Aptos a rischio crollo irreversibile: cosa succede dopo lo sblocco di APT?

Corrado Pedemonti

18 Dicembre 2025

Roma, 18 dicembre 2025 – Negli ultimi giorni, Aptos (APT) è tornata sotto i riflettori nel mondo delle criptovalute Layer-1, segnalando un andamento che fa suonare campanelli d’allarme tra analisti e investitori. Il token, lanciato lo scorso anno da ex sviluppatori di Facebook (oggi Meta), mostra segni di debolezza. Un calo che, secondo diversi addetti ai lavori, potrebbe indicare un cambiamento negli equilibri tra i principali concorrenti della blockchain.

Aptos sotto pressione: il mercato non lascia scampo

Negli ultimi sette giorni, il valore di APT ha oscillato tra 7 e 7,50 dollari, mantenendo una tendenza al ribasso confermata dai dati di CoinMarketCap delle 13:00. Il volume delle transazioni è calato del 18% rispetto alla settimana precedente, secondo la piattaforma Messari. Un dato che ha attirato l’attenzione degli operatori. “Aptos sta attraversando una fase di verifica, e il mercato non premia più solo le promesse tecnologiche”, commenta Filippo Scognamiglio, analista crypto della Digital Research House di Milano.

Nel trimestre passato, la quota del total value locked (TVL) – ossia i fondi bloccati nei protocolli DeFi sulla rete Aptos – è scesa sotto i 300 milioni di dollari. Nel frattempo, Solana e Avalanche hanno invece registrato crescite del 35% e del 22%. Eppure solo pochi mesi fa, Aptos sembrava poter contendere una fetta importante del mercato degli smart contract.

Le tensioni interne e le reazioni della community

Secondo alcune ricostruzioni apparse su Twitter (ora X) da sviluppatori attivi su Aptos, la pressione al ribasso deriverebbe sia dalla concorrenza sempre più agguerrita dei nuovi progetti Layer-1 sia da una strategia poco chiara sul rilascio dei token. La fondazione ha infatti immesso nel mercato oltre 24 milioni di token APT negli ultimi tempi. Una mossa che ha acceso i timori di chi teme ulteriori svalutazioni. “Non ci sono comunicazioni ufficiali su nuove emissioni”, ha spiegato in chat Giovanni Sarti, community manager italiano della fondazione Aptos. “Ma si sente chiaramente che il sentiment è cambiato”.

Tra gli utenti dei canali Telegram si sono sentite voci contrastanti: alcuni accusano il team di “mancanza di trasparenza” e di favorire fondi speculativi; altri invece difendono le scelte della fondazione ricordando che il progetto è ancora in fase sperimentale. Intanto le discussioni su costi delle fee e reale decentralizzazione del network sono diventate più accese.

Layer-1 in bilico: la sfida è più dura

Nel settore delle blockchain Layer-1 l’anno che sta per finire ha visto una selezione netta: pochi protagonisti consolidati tengono il campo. Ethereum resta il punto di riferimento con oltre il 60% di dominance. Solana, dopo le difficoltà legate al caso FTX, si è ripresa grazie a nuovi progetti NFT e gaming. In questo scenario, Aptos – che aveva puntato tutto sulla velocità e scalabilità grazie al linguaggio Move – si trova a dover fare i conti con incentivi saturi e un interesse crescente verso soluzioni cross-chain.

Pietro Falci, strategist della fintech ChainInsight, sottolinea che “la tecnologia da sola non basta più: oggi serve crescita reale dell’ecosistema e capacità di attirare sviluppatori”. Un punto dove Aptos deve ancora fare passi avanti. Nelle ultime settimane i progetti attivi sulla rete si sono stabilizzati intorno a quota 150 mentre concorrenti come Base e Sei hanno visto aumentare del 15-20% i nuovi progetti.

Investitori in allerta: cosa aspettarsi nel breve

La pressione sul prezzo di APT spinge gli investitori a rivedere le loro strategie. Un report recente di CryptoQuant segnala come dal 10 dicembre gli indirizzi legati ai grandi wallet abbiano iniziato a ridurre gli accumuli. Se questa tendenza continuerà, potrebbe segnare una perdita di fiducia tra gli investitori istituzionali.

Il supporto tecnico rimane intorno ai 7 dollari: solo sotto questa soglia molti operatori attendono segnali chiari per capire se ci sarà un’inversione o un calo ulteriore. “Il problema principale ora è l’assenza di fattori in grado di dare slancio”, confida una fonte anonima di una società milanese.

La community aspetta aggiornamenti ufficiali dalla fondazione previsti entro fine anno. Nel frattempo il destino di Aptos resta legato alle mosse strategiche dei suoi sviluppatori. Tutti guardano con attenzione al prossimo aggiornamento della roadmap e ai movimenti dei grandi wallet sulla blockchain. Ma per ora nessuno osa scommettere su un recupero veloce della criptovaluta nel breve termine.

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