Milano, 1 dicembre 2025 – Dicembre parte con il Bitcoin in affanno, che questa mattina si è avvicinato pericolosamente alla soglia dei 50.000 dollari. Un segnale che non è passato inosservato tra gli investitori e gli operatori finanziari, tutti con il fiato sospeso dopo un novembre segnato da continui saliscendi.
Bitcoin sotto pressione: investitori con lo sguardo fisso sui 50.000
Intorno alle 9, sui mercati asiatici e poi in Europa, il Bitcoin ha oscillato intorno ai 50.600 dollari, perdendo il 2,3% rispetto alla chiusura di ieri. L’atmosfera resta prudente: “La volatilità rimane alta, soprattutto con la fine dell’anno fiscale alle porte”, spiega ad alanews.it Alessandro Paternostro, analista di Bitfinex Research. Molti investitori stanno tirando un po’ il freno, aspettando segnali più chiari dal mercato.
Non è una flessione isolata. Anche altre criptovalute arrancano: Ethereum ha perso il 2%, scendendo sotto i 2.700 dollari, mentre Solana e Ripple seguono la stessa linea negativa. Nei canali di trading online i commenti sono cauti: chi puntava a una rapida ripresa sopra i 55.000 ora guarda con più attenzione ai supporti tra i 48.000 e i 50.000.
Tra incertezze economiche e regole nuove, Bitcoin resta sotto osservazione
La discesa del Bitcoin arriva in un momento di grande incertezza economica. Le ultime parole della Federal Reserve Usa, che ha lasciato capire che i tassi d’interesse resteranno alti anche nel primo trimestre del 2026, pesano molto sulle attività speculative. “Gli asset digitali soffrono ogni volta che c’è un colpo macroeconomico: se il dollaro si rafforza e i bond rendono bene, molti preferiscono ridurre l’esposizione alle criptovalute”, sintetizza Marco Di Lorenzo, trader indipendente.
E non finisce qui. Sullo sfondo ci sono le nuove norme europee su scambi e detenzione di asset digitali – la cosiddetta MiCA – che entreranno in vigore nel 2026. I primi operatori a Milano e Francoforte dicono già di prestare molta più attenzione alle regole antiriciclaggio e ai nuovi obblighi di trasparenza richiesti dai regolatori.
Livelli tecnici sotto la lente: cosa aspettarsi nel breve
Dal punto di vista tecnico, la rottura al ribasso della soglia dei 51.500 dollari, considerata “chiave” dagli analisti di Coinbase, potrebbe far scattare nuove vendite automatiche. In base ai dati di CoinMarketCap, nelle ultime 24 ore sono stati liquidati contratti future per oltre 180 milioni di dollari, soprattutto su Binance. Gli operatori più prudenti preferiscono stare alla finestra; altri invece scommettono su un rimbalzo se la correzione dovesse farsi troppo pesante.
“Un ritorno stabile sopra i 52.000 potrebbe dare fiducia agli investitori retail, ma serve volume per reggere”, commenta Sara Leone, consulente per uno dei principali fondi crypto italiani. Il sentimento è spaccato: alcuni vedono nella discesa un’occasione d’acquisto in vista del prossimo halving previsto per la primavera del 2026; altri temono invece nuovi ribassi.
In Italia cautela e prudenza nelle mosse degli investitori
Anche qui da noi la situazione riflette le tendenze internazionali, con qualche sfumatura particolare. A Milano, gli scambi su Bitstamp e Coinbase vanno avanti con volumi stabili ma senza grandi entusiasmi. Paolo Giusti, consulente fiscale esperto in criptovalute, invita alla prudenza: “Molti piccoli investitori hanno ancora sul groppone il crollo di metà ottobre e preferiscono aspettare prima di tornare a comprare”.
Nel frattempo nei gruppi Telegram dedicati alle crypto italiani il dibattito è acceso: c’è chi punta a chiudere l’anno sopra quota 60.000 e chi invece consiglia prudenza, richiamando l’attenzione sulle tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina.
Uno scenario da seguire senza fretta
Solo nelle prossime settimane capiremo se questa fase è una semplice pausa o l’inizio di un trend ribassista più profondo per il Bitcoin. Nel frattempo – sottolineano gli esperti – è importante non farsi prendere dall’emotività e valutare bene ogni mossa nel mercato digitale. Tutti hanno gli occhi puntati su quei famosi 50.000 dollari: una soglia simbolica sì, ma anche un vero spartiacque per chi investe nelle criptovalute.