Bitcoin Hyper: la rivoluzione Bitcoin L2 da non perdere nel 2026 con la nuova presale

Corrado Pedemonti

20 Dicembre 2025

Milano, 20 dicembre 2025 – Il tema delle Layer 2 di Bitcoin torna a far discutere, soprattutto nelle ultime settimane. Il mercato delle criptovalute si muove sotto la spinta di una politica monetaria più morbida da parte delle banche centrali, mentre cresce l’interesse verso strumenti digitali che siano davvero utili. In questo scenario, progetti come Bitcoin Hyper spiccano come esempi concreti di come il settore stia provando a risolvere alcune delle difficoltà più grandi della prima criptovaluta: scalabilità e uso quotidiano.

Bitcoin: la sfida della scalabilità resta aperta

Da tempo si parla della capacità di Bitcoin di gestire un alto numero di transazioni senza perdere sicurezza o decentralizzazione. I dati che arrivano ogni giorno da siti come Blockstream e Glassnode mostrano però che tempi di attesa e commissioni rimangono spesso troppo alti, specialmente quando il network è congestionato. È proprio questo il nodo centrale che preoccupa non solo gli addetti ai lavori ma anche utenti comuni.

“Il problema non è solo tecnico. Bisogna anche rispondere alle richieste di chi vuole usare Bitcoin in modo semplice, per pagamenti piccoli o applicazioni decentralizzate”, spiega Carla D’Amico, responsabile per l’Italia di Blockchain Italia. C’è chi continua a difendere la “purezza” del protocollo originale, ma cresce anche chi punta sulle cosiddette soluzioni Layer 2. Si tratta di “strati” aggiuntivi che permettono transazioni veloci fuori dalla blockchain principale, abbattendo così costi e rallentamenti.

Layer 2: da Lightning Network a Bitcoin Hyper, cosa cambia

Negli ultimi mesi, con il rallentamento dell’inflazione globale e l’ipotesi di tassi più bassi, è tornata voglia di innovare nel mondo cripto. Ed è qui che entrano in gioco le Layer 2: tecnologie come il Lightning Network, operativo dal 2018, permettono già oggi pagamenti quasi istantanei e con commissioni minime. Ma resta un problema: sono ancora troppo complicate per chi non è esperto.

Per questo stanno emergendo progetti come Bitcoin Hyper, nati tra Stati Uniti e Svizzera. La startup si presenta come un “Layer 2 di nuova generazione” capace – secondo i fondatori – di offrire scalabilità orizzontale e un’esperienza d’uso molto più semplice rispetto alle soluzioni finora disponibili. Oltre 12mila tester stanno già provando la piattaforma in beta; la società promette wallet integrati, strumenti per i commercianti e collaborazioni con catene retail già nel primo semestre del 2026.

“La vera svolta sta nella facilità d’uso. Non basta andare veloci: serve un ambiente sicuro dove chiunque possa muoversi senza timori”, ha detto a alanews.it Ethan Wells, CTO di Bitcoin Hyper.

Presale del token HYPER: numeri e strategie

La notizia della presale del token HYPER ha cominciato a circolare a fine novembre. Dal sito ufficiale si apprende che in pochi giorni sono stati raccolti circa 7 milioni di dollari. L’offerta è riservata agli iscritti alla whitelist fino al 10 gennaio 2026 e servirà a finanziare lo sviluppo degli smart contract e le prime integrazioni commerciali. Le stime interne – ancora da confermare da fonti indipendenti – indicano un possibile coinvolgimento fin da subito di operatori europei dell’e-commerce.

Sul sito dell’azienda si precisa che il token sarà distribuito solo dopo audit esterni, con un blocco minimo di sei mesi per il team stesso. Una garanzia pensata per tranquillizzare gli investitori ancora scottati da casi recenti di rug pull e fallimenti rapidi nel mondo DeFi. “Puntiamo a giocare aperti fin dall’inizio. Anche per questo abbiamo scelto la Svizzera come base legale”, spiega Wells.

Tra aspettative concrete e futuro delle Layer 2

A tenere banco è soprattutto il momento che si vive: tassi bassi, inflazione sotto controllo e una rinnovata attenzione verso soluzioni cripto utili davvero (pagamenti immediati nei negozi fisici o acquisti digitali senza intermediari). “Molti utenti sono stanchi delle promesse vane: vogliono prodotti concreti da usare ogni giorno”, sottolinea D’Amico.

Basta guardare i numeri: nei primi dieci giorni di dicembre le transazioni su Layer 2 per Bitcoin sono cresciute del 28%, secondo CoinMarketCap. Un segnale chiaro che il mercato cerca progetti capaci di mettere insieme innovazione tecnica ed esigenze reali.

In sostanza, mentre il prezzo di Bitcoin resta stabile intorno ai 39.200 dollari (dati CoinGecko alle ore 9:00 di oggi), lo sguardo si sposta sulle soluzioni pratiche capaci davvero di portare Bitcoin nella vita quotidiana. Le Layer 2 e realtà come Bitcoin Hyper sembrano andare proprio in questa direzione. Se ce la faranno davvero lo dirà solo il tempo; intanto però la strada appare tracciata.

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