Bitcoin come nuova riserva: perché le banche centrali lo preferiscono all’oro

Bitcoin come nuova riserva: perché le banche centrali lo preferiscono all'oro

Bitcoin come nuova riserva: perché le banche centrali lo preferiscono all'oro

Cristina Manetti

14 Settembre 2025

Negli ultimi anni, il mercato dell’oro ha vissuto una crescita significativa, spinta da acquisti massicci da parte di diverse banche centrali, specialmente quelle che non si allineano con gli Stati Uniti e il blocco occidentale. Nazioni come Cina e India potrebbero avere motivazioni politiche ed economiche per accumulare riserve auree, rispondendo a timori di sequestri di asset, come accaduto con la Russia. Tuttavia, il contesto attuale potrebbe portare a una rivalutazione di asset tradizionali come l’oro, a favore di strumenti più innovativi, come Bitcoin.

La storia dei sequestri di asset

La questione dei sequestri di asset non è una novità. Le crisi geopolitiche hanno dimostrato che sia gli asset finanziari sia l’oro possono essere confiscati con relativa facilità. Alcuni eventi storici significativi includono:

  1. Iran (1979-80): Durante la crisi degli ostaggi, circa 12 miliardi di dollari di asset iraniani furono sequestrati.
  2. Iraq (1990): Dopo l’invasione del Kuwait, gli asset della Banca Centrale irachena furono congelati.
  3. Libia (2011): Decine di miliardi di dollari di asset legati a Muammar Gheddafi furono sequestrati.
  4. Afghanistan (2021): I fondi della Banca Centrale afgana furono congelati dagli Stati Uniti dopo il ritorno dei Talebani al potere.
  5. Russia (2022): A seguito dell’invasione dell’Ucraina, circa 300 miliardi di dollari di asset russi furono confiscati.

Questi eventi evidenziano come gli asset possano diventare vulnerabili a sequestri, rendendo difficile il recupero del possesso.

Il vantaggio dell’oro

L’oro ha storicamente rappresentato un rifugio sicuro in tempi di crisi geopolitiche ed economiche. Quando custodito all’interno dei confini nazionali, l’oro è relativamente protetto da sequestri esterni. Tuttavia, presenta anche alcune limitazioni:

  • Difficoltà di spostamento: L’oro fisico è ingombrante e complicato da trasferire.
  • Fiducia nei pagamenti: La transazione in oro richiede un alto grado di fiducia tra le parti.
  • Alti costi di custodia: La custodia dell’oro fisico comporta costi significativi.

Bitcoin come alternativa

Bitcoin, d’altra parte, presenta vantaggi unici che potrebbero renderlo un’alternativa interessante per le banche centrali. Tra i principali vantaggi:

  1. Facilità di spostamento: Bitcoin può essere trasferito istantaneamente e a costi molto bassi.
  2. Divisibilità: La criptovaluta può essere frazionata in unità molto piccole, rendendola estremamente flessibile.
  3. Costi di custodia ridotti: Rispetto all’oro fisico, i costi associati alla custodia di Bitcoin sono nettamente inferiori.

Questi fattori rendono Bitcoin un potenziale candidato per le banche centrali che cercano di diversificare le loro riserve e ridurre l’esposizione a rischi geopolitici.

Le sfide di Bitcoin per le banche centrali

Nonostante i vantaggi, ci sono diversi ostacoli che rendono Bitcoin una scelta poco praticabile per molte banche centrali:

  • Volatilità del prezzo: La natura altamente volatile di Bitcoin rappresenta un rischio significativo. Gli istituti finanziari tendono a evitare asset considerati “risk on” quando gestiscono riserve.
  • Resistenze istituzionali: Organizzazioni come il Fondo Monetario Internazionale (FMI) hanno mostrato una chiara avversione nei confronti dell’inclusione di Bitcoin tra le riserve nazionali. Paesi come El Salvador, che hanno cercato di integrare Bitcoin, hanno subito pressioni e vincoli da parte del FMI.
  • Percezione del valore: A differenza dell’oro, il valore di Bitcoin è ancora oggetto di dibattito. La sua accettazione come bene rifugio è lontana dall’essere consolidata.

Con l’evoluzione del contesto geopolitico e la crescente preoccupazione per la sicurezza degli asset, il dibattito su Bitcoin come riserva alternativa all’oro è destinato a intensificarsi. Mentre le banche centrali potrebbero essere riluttanti a compiere questo passo, la necessità di diversificare le riserve e proteggere il capitale potrebbe spingerle a esplorare opzioni innovative come Bitcoin. I prossimi anni saranno cruciali per determinare se Bitcoin potrà realmente affiancare l’oro come asset strategico per le nazioni.

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