Bitcoin e crypto: la Fed lancia un allerta che scuote i mercati

Bitcoin e crypto: la Fed lancia un allerta che scuote i mercati

Bitcoin e crypto: la Fed lancia un allerta che scuote i mercati

Giulio Righi

15 Novembre 2025

Boston, 15 novembre 2025 – Susan Collins, presidente della Federal Reserve di Boston, ha spento le speranze dei mercati ieri sera, dicendo chiaramente che non vede ragioni valide per un nuovo taglio dei tassi a dicembre. Una posizione che ha sorpreso molti, visto che Collins, membro votante del Federal Open Market Committee (FOMC), non è mai stata tra i “falchi” della Fed.

Collins frena: “Meglio andare con calma”

Durante il suo intervento, Collins ha detto che secondo lei “è probabile che sia meglio tenere i tassi fermi per un po’, per trovare un equilibrio tra inflazione e rischi sul lavoro, in un momento così incerto”. Una dichiarazione netta, arrivata poco dopo le 21, che ha subito fatto muovere i mercati e cambiato le aspettative degli investitori.

Ha aggiunto: “Finché non vediamo segnali chiari di peggioramento nel mercato del lavoro, eviterei di tagliare i tassi, soprattutto considerando le poche informazioni a causa dello shutdown del governo”. Collins ha sottolineato che bisogna guardare con attenzione a cosa hanno già fatto i tagli da settembre e assicurarsi che l’inflazione stia davvero scendendo verso quel 2% che si vuole raggiungere, prima di fare altri passi.

Mercati in allerta: reazioni immediate e incertezza

Le parole di Collins hanno subito avuto effetto. A Wall Street l’atmosfera è diventata più prudente. Gli operatori hanno rivisto le loro previsioni su un possibile taglio già nella riunione del 10 dicembre. Secondo i dati del CME Group, la probabilità di un taglio è calata al 54%, mentre il 46% degli analisti pensa che i tassi resteranno così come sono. Un equilibrio che mostra bene la confusione e l’incertezza che regnano sui mercati.

Non solo azioni: anche il mondo delle criptovalute ha reagito con nervosismo. Il prezzo del Bitcoin è rimasto stabile nelle ore successive, ma i trader ammettono di guardare con ansia alle mosse della Fed. “Il mercato aspetta i tagli come una boccata d’aria”, ha raccontato un trader di New York, contattato dopo la chiusura. “Ogni segnale contrario viene subito scontato”.

Collins sorprende: la prudenza arriva da chi non è mai stato un falco

Quello che ha colpito di più gli osservatori è proprio il profilo di Susan Collins. Finora vista come una voce moderata nel FOMC, né troppo favorevole ai tagli rapidi né troppo dura, Collins aveva sempre mantenuto un equilibrio. Per questo, le sue parole sono state lette come un segnale di cambiamento nel dibattito interno alla Fed.

“Collins non è mai stata una falco”, ha commentato un analista di Morgan Stanley. “Se ora anche lei chiede prudenza, vuol dire che la Fed è davvero preoccupata che l’inflazione non sia ancora sotto controllo”. Fonti vicine al dossier dicono che Collins voterà a dicembre e poi lascerà il FOMC per rotazione.

Il countdown verso il 10 dicembre

Mancano 27 giorni alla riunione chiave del 10 dicembre. Un periodo che sarà pieno di dati economici e dichiarazioni dei membri della Fed. Gli investitori camminano sul filo del rasoio: ogni segnale può cambiare gli equilibri.

L’atmosfera resta tesa. Se dovesse prevalere la linea del “no” ai tagli, i mercati dovranno rivedere al ribasso le loro aspettative. Se invece la Fed deciderà di tagliare, le borse e i settori più sensibili ai tassi potrebbero ricevere una spinta importante.

Per ora, la parola d’ordine è prudenza. E la voce di Susan Collins – più netta del solito – pesa parecchio nelle sale operative di New York come nelle piazze finanziarie d’Europa.

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