Bitcoin: analisi dei guadagni medi di novembre e la verità dietro i numeri distorti

Bitcoin: analisi dei guadagni medi di novembre e la verità dietro i numeri distorti

Bitcoin: analisi dei guadagni medi di novembre e la verità dietro i numeri distorti

Cristina Manetti

20 Novembre 2025

Milano, 20 novembre 2025 – Novembre, di solito il mese migliore per Bitcoin, quest’anno ha preso una piega inaspettata. Negli ultimi sette giorni, la criptovaluta ha perso il 10% del suo valore, scendendo brevemente sotto i 90.000 dollari. Un calo che ha messo in dubbio la fama di novembre come “mese forte” per il principale asset digitale.

Bitcoin affonda: numeri duri per novembre 2025

I dati di CoinGlass parlano chiaro: da inizio mese, Bitcoin ha perso il 15,37%, avvicinandosi al peggior novembre dal 2019, quando la perdita fu del 17,27%. Nelle ultime 24 ore, il prezzo ha recuperato l’1%, portandosi intorno ai 93.290 dollari dopo aver toccato un minimo di poco sotto gli 89.400 dollari (fonte: CoinMarketCap).

“Storicamente novembre è un mese forte, ma oggi i numeri non raccontano tutta la storia. Il mercato è cambiato”, spiega James Harris, CEO di Tesseract, azienda specializzata in servizi crypto.

Harris fa notare come la recente rottura dei livelli medi di lungo periodo sia importante, ma da sola non basta per capire il quadro completo. “Non si può guardare al mercato di oggi con gli occhi di qualche anno fa: le condizioni sono diverse”, aggiunge.

Inflazione, tassi e shutdown USA: un mix complicato

A complicare le cose c’è stato anche lo shutdown del governo americano, che ha fermato la pubblicazione di dati economici chiave per sei settimane. “Quando il governo è tornato operativo, si è accumulato un grande volume di informazioni arretrate. Questo ha costretto gli investitori a rivedere in fretta le loro previsioni su inflazione e tassi”, racconta Harris.

La fiducia in un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a dicembre è crollata al 41%, secondo il CME FedWatch Tool. Un segnale che pesa molto sul morale dei mercati e mantiene alta la volatilità su Bitcoin e altre criptovalute.

Nuovi record entro fine anno? Gli esperti frenano

Nonostante la discesa, c’è ancora chi spera in un rilancio prima della fine dell’anno. Harris ammette che un ritorno di fiamma e nuovi massimi storici entro dicembre non sono impossibili, ma li ritiene poco probabili: “Potrebbe succedere, ma non è quello che ci aspettiamo”, dice.

L’ultimo record per Bitcoin è di inizio ottobre, quando ha toccato i 125.100 dollari. Molti trader puntavano su novembre – storicamente il mese più redditizio – per un possibile rilancio. Dal 2013, infatti, novembre ha portato in media un guadagno del 41,35%, spinto soprattutto dal balzo del 449% registrato proprio nel 2013.

Segnali di ripresa dopo la caduta

Secondo gli analisti di Bitfinex, però, il peggio potrebbe essere passato. “È il momento di vedere un minimo locale”, spiegano in una nota a Cointelegraph. La storia dei cicli di mercato mostra che i minimi più solidi arrivano solo dopo che chi ha comprato da poco ha venduto in perdita.

La pressione delle vendite, dicono da Bitfinex, sta calando: “Cominciano a vedersi i primi segnali di stabilità dopo una delle correzioni più rapide del ciclo”. Una visione condivisa anche da B2BINPAY, società attiva nei pagamenti crypto: “Il recupero può arrivare in fretta e durare”, osservano.

Resistenze chiave e cosa aspettarsi a dicembre

Per B2BINPAY, il primo vero ostacolo tecnico è nella fascia tra 97.000 e 100.000 dollari. Finché Bitcoin non riuscirà a tornare sopra questi livelli, l’umore degli investitori resterà prudente. “Fino ad allora – spiegano – il mercato si muoverà con cautela”.

In sintesi, mentre novembre si chiude con un bilancio negativo per Bitcoin, gli occhi sono già puntati su dicembre. Gli operatori aspettano segnali di inversione, ma il mercato resta in bilico, sospeso tra attese e dubbi, con lo sguardo fisso sui dati economici e sulle mosse della Federal Reserve.

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