Intelligenza Artificiale

Arrivano le telecamere con intelligenza artificiale per fotografare chi usa lo smartphone durante la guida

Le telecamere con intelligenza artificiale per il controllo delle infrazioni legate all’uso del cellulare alla guida e alla cintura di sicurezza rappresentano una rivoluzione nel panorama della sicurezza stradale

La sicurezza stradale è diventata una priorità sempre più urgente e alcune città italiane stanno sperimentando soluzioni innovative per ridurre il numero di incidenti causati da comportamenti distratti alla guida. Tra queste soluzioni, spicca l’introduzione di telecamere dotate di intelligenza artificiale in grado di monitorare l’uso del cellulare durante la guida e l’adozione della cintura di sicurezza, due delle infrazioni più comuni che compromettono la sicurezza stradale.

Come funziona la tecnologia

Agliana, un piccolo comune di 18.000 abitanti situato in provincia di Pistoia, è stato tra i primi a implementare questo sistema avanzato. Il dispositivo, noto come “Mobile Phone & Seat Belt Detection“, sfrutta una telecamera ad alta risoluzione installata sopra la carreggiata, che funziona sia di giorno che di notte.

Autovelox | pexels @manfredrichter – Cryptohack.it

La tecnologia è in grado di distinguere tra un conducente che utilizza il telefono cellulare con una mano e chi, invece, lo impiega tramite vivavoce o bluetooth, riducendo così il numero di segnalazioni errate. L’intelligenza artificiale analizza in tempo reale le immagini e i video catturati dalla telecamera, rilevando chi sta violando il codice della strada.

Come sottolineato dal vice sindaco di Agliana, Fabrizio Baroncelli, l’obiettivo principale è ridurre gli incidenti stradali, una causa comune di morti e feriti sulle strade italiane. Secondo i dati ISTAT, circa il 15% degli incidenti stradali è attribuibile all’uso improprio dello smartphone. Il costo del dispositivo è di circa 25.000 euro, ma grazie alla restituzione di un autovelox inutilizzato, il comune è riuscito ad acquistarlo a metà prezzo.

L’utilizzo di tecnologie avanzate per il controllo delle infrazioni solleva però anche interrogativi legati alla privacy. Ad Agliana, come in altre città, la questione è stata sollevata e affrontata con attenzione. In un altro esperimento simile, condotto a Milano in viale Monza, il Comune ha testato un sistema di monitoraggio che non solo analizza il traffico di auto e furgoni, ma anche di biciclette, monopattini e pedoni, al fine di sviluppare politiche di mobilità più sostenibili. Milano ha scelto di certificare la sua tecnologia con il “Trustable IA”, un sistema che garantisce la protezione dei dati personali, e ha istituito un Comitato Etico per supervisionare l’uso dell’intelligenza artificiale.

Il progetto milanese ha ricevuto l’approvazione di esperti in materia di privacy, grazie alla creazione di regolamenti e misure che ne garantiscono l’uso responsabile. Tuttavia, la diffusione di queste tecnologie a livello nazionale dipenderà dalla creazione di un quadro normativo chiaro, in grado di bilanciare la necessità di sorveglianza con il rispetto dei diritti individuali. Le amministrazioni locali dovranno garantire trasparenza nelle operazioni di raccolta e conservazione dei dati, affinché il sistema sia accettato dalla cittadinanza.

L’introduzione delle telecamere con IA in Italia è solo un primo passo verso una maggiore integrazione tra tecnologia e sicurezza stradale. Questi sistemi non solo migliorano l’efficacia nel contrastare le infrazioni, ma potrebbero anche incentivare comportamenti più responsabili da parte degli automobilisti, contribuendo a una cultura della sicurezza che si estende ben oltre l’ambito delle sanzioni. Se implementate correttamente, queste tecnologie potrebbero ridurre significativamente gli incidenti e salvare molte vite.

Giuliana Presti

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