Bitcoin Futures Scendono al Minimo di 8 Mesi: Il Prezzo BTC Rischia di Scendere a 85.000$?

Salvatore Broggi

27 Dicembre 2025

Milano, 27 dicembre 2025 – Il Bitcoin attraversa un momento delicato. Negli ultimi giorni si è visto un calo della leva finanziaria e deflussi dagli ETF, ma i principali indicatori di mercato dicono che, almeno per ora, i rischi di una discesa rapida sono sotto controllo. È una situazione da seguire con attenzione, avvertono analisti e operatori, con i dati sotto mano e l’occhio fisso sui volumi.

Pressioni sugli ETF ma nessun allarme immediato

Nell’ultima settimana, secondo i dati di CoinShares, i fondi negoziati in borsa (ETF) legati a Bitcoin hanno registrato deflussi per circa 300 milioni di dollari. Una cifra importante, certo, ma lontana dalle fughe viste in altri momenti del 2022 e 2023. La maggior parte degli operatori punta il dito sulle prese di profitto dopo i forti rialzi degli ultimi mesi, più che su un vero calo di fiducia.

“Si tratta più di prese di beneficio che di una fuga vera e propria,” spiega Luca Barone, analista di criptovalute presso Bitfinex, contattato nel pomeriggio. L’atmosfera nei desk delle principali società d’investimento milanesi resta comunque prudente. Molti gestori preferiscono aspettare segnali più netti prima di aumentare le posizioni su prodotti spot e derivati legati a Bitcoin.

Leva finanziaria in calo, segnali di prudenza

Un altro punto chiave è la diminuzione della leva finanziaria nel mercato. I dati di Glassnode mostrano che negli ultimi quindici giorni le posizioni a margine sugli exchange si sono ridotte. Un chiaro segnale che gli investitori stanno puntando meno sul rischio: molti preferiscono tagliare l’esposizione in attesa di capire meglio come andranno i prezzi.

Il valore del Bitcoin, che nelle ultime 24 ore si mantiene intorno ai 41.000 dollari, risente proprio di questo clima. I movimenti sono meno bruschi rispetto a ottobre e novembre, quando la speculazione aveva spinto i prezzi verso nuovi massimi annuali. “Stiamo vedendo un normale riassestamento,” commenta ancora Barone, riferendosi alla chiusura di posizioni particolarmente aggressive con leva.

Futures e opzioni: volatilità sotto controllo

Gli occhi dei trader sono puntati anche sui contratti future su Bitcoin. La differenza tra il prezzo dei future a scadenza e quello spot oggi resta nella media stagionale, senza allargarsi troppo. “Non vediamo segnali di stress come margin call o liquidazioni forzate,” conferma Silvia Mazza, desk trading presso una banca d’affari svizzera.

Anche il mercato delle opzioni si mantiene ordinato: dai dati raccolti da Deribit emerge che la volatilità implicita dei contratti con scadenza a gennaio resta su livelli gestibili, attorno al 38%. In pratica, i trader non stanno pagando premi alti per proteggersi da cali bruschi nelle prossime settimane. Questo è letto come un segnale di fiducia nella tenuta del mercato.

Rischi e prospettive per le prossime settimane

Questo però non esclude rischi per il futuro vicino. Il quadro globale resta complicato: tassi d’interesse ancora alti e molta incertezza sulle mosse delle banche centrali pesano sull’umore degli investitori. La domanda di Bitcoin come bene rifugio o strumento per diversificare viene messa alla prova dalle oscillazioni improvvise nei mercati azionari e obbligazionari tradizionali.

Diverse voci dal mondo crypto invitano comunque alla prudenza. “Serve ancora tempo per capire se siamo davanti a una pausa o all’inizio di una correzione più ampia,” ammette Mazza nel suo aggiornamento pomeridiano. Tutti guardano con attenzione ai volumi degli ETF statunitensi e ai movimenti dei grandi investitori istituzionali.

Quadro generale stabile ma monitoraggio costante

In sintesi, il quadro attuale mostra un Bitcoin che tiene nonostante la pressione dei deflussi dagli ETF e la riduzione della leva; futures e opzioni non segnalano problemi immediati. Eppure – lo confermano dati e operatori – l’atmosfera resta incerta e ogni mossa viene seguita con cura.

Nel frattempo, tra grandi operatori e piccoli risparmiatori cresce l’attesa: gennaio sarà il mese dei nuovi ingressi o prevarrà ancora la cautela? Per ora nessun campanello d’allarme acceso: ma il mercato resta vigile, pronto a reagire al minimo cambiamento del quadro.

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