riuscirà a mantenere la leadership conquistata o se verrà superato da progetti più innovativi.

Bitcoin Hyper: la nuova sfida su velocità e DeFi

In questo scenario incerto stanno emergendo progetti come Bitcoin Hyper, una versione sperimentale della criptovaluta pensata per rendere le transazioni molto più veloci e integrarsi direttamente con le piattaforme della finanza decentralizzata (DeFi).

Gli sviluppatori hanno spiegato durante un webinar su Discord (erano le 23:40 ora italiana) che l’obiettivo è tagliare i tempi per validare i blocchi da dieci minuti a meno di uno solo. Un progresso importante che potrebbe aprire la strada a pagamenti quotidiani e microtransazioni con Bitcoin Hyper. Al momento però mancano dati ufficiali sul suo funzionamento in situazioni reali e non è ancora disponibile una versione definitiva del software.

La DeFi – ovvero servizi finanziari senza intermediari basati su smart contract – sarà uno dei campi decisivi per l’innovazione nei prossimi anni. “Se Bitcoin saprà aprirsi alla DeFi, potrà tornare protagonista”, hanno detto esperti del Politecnico di Milano durante una tavola rotonda recente.

Investitori cauti ma speranzosi

Sul fronte degli operatori resta un clima prudente. Nelle community Telegram dedicate a Bitcoin, tanti piccoli risparmiatori si chiedono se è il momento giusto per rientrare o se conviene aspettare segnali più chiari dal mercato. Intanto i grandi fondi continuano a muoversi con cautela, osservando anche l’andamento delle altre criptovalute emergenti.

Insomma, il 2026 potrebbe essere l’anno della svolta per tutto il settore: tra regole incerte, nuove tecnologie come Bitcoin Hyper e lo stato d’animo degli investitori. Un equilibrio ancora delicato ma destinato a muovere capitali – e discussioni – anche nei prossimi mesi.

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