New York, 18 dicembre 2025 – I fondi negoziati in Borsa (ETF) su Bitcoin hanno visto ieri un’ondata di afflussi pari a 457 milioni di dollari, il massimo registrato negli ultimi trentacinque giorni. A spingere gli acquisti sono stati ancora una volta i giganti della finanza americana: Fidelity e BlackRock hanno guidato la corsa degli investitori istituzionali, mentre l’attesa per possibili tagli ai tassi d’interesse da parte della Federal Reserve continua a condizionare i movimenti nel mercato delle criptovalute.
Fidelity e BlackRock spingono gli investimenti
Secondo i dati di Bloomberg raccolti alle 10:30 ora di New York, è stato soprattutto il Fidelity Wise Origin Bitcoin Fund (FBTC) insieme all’iShares Bitcoin Trust di BlackRock (IBIT) a fare la parte del leone nei nuovi ingressi. Già nelle prime ore di contrattazione mattutina, i due ETF avevano messo insieme più di 150 milioni di dollari ciascuno. “Gli investitori si stanno muovendo in anticipo rispetto a un possibile cambio nella politica monetaria”, ha spiegato un analista di Galaxy Digital, che ha chiesto di restare anonimo.
Chi segue da vicino la finanza americana non si sorprende. Dicembre è un mese in cui i grandi fondi rivedono i loro portafogli. E Bitcoin torna a farsi largo come bene rifugio dopo la debolezza che hanno mostrato le materie prime negli ultimi mesi. Un operatore di Wall Street ha confidato ad alanews.it: “Il clima è cambiato rispetto a novembre. C’è una nuova fiducia verso le criptovalute regolamentate”.
Attese sulla Fed e mercato sotto osservazione
L’aumento degli inflow sugli ETF Bitcoin arriva proprio in un momento delicato. Tutti gli occhi sono puntati sulle mosse di Jerome Powell e del board della Federal Reserve. L’idea che la banca centrale americana possa iniziare a ridurre i tassi nel primo semestre del 2026 spinge molti a cercare asset capaci di resistere alle oscillazioni valutarie. Citi Global Markets, in una nota recente, ha sottolineato come “Bitcoin torni ad avere un ruolo importante come diversificatore proprio mentre il dollaro dà segnali di rallentamento”.
Nell’ultima settimana la capitalizzazione totale degli ETF su criptovalute ha superato quota 55 miliardi di dollari, crescendo del 2% rispetto ai sette giorni precedenti. Il Chicago Board Options Exchange segnala così un interesse sempre più forte da parte dei fondi pensione e delle compagnie assicurative. “Non è più solo speculazione da parte dei piccoli investitori”, ha commentato Mark Smith, portfolio manager di Fidelity, durante una call con gli investitori.
Istituzionali prudenti ma vigili sui rischi
Nonostante i numeri incoraggianti, resta qualche motivo per tenere alta la guardia. Diversi esperti sottolineano che lo scenario economico globale è ancora incerto—non solo per i tassi americani, ma anche per le tensioni geopolitiche in Medio Oriente e Asia. Il Bitcoin conferma la sua natura volatile: nelle ultime 24 ore il prezzo è oscillato tra i 41.700 e i 43.400 dollari, secondo CoinGecko.
“Il rischio maggiore rimane quello normativo”, ha detto a Reuters Elizabeth Grant, avvocato esperto in finanza. Negli Stati Uniti alcuni parlamentari stanno discutendo nuove regole su trasparenza e capitalizzazione per chi gestisce ETF crypto. Per ora nessuna legge è stata approvata, ma solo il dibattito sta già influenzando le mosse dei grandi investitori.
Fonti vicine ai gestori patrimoniali raccontano che nelle chat private tra professionisti si parla soprattutto della tempistica dei prossimi acquisti: alcuni vogliono aspettare altri segnali dalla Fed; altri invece hanno già cominciato ad aumentare gradualmente le posizioni sugli strumenti principali, puntando su un flusso costante fino alla fine dell’anno fiscale.
ETF crypto, una crescita destinata a durare
Dall’inizio del 2024, quando sono stati autorizzati negli Stati Uniti, gli ETF su Bitcoin si sono fatti strada nei portafogli istituzionali con passo deciso. In meno di due anni prodotti come IBIT e FBTC hanno raccolto oltre 16 miliardi ciascuno, dicono gli ultimi dati della SEC. Il trend sembra destinato a proseguire: “Finché il quadro normativo rimarrà stabile e la domanda reggerà”, conclude Smith, “gli ETF crypto saranno sempre più parte integrante dell’offerta finanziaria globale”.
Per ora Wall Street osserva attentamente — e compra senza fermarsi. Ma il gioco si gioca su molti fronti: tra attese sulle regole future, dati macroeconomici e improvvisi scossoni nei mercati. Una partita che tutti gli investitori seguono ogni giorno con grande attenzione.
