Aztec svela il suo Ethereum L2 decentralizzato e privato: è quasi realtà

Aztec svela il suo Ethereum L2 decentralizzato e privato: è quasi realtà

Aztec svela il suo Ethereum L2 decentralizzato e privato: è quasi realtà

Salvatore Broggi

21 Novembre 2025

Milano, 21 novembre 2025 – Aztec, uno dei protagonisti nel mondo delle soluzioni layer-2 di Ethereum, ha annunciato mercoledì il lancio del proprio mainnet. Un evento molto atteso nella comunità crypto, che segna una tappa importante: la rete, chiamata “Ignition”, è già attiva, anche se con funzionalità ancora ridotte. Dal team Aztec spiegano che si tratta di uno dei pochi casi di decentralizzazione completa tra le reti di secondo livello su Ethereum.

Aztec accende il mainnet: decentralizzazione totale e senza precedenti

In una mail inviata agli iscritti alla newsletter ufficiale, Aztec ha fatto sapere che la nuova chain “Ignition” è già in grado di produrre blocchi e garantire il consenso. Manca però ancora lo strato per eseguire gli smart contract, che sarà aggiunto più avanti. Il progetto si distingue perché non ci sono “training wheels” centralizzati: né la Aztec Foundation, né il team di sviluppo, né gli investitori potranno gestire nodi, partecipare allo staking o influenzare la governance per almeno un anno.

“Per la prima volta nella storia di Ethereum, una layer-2 viene lanciata direttamente dalla comunità”, si legge nella comunicazione interna. Un portavoce Aztec ha confermato a Cointelegraph che i blocchi vengono emessi ogni 72 secondi. L’obiettivo è abbassare questo tempo a 3-4 secondi entro fine 2026, con aggiornamenti graduali e solo dopo aver verificato la stabilità della rete.

Staking aperto e governance nelle mani della comunità

Con il lancio del mainnet è partito anche lo staking di AZTEC, il token nativo della piattaforma. Gli utenti possono ora partecipare al consenso della rete, guadagnare ricompense per i blocchi e contribuire alle decisioni di governance. Secondo il dashboard ufficiale, sono già 107,2 milioni di token AZTEC in staking. La soglia minima per entrare è di 200.000 AZTEC, circa 6.000 dollari ai prezzi attuali.

Al momento, né gli investitori né il team di sviluppo possono partecipare allo staking: i fondi provengono solo dalla vendita iniziale riservata alla comunità. “Chi è arrivato per primo potrà godere di ricompense più alte”, spiegano dalla squadra.

Token sale: oltre 2,7 milioni raccolti finora

La vendita dei token AZTEC continua in modalità riservata ai membri della community selezionati tramite whitelist. Dal 13 novembre sono stati raccolti 2,77 milioni di dollari da 2.209 offerenti unici. Questa fase si chiuderà il 1° dicembre; il giorno dopo partirà la vendita pubblica, che si concluderà il 6 dicembre.

In totale saranno messi in circolazione 1,547 miliardi di token, pari al 14,95% della fornitura totale. I token acquistati resteranno bloccati per almeno 90 giorni e fino a un massimo di 12 mesi, a seconda delle decisioni della governance comunitaria. Il prezzo base è fissato a 0,000010 ETH (circa 0,03 dollari per AZTEC), un valore che secondo Aztec rappresenta uno sconto del 75% rispetto alle valutazioni passate.

Gli investitori e cosa ci aspetta

Aztec ha raccolto negli anni fondi da nomi di spicco nel mondo crypto: tra i sostenitori ci sono Vitalik Buterin, cofondatore di Ethereum, oltre a Coinbase Ventures, Paradigm, Consensys, Andreessen Horowitz e HashKey Capital. I dati pubblici mostrano che il progetto ha ottenuto 2,1 milioni di dollari nel seed round, 17 milioni nella Serie A e 100 milioni nella Serie B.

Un portavoce ha spiegato che eventuali token invenduti torneranno alla fondazione. Il 6 dicembre sarà creato un pool su Uniswap con 273 milioni di AZTEC (2,64% della supply) per garantire liquidità al mercato secondario. I token comprati su Uniswap però resteranno non trasferibili finché la comunità non deciderà altrimenti.

Layer-2 di Ethereum: Aztec apre una nuova strada

L’arrivo di Aztec tra le layer-2 decentralizzate ha attirato l’attenzione degli esperti. Secondo L2Beat, piattaforma indipendente che monitora le soluzioni di scaling su Ethereum, solo Facet v1 e il vecchio progetto Zk.Money possono vantare una decentralizzazione simile. In questo contesto, Aztec punta a diventare un’infrastruttura solida e guidata dalla comunità.

Il cammino è ancora lungo: serve completare l’operatività degli smart contract e aumentare la velocità dei blocchi, obiettivi previsti per i prossimi mesi. Ma la direzione è chiara. “Stiamo costruendo qualcosa che davvero appartiene agli utenti”, ha confidato un rappresentante di Aztec. E in un settore spesso criticato per la centralizzazione nascosta, non è cosa da poco.

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