Bandecchi: “Vietare l’uso dei social ai minori di 15 anni”

Bandecchi

alanews.it

Redazione Cryptohack

13 Dicembre 2025

Terni, 13 dicembre 2025 – Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ha espresso il suo sostegno alla recente decisione dell’Australia di vietare l’uso dei social network ai minori di 16 anni, proponendo per l’Italia una misura ancora più restrittiva, con un divieto abbassato a 15 anni. Bandecchi, noto imprenditore, politico e fondatore dell’Università degli Studi “Niccolò Cusano”, ha sottolineato l’importanza di una regolamentazione rigorosa dei profili social, soprattutto per contrastare il fenomeno dei profili falsi e degli attacchi aggressivi online.

Profilazione e verifica dei profili social

Secondo Bandecchi, “i profili devono essere prima di tutto verificati e garantiti dalle nostre istituzioni, che dovrebbero relazionarsi direttamente con Google o Facebook”. Il sindaco ha evidenziato l’assenza di limiti rispetto ai contenuti aggressivi, soprattutto quando provengono da profili fake, e ha proposto che ogni account social sia riconducibile a una carta d’identità reale. Questo sistema, sostiene, porterebbe a una maggiore responsabilizzazione degli utenti: “Se qualcuno vuole criticarmi, lo faccia pure, con nome e cognome, ma è necessaria una regolamentazione sulla veridicità dei dati nella registrazione sulle piattaforme”.

Educazione, responsabilità e disciplina sociale

Bandecchi ha inoltre criticato la “carenza globale di responsabilità dalle istituzioni scolastiche troppo blande” e ha denunciato il fallimento dell’evoluzione scolastica italiana. Per contrastare questi problemi, ritiene fondamentale una legge nazionale che vieti l’uso dei social ai minori fino a 15 anni, accompagnata da una riforma educativa che coinvolga scuola e famiglia fin dall’asilo. Il sindaco ha richiamato l’importanza di una formazione reale per i genitori e ha proposto come rimedio un maggiore rigore nella vita sociale, compreso un servizio militare di leva obbligatorio per uomini e donne fino a 12 mesi, come strumento di disciplina e responsabilità nei rapporti sociali e lavorativi.

Stefano Bandecchi, spesso vittima di haters sui social, porta così avanti una battaglia per una maggiore trasparenza e sicurezza digitale, mettendo al centro la tutela dei più giovani e un recupero di valori educativi fondamentali.

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