Bitcoin e S&P 500: un’analisi della rottura della stagionalità e le prospettive per il 2025

Bitcoin e S&P 500: un'analisi della rottura della stagionalità e le prospettive per il 2025

Bitcoin e S&P 500: un'analisi della rottura della stagionalità e le prospettive per il 2025

Giulio Righi

23 Novembre 2025

Milano, 23 novembre 2025 – Il prezzo di Bitcoin continua a scendere e segna la quarta settimana di fila in rosso: oggi vale 84.300 dollari, con un calo del 23% nell’ultimo mese. È la peggior chiusura di novembre dal 2018, quando la criptovaluta perse il 37%. I dati, confermati dalle principali piattaforme di scambio, fotografano un momento difficile per il settore. Gli investitori guardano con attenzione ai livelli chiave e alle possibili conseguenze sul mercato più ampio.

Bitcoin in rosso, novembre più nero dal 2018

Negli ultimi giorni è emerso che Bitcoin non vedeva un novembre così negativo da sette anni. Nel 2018 il mese si chiuse a -37%, preludio a un anno con una perdita complessiva del 73%. Oggi, il calo degli ultimi due mesi ha portato il bilancio di tutto il 2025 in territorio negativo: -9,6%. “I numeri non lasciano dubbi”, spiega Marco Ferri, analista di CryptoLab, “il trend ribassista è chiaro e sta mettendo alla prova la fiducia di chi opera sul mercato”.

Livelli chiave sotto la lente

Nel grafico mensile, la corsa di Bitcoin iniziata a novembre 2023 mostra ancora qualche segno di vita. Ma il prezzo si sta fermando su un livello considerato cruciale dagli esperti: 84.000 dollari, corrispondente al 38,2% di Fibonacci del movimento dal minimo di novembre 2022 (15.470 dollari) al massimo storico di ottobre scorso (126.272 dollari). “Siamo su un supporto fondamentale”, sottolinea Ferri. “Se dovesse rompersi con una chiusura settimanale sotto questa soglia, potremmo entrare in un mercato ribassista vero e proprio”. Il prossimo punto da tenere d’occhio è intorno ai 70-71.000 dollari, considerato la linea di difesa per evitare una discesa più profonda.

Debolezza diffusa nel mercato crypto

Il calo di Bitcoin si riflette su tutto il mondo delle criptovalute, ma è sorprendente vedere che la regina delle crypto sta soffrendo più di alcune altcoin. Questo mese, per esempio, Polkadot ha perso il 19,1% e Shiba Inu il 21,3%, entrambe meno di Bitcoin. “Non è comune vedere Bitcoin andare peggio di asset più volatili”, ammette un trader su Binance. L’atmosfera resta tesa anche tra i piccoli investitori, che sui forum specializzati si interrogano sulle prospettive a breve termine.

Indici azionari: calo più lieve rispetto a Bitcoin

La fase negativa non riguarda solo le criptovalute. Anche i principali indici azionari negli Stati Uniti hanno registrato un calo dopo i massimi toccati due settimane fa. L’S&P 500 è sceso del 4,6% dal picco, mentre il Nasdaq ha perso il 7,55%. Tuttavia, queste perdite sono più contenute rispetto a quelle di Bitcoin. “La correlazione tra mercati tradizionali e criptovalute si sta rafforzando”, osserva Luca Bianchi, gestore di portafoglio a Milano, “ma la volatilità delle crypto rimane molto più alta”.

Novembre tradizionalmente positivo: quest’anno no

Storicamente, novembre è stato un mese favorevole sia per l’S&P 500 sia per Bitcoin. L’analisi dei rendimenti dal 1945 al 2024 mostra che l’indice azionario americano chiude in positivo nel 67,5% dei casi, con una media del +2,12%. Quest’anno però la tendenza si è invertita: anche l’S&P è in calo. Il rischio, dicono alcuni analisti tecnici, è che un ulteriore scivolone degli indici possa trascinare Bitcoin sotto il supporto degli 84.000 dollari, scatenando nuove vendite.

Breve periodo: segnali contrastanti

Nel grafico giornaliero appare un possibile segnale di reazione: una candela hammer sta prendendo forma proprio intorno agli 84.000 dollari. Questo pattern, spesso legato a un’inversione di tendenza, viene però accolto con prudenza dagli operatori. “Serve una conferma nelle prossime sedute”, spiega Ferri. Il primo ostacolo da superare è intorno ai 91.000 dollari, mentre una barriera più solida si trova a quota 94.000 USDT.

Il mercato resta in bilico, sospeso tra timori e speranze. Tutti gli occhi sono puntati sulle prossime chiusure settimanali: solo allora si capirà se il supporto reggerà o se per Bitcoin inizierà un nuovo capitolo al ribasso.

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